Caselle in Pittari, Cilento. Zì Filumena


Viale Roma, 11
Tel. 0974.988024
Chiuso lunedì, mai d’estate

Nel paese del grano, uno dei pochi rimasti in Campania, ovviamente ogm free, questa antica locanda tradizionale è gestita dalla terza generazione con rigore filologico dei piatti. Forse non è stato nemmeno troppo difficile, visto che non si è dovuto far altro che, come nel caso di Valleverde ad Atripalda, conservare negli anni le vecchie ricette senza innovare nulla evitando di inseguire le mode. Siamo ai confini con la Lucania, la Calabria è vicinissima, e lo stile arabo tipico si vede dall’enorme batteria di antipasti con cui l’ospite viene accolto appena si siede a tavola: soppressata e salsiccia di propria produzione, prosciutti della zona, capicolli, pecorini semistagionati e cacioricotta freschi, zuppa di fagioli o di ceci, peperoni imbottiti, melanzane a barchetta, zucchine alla scapece, pizza di patate con fiordilatte, mozzarella nella mortella, frittate di asparagi, fagiolini e lagane all’insalata, tanto per avere una pallida idea. Si comincia così un pranzo, accompagnando il tutto con l’ottimo pane cilentano di farina mista, bianca e integrale. La varietà della proposta continua con i primi, dalle tipiche paste fatte in casa, dove ravioli e strascinati sono enormi secondo il rito calabro, conditi con ragù o salse di pomodoro fresco e basilico, immancabili i fusilli e i cavatielli, da provare gli gnocchi fatti con patate vere e farina del posto che da soli valgono la visita. Decisamente buona anche la carne: oltre a capretti e agnelli al forno, da ordinare il vitello cucinato sulla brace di carbone vero e non al gas come capita quasi ovunque, il tutto accompagnato da insalatine dell’orto condite con olio extravergine Cilento dop o patate tagliate a mano grossolanamente e fritte nell’olio d’oliva. Da non dimenticare la minestra maritata, pasta e fagioli o lagane e ceci. Chiusura con i biscotti al miele del Cilento e dolcetti secchi tipici, carta dei vini di territorio. Insomma, il nostro consiglio è semplice: fare un soggiorno nella Valle del Bussento, la parte più meridionale della Campania, trascorrendo almeno una settimana per provare tutto il repertorio ad un prezzo più che conveniente, difficilmente un pasto completo costa più di 25 euro. Tra Oasi Wwf di Morigerati, il mare del Golfo di Policastro di Marina di Camerota e Palinuro, l’incredibile natura del Parco Nazionale del Cilento e del monte Cervati, la vetta più alta della regione, i centri storici dei paesi della zona, c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta.


Come arrivare. Lasciare la Salerno-Reggio Calabria all’uscita di Padula Buonabitacolo, proseguire in direzione Sanza. Imboccare la superstrada Bussentina per Sapri e uscire a Caselle in Pittari. La trattoria è al centro del paese.