Castel San Giorgio, 16 novembre. Festa in Condotta di Slow Food dell’Agro Nocerino Sarnese
“Noi siamo per un cibo buono, pulito e giusto”. Questo è l’inno di produttori, chef e ristoratori protagonisti della quinta FESTA IN CONDOTTA targata Slow Food Agro Nocerino-Sarnese. Lunedì 16 novembre, a partire dalle 20.30, presso il suggestivo palazzo Calvanese di Castel San Giorgio (SA), emozioni, sentimenti, sapori e odori si declineranno insieme per un nuovo momento magico. In un periodo in cui è più facile socializzare con tablet e smartphone, in un tempo in cui i reality parlano di esclusione e individualismo e non di collaborazione ed accoglienza, noi dell’agro nocerino sarnese riscopriamo la voglia di stare insieme, fianco a fianco, viso a viso, cogliendo l’occasione per parlare di noi con un buon piatto, un bicchiere di vino o di birra, un dolce. Mai così tanti chef e produttori accomunati da una sola parola d’ordine una sola parola d’ordine: TERRITORIO.
Esso verrà raccontato in un evento ormai diventato un appuntamento tradizionale per esperti del settore e appassionati di prodotti locali, preparazioni antiche e ricette rivisitate.
Per l’edizione 2015, sotto l’attenta supervisione dello chef Raffaele Vitale, ognuno ha offerto il proprio contributo perché investito di un ruolo fondamentale: ambasciatore della storia enogastronomica di un comprensorio per secoli dispensa della Campania, a metà strada tra le province di Napoli e Salerno di cui ancora oggi qualcuno ignora la grande ricchezza di prodotti: L’AGRO NOCERINO SARNESE.
Non mancheranno le prestigiose cantine della provincia di Salerno, gli ottimi birrifici artigianali campani oltre a qualche chef “straniero”: gli amici storici che dalla prima festa hanno apportato sempre il proprio contributo e gli amici nuovi che, come ogni anno, vengono scelti per rappresentare la propria zona di provenienza.
Il tutto nell’accogliente e suggestiva cornice di Palazzo Calvanese, luogo storico di Castel San Giorgio che negli anni si è confermato punto di riferimento per l’intera collettività grazie all’impegno dell’Associazione “Amici di Villa Calvanese”, attualmente presieduta dall’ing. Carmine Capuano. Sponsor tecnico sarà Lamberti Farine, Food partner ABI, Nonsologlutine, media partner saranno Ritratti di Territorio, ScafatiIn, Quarto Canale.
La manifestazione si svolgerà in un ambiente coperto per tutelarsi anche in caso di freddo o pioggia.
Partecipare è molto semplice. Si pagano solo 35 euro comprensivi della tessera slow food per 1 anno, del bicchiere con la tasca al collo e dell’ingresso a questa Festa di sapori locali: si degusteranno quindi le meraviglie degli chef e dei pasticcieri di cui in calce vengono riportati i nomi ed i piatti. Prenotazioni obbligatorie fino ad esaurimento posti e acquisto in prevendita del biglietto. Prenotazione obbligatoria da effettuare tramite e-mail all’indirizzo [email protected] oppure al numero 3420939505.
VENITE A FESTEGGIARE CON NOI IL NOSTRO TERRITORIO
Non mancherà un pensiero ai meno fortunati infatti i partecipanti sono invitati a portare un pacco di generi di prima necessità che saranno devoluti alla locale mensa dei poveri.
Marco Contursi (fiduciario slow food agro nocerino sarnese)
ELENCO CHEF ED AZIENDE PRESENTI.
AZIENDE PARTECIPANTI
La Pignata
Bracigliano
cavatelli al ragu di capra
Vic d o vattariello
Angri
ziti e braciola
Cantina del vescovo
Nocera Inferiore
frittate del nostro orto
Famiglia Principe
Nocera Superiore
cotiche e fagioli
O Romano
Sarno
stocco e patan
Pizzeria Resilienza
Salerno
panini di grano antico
Philly d’Uva e Nicola Attianese
Pagani
a zupp e suffritt
O Ca bistro
Nocera Inferiore
a carcioffola arrustuta
Nonna Giulia
Lettere
a meveza mbuttunata
Pizzeria Polichetti
Roccapiemonte
pizza vruoccol e vuccular
Pizzeria Sant’Antonio
Sant’Egidio del Monte Albino
scazzuoppoli into o buccacc’
Al Paese
Nocera Inferiore
pasta mista e iammarielli
Nonna Nannina
Cava dei Tirreni
focaccia con scarolella in brodo di gallina ruspante
Pascalò
Vietri sul Mare
fresella con scarole, fagioli e peperoni cruschi
Hotel Raito
Vietri sul Mare
sfogliatella di parmigiana di melanzane su ragù
Morese
Mercato San Severino
gnocco di patate ripieno con salsiccia zucca, salsa di caciocavallo e zucca confit
Pensando a Te
Baronissi
reinterpretazione di pasta e patate dell’agro
Taverna del Sarino
Sarno
….a Purpetta
Panificio Giorgio
Angri
o tortano
Evu’
Vietri sul mare
zuppa e maruzziell
La Grotta
Corbara
pizzaiola al sugo di corbarini
Cetaria
Baronissi
scapece di pesce spada con zucchine e menta
Zi Geppina
Pagani
a menesta maritata
Montoro erbe
Sarno
erbe insalata contadina
Sapori di un tempo
Angri
pasta cavolo e guanciale di nero
Mascalzone
Scafati
a scarola allacciata
Botteghelle 65 & Caseificio Aurora
Salerno e S. Egidio
formaggio e colatura…
Acqua e Sale
Scafati
caramella di tonno
Le Signore di Sarno
Sarno
la tradizione del pane
Country club
Roccapiemonte
paccheri zucca e salsiccia
Il trifoglio
Pimonte
pizzicotto ai due semolati imbottito con castagne, pancia di maiale
Pizzeria Pizza Pazza per i pazzi della Pizza
Sarno
pizza ai 7 cereali con baccalà al profumo di limone
Agriturismo Mastrofrancesco
Morcone
maiale nero e i suoi salumi
Cibelli cafè e bistrot
Nocera Inferiore
Cocktails….dell’Agro!!!
Osteria del Castello
Mercato San Severino
Baccalotto
Macelleria Di cotte e Di crude
Angri
La signora Porchetta
Dalla Padella alla brace
Angri
Genovese di marchigiana alle due cipolle (cipollotto nocerino e cipolla di Montoro)
Paisà
Agnone Cilento
pasta ai sapori dell’orto
Li.Ra restaurant
Scafati
Aspettando il Natale….
LAMBERTI FARINE
Cava dei Tirreni
MAESTRI PASTICCIERI:
Alfonso Pepe
Sant’Egidio del Monte Albino
Palma
Castel San Giorgio
Di Dato
Angri
Bruno
Roccapiemonte
Mammagrazia
Nocera Superiore
Gelizioso
Sarno
MAESTRI BIRRAI:
Il Chiostro
Nocera Inferiore
Sorrento
Sorrento
Maltovivo
Ponte
Agrado
Olevano sul Tusciano
Dell’Aspide
Roccadaspide
Serrocroce
Monteverde
Maneba
Striano
Irpino
Manocalzati
Bella Mbriana
Nocera Inferiore
Karma
Alife
Aeffe
Castel San Giorgio
VIGNERONS:
Tenuta San Francesco
Tramonti
Lunarossa
Giffoni Valle Piana
Vigne di Raito
Vietri sul mare
Verrone Viticoltori
Agropoli
Marisa Cuomo
Furore
Tenuta Macellaro
Postiglione
Tenuta Mainardi
Aquara
Reale
Tramonti
De Conciliis
Prignano Cilento
San Salvatore 1988
Giungano
I Vini del Cavaliere
Capaccio
Colle San Biagio
Agropoli
CaseBianche
Torchiara
Apicella
Tramonti
Casa di Baal
Macchia di Montecorvino Rovella
Casula Vinaria
Campagna
Cantine Barone
Rutino
Agricola San Giovanni
Castellabate
Azienda Agricola Vuolo
Rufoli Loc. Passione SA
Santacosta
San Marzano sul Sarno
Borgo Giulia
Corbara
I PRODUTTORI DELLE ECCELLENZE:
Cooperativa agricola Dani
Sarno
Pastificio artigianale La Casa del Tortellino
Angri
Pastificio artigianale Vicidomini
Castel San Giorgio
Pastificio artigianale Opera
Nocera Inferiore
Panificio Giorgio
Angri
Biscottificio Calabrese
Bracigliano
Iasa srl
Pellezzano
Cilento i Sapori della Terra
Casal Velino
I Sapori di Corbara
Corbara
6 Commenti
I commenti sono chiusi.
Marco Contursi è una garanzia: SEMPRE: organizzazione perfetta; piatti ottimi; prezzo stracciato.
Sfido chiunaque a superarlo!
Quest’anno Marco ha superato se stesso.
Organizzazione ottima; la perfetta locazione dei tanti punti di ristoro ha consentito a tutti i numerosissimi partecipanti di gustare con tranquillità le prelibatezze offerte, senza affollars.
Marco non ama che si stilino classifiche ma io ritengo che le regole siano imposte per esser violate ed allora conferisco il mio personalissimo primo premio alla “scarolella in brodo di gallina ruspante” di “Nonna Nannina” di Cava dei Tirreni. Se le stelle Michelin fossero conferite alla qualità delle pietanze e non alle alchimie mistificatorie di chi cucina Nonna Nannina avrebbe meritato non 3 ma almeno 4,5 stelle. Ma io sono stato definito da Antonio Fiore “talebano del territorio” per il fanatismo con il quale difendo i sani, gustosissimi sapori di un tempo e coloro, purtroppo pochissimi, che li sanno offrire. Tra questi, certamente, la Macelleria Di cotte e Di crude di Angri che ha presentato la “Signora Porchetta” smentendo il luogo comune che l’unica porchetta sarebbe quella di Ariccia. Questa, invece, denota anzitutto che è stato utilizzato un maiale che sapeva di porco. Non quella insipida carne di maiale che ci viene propinata normalmente dal sapore indefinibile pari al vitello, al tacchino, all’agnello, al coniglio, al pollo allevati con lo stesso mangime per cui l’insapore di tutte le carni si assomiglia. Ottima anche ‘a carcioffola arrustuta di “O Ca bistro” di Nocera Inferiore, tenerissima con il profumo della brace sulla quale era stata arrostita. l’ho bissata e, poi, ripassato in loco, l’ho trissata. ‘A meveza ‘mbuttunata di Nonna Giulia, Lettere ha dimostrato che non soltanto a Palermo e Salerno si può gustare questa straordinaria leccornia, vetusto ricordo dei più saporiti cibi di strada. Notevole altresì la “pasta mista ad iammarielli” presentata da “Al Paese” di Nocera Inferiore. Pasta al dente e iammarielli dal tenue sapore delicatissimo, un tempo vanto del fiume Sarno che, generosamente, offriva prodotti eccellenti.
Ma ora l’inquinamento ha distrutto tutta la produzione ittica del fiume e, con essa, il mitico “Sandulillo ‘e vagne” dove ci si recava per poter mangiare tutto l’anno anguille e capitoni.
La zuppa ‘e maruzzielli (di mare, aggiungo) offerta da Evù di Vietri sul mare induce a provare anche gli altri piatti del ristorante per stabilre se tutta la cucina è all’altezza, elevatissima, di questa zuppa.’A scarola allacciata del Mascalzone di Scafati è una reinterpretazione della “scarola ‘mbuttunata” (quella di Natale, per intenderci) delicatissima, un capolovaro di vari sapori sapientemente equilibrati. Da far perdere la testa la pera ‘mbriaca (di aglianico) servita con una pallina di formaggio tenero conferma del detto: “AL CONTADINO NON FAR SAPERE QUANTO è BUONO IL FORMAGGIO CON LE PERE”.
Degno di nota lo stocco e patane di ‘O Romano (che romano non è) di Sarno. Un ristorante, segnalatomi da Marco, che ho reiteratamente apprezzato.
Ottimi, come al solito, i salumi di maiale nero di un’altra vecchia conoscenza l’agriturismo Mastrofrancesco di Morcone.
La genovese di marchigiana alle due cipolle di “Dalla padella alla brace” di Angri un pò troppo pallida per i miei gusti; soltanto abbronzata all’Obama; la preferisco alla Noemi Cambell,
I cavatelli al ragù di capra della Pignata di Bracigliano notevoli per la preparazione a vista dei cavatelli, realmente fatti a mano ma il ragù ricordava ‘a carne cù ‘a pummarola di eduardiana memoria.
‘A zuppa ‘e suffritto di Philly d’Uva di Pagani derogava totalmente dalla massima della Nonna della Torretta:” ‘a zuppa forte addà fà chiagnere” perchè dev’esser talmente FORTE da far lacrimare mente la si gusta. La gentile offerente alla mie rimostranze ha addotto per giustificarsi ciò che, purtroppo, sento molto spesso: oggi i clienti non apprezzano i sapori forti preferiscono mangiare delicato” (Jate ‘a magnà a ‘o Cardarelli consiglieri loro).
Un antico sapore ritrovato: pane, burro ed alice salate” di Botteghelle 65.
Passiamo alle dolenti note.
Un piatto per me completamente sbagliato la “reintepretazione di pasta e patate” . Per carità di patria non indico l’autore della nefandezza.
Mi. piacerebbe avere un suo parere sulla (Polpetta) semmai l avesse assaggiata ho cercato di proporla in una cottura del secolo scorso , e un parere di una persona allenata di palato fa sempre piacere in negativo o positivo ricevere una nota . Grazie
CHEF Raffaele Buonaiuto l la taverna del Sarino Sarno
Sig.sanfedista volevo farle i miei più sinceri complimenti per il lucido ed attento resoconto. Per la filosofia di talebano di territorio mi associo in pieno ed è per questo che sono curioso di sapere il suo nome. Se l’invito sarà accettato può contattarmi anche su Facebook visto che è pubblicato il mio nome e cognome. A presto
Effettivamente la festa di ieri sera a Villa Calvanese è stata semplicemente fantastica e la si deve anche la grande passione con cui Marco interpreta il ruolo di fiduciario.
Organizzazione perfetta, presenti almeno 400 tra operatori e appassionati. Un territorio ricco di tradizione che si esprime al meglio e che ha un serbatoio di sapori impresisonante.
Indimenticabile
Quello che ho capito sentendo i commenti dei partecipanti in questi due giorni che ognuno ha un piatto preferito diverso.Il bello della soggettività gustativa