Catania, le figure del circo nei cocktails: ecco Circus Cocktail Bar


Circus - PH Caterina Fisichella

Circus – PH Caterina Fisichella

di Francesco Raguni

In una via del centro storico di Catania, a pochi passi dalla Chiesa di Sant’Agata La Vetere, si trova il cocktail bar “Circus”. Insieme a Giovanni Torre, bar manager e uno dei fondatori del locale, troviamo anche Graziano Torre, Giovanni Di Mauro e Emanuele Bella.

Giovanni Torre, proprietario e bar manager - PH Caterina Fisichella

Giovanni Torre, proprietario e bar manager – PH Caterina Fisichella

Lo staff - PH Caterina Fisichella

Lo staff – PH Caterina Fisichella

Qualche tavolino fuori e un mondo da scoprire al suo interno, dove le bottiglie illuminate dalla luce soffusa delle lampade riflettono i movimenti dello staff all’opera. L’ambiente ha una luce soffusa che ricorda i cocktail bar di cui parlava Hemingway. Un dettaglio fondamentale del bar è il bancone, dove ci si può accomodare per bere un drink, da soli – per fuggire dalla monotonia della routine quotidiana – o in compagnia – per brindare a qualcosa – mentre si osserva il barman all’opera.

Bancone - PH Caterina Fisichella

Bancone – PH Caterina Fisichella

Circus nasce a marzo del 2019 dalla voglia di voler esprimere un concetto: “L’arte più nobile è quella di rendere felici gli altri. Questa frase di Barnum, noto come l’inventore del circo moderno, ci rispecchiava molto, perché alla base del bar e dell’ospitalità in generale” – esordisce così Giovanni, mentre ci versa un bicchiere d’acqua e ci porge il menù del suo locale –, tutte le azioni che si fanno quotidianamente sono rivolte a far stare bene la gente: dal tovagliolo sistemato in una certa maniera alla pulizia del bagno, dalla ricerca delle luci alla cura dell’arredamento, fino ad arrivare ai drink. Mi piacerebbe che la gente immagini Circus come IL posto sicuro dove stare bene

Guardando al Circus, non si può non fare una breve digressione momento che sta vivendo attualmente il settore in una città come Catania. Per Torre è attualmente “molto complesso, soprattutto quando si parla di piccole realtà, non puoi assolutamente permetterti distrazioni. Purtroppo, devi cercare di essere sempre performante al 100% perché le spese e soprattutto le tasse sono veramente troppe. Fare impresa oggi mette parecchio sotto pressione, per questo chi lo fa ha sempre la mia stima”.

Il Circus, però, nonostante sia aperto da relativamente poco, è cambiato molto: “Dopo il primo anno uno dei soci fondatori ha deciso di intraprendere un’altra strada, poi è arrivato il Covid e in me sono crollate parecchie certezze – spiega Giovanni – Ciò che mi ha aiutato inizialmente è stato avere una squadra che una volta riaperto il locale è stata davvero capace di ripartire alla grande, “capitanata” da Pierangelo, il nostro vecchio bar manager che è stato fondamentale nella crescita e nello sviluppo dei primi tre anni del progetto. Poi anche lui ha deciso di intraprendere altre strade e per me è stata una grande prova di crescita; ho lavorato alla mia prima drink list, ho riformato la squadra e sono cresciuto parecchio sotto il profilo gestionale. Dopo un periodo abbastanza stabile in cui la società era formata solo da me e mio cugino Fabio Torre, oggi la famiglia Circus si allarga grazie ad un nuovo progetto che sta per nascere; sono entrati in società mio fratello Graziano, Sonia Sorbello e Luca Distefano”.

Mim(m)o connection - PH Caterina Fisichella

Mim(m)o connection – PH Caterina Fisichella

Di recente, è stata anche presentata la nuova carta dei cocktail, un menù che racconta tramite dei drink le figure più famose del circo. Giochi di parole, indici di gusto e twist su grandi classici sono le tre chiavi di lettura della nuova proposta del Circus: “La nuova drink list nasce dall’insieme delle idee che io e i miei collaboratori abbiamo buttato giù negli ultimi mesi. Abbiamo pensato che fosse paradossale non aver mai dedicato, da quando abbiamo aperto, una drink list alle figure del Circo, per cui abbiamo immaginato i nuovi drink come i personaggi del nostro Circo” afferma Giovanni. La peculiarità della Carta sta nel fatto che ogni drink è rappresentato da due illustrazioni “una che raffigura l’estetica del drink (bicchiere, garnish, ecc ndr) ed un’altra che raffigura il personaggio circense inventato da noi e che per l’appunto lo rappresenta”. Inoltre, per ogni drink è evidenziato anche il drink internazionale a cui si è ispirati per la sua realizzazione. “Il risultato finale è un drink che parte dal classico, si trasforma al livello di ingredienti e forma, diventa il personaggio di un Circo fantasioso”.

Monkey Mule - PH Caterina Fisichella

Monkey Mule – PH Caterina Fisichella

Esempio lampante ne è il drink Palanka: “siamo partiti dal cocktail Batanga, drink iconico messicano che viene servito con un coltello all’interno, e abbiamo immaginato come personaggio un mangiatore di coltelli dandogli il nome di “Palanka”, rivisitando la ricetta del drink”. Il menù però non finisce qui: nella lista ci sono altre due sezioni, ciascuna composta da 5 cocktail e dedicata ai Best Seller (cioè i cocktails che non hanno mai abbandonato la carta del locale) e i No Ordinary Classics (cioè classici poco conosciuti – o, come afferma Giovanni, – “un modo per fare un po’ di divulgazione conoscitiva ai nostri clienti con drink andati in disuso che difficilmente avrebbero potuto conoscere”).

LA donna con le palle - PH Caterina Fisichella

LA donna con le palle – PH Caterina Fisichella

Cosa si cela poi dietro ogni creazione è una storia a sé: “se parliamo di “creazione” non credo esista un drink di cui vado più fiero – dice Torre – cerco sempre concetti e collegamenti particolari quando penso ad un drink o ad una drink list, non mi piace unire gli ingredienti solo perché stanno bene insieme, devono avere qualcosa da raccontare. Quello che mi piace di più però posso dire tranquillamente che è il Bonajuto (presente nella sezione Best seller n.d.r.). Si tratta di un drink dove il cioccolato di Modica Bonajuto viene cotto a bassa temperatura, insieme a delle scorze di arancia amara. Il tutto viene poi aggiunto su una base Boulevardier. “Risultato incredibile, provare per credere”.

Hanky Pinko - PH Caterina Fisichella

Hanky Pinko – PH Caterina Fisichella

Non mancano nemmeno i cocktail più particolari, che tendono ad uscire fuori dagli schemi: “Il drink più strano della nuova lista invece credo sia Hanky Pinko, dove abbiamo unito al Fernet, che di per sé è già un amaro super bitter, la barbabietola ed il cioccolato bianco. Dall’unione di questi 3 ingredienti, supportata dal gin come distillato, dal vermouth che lo ammorbidisce, è uscito fuori un drink super interessante”.  Chiosa finale sul suo drink preferito: “Dico sempre che va a periodi; c’è stato il periodo del Negroni, del Boulevardier e di drink sofisticati come l’Old Pal, ma oggi il mio drink preferito è Tequila Espolòn, soda e lime”.

 

Posizione: Via Sant’Elena n. 13/15 – Catania

Orari: aperti tutti i giorni dalle 19:00 alle 02:00

Instagram: Circuscocktailbarct

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