Casebianche a Torchiara
di Enrico Malgi
Ne hanno fatta di strada Pasquale Mitrano e Betty Iuorio da quando una quindicina di anni fa decisero di lasciarsi alle spalle tutta la sicurezza del loro mondo esistenziale: un’avviata professione, casa, amici, parenti e territorio, per stabilirsi in pianta stabile nella vecchia proprietà agricola di famiglia a Torchiara nel Cilento, per produrre vino e fondandoCasebianche.
In tutti questi anni hanno dovuto superare mille difficoltà, lottato strenuamente, ma non si sono mai scoraggiati, sono andati sempre avanti ed alla fine hanno conquistato ottimi risultati. Adesso i loro vini (estremamente naturali, artigianali, da agricoltura biologica e biodinamica, curati dall’enologo Fortunato Sebastiano) vanno bene, sono in famosi ristoranti come il Noma di Copenaghen e Villa Crespi di Orta San Giulio. In più, grazie alla lungimiranza di Fortunato, Pasquale e Betty negli ultimi anni hanno messo in commercio un vino spumante bianco da uve fiano ed un vino frizzante rosato da uve aglianico, che subito hanno riscosso un grande successo: La Matta ed Il Fric. Questa è stata la carta vincenteo che ha permesso di fare il salto di qualità e, soprattutto, ha consento di affermarsi sul mercato interno ed estero, tanto è vero che in questo momento la domanda supera di gran lunga l’offerta e Pasquale e Betty sono fortemente tentati di aumentare gli ettari vitati per una maggiore produzione vitivinicola!
Sono sei le etichette in produzione, affidandosi agli sperimentati vitigni territoriali di aglianico e fiano e poco altro: Cumalè, Iscadoro, La Matta, Il Fric, Dellemore e Cuperstito. Ecco in sintesi le mie valutazioni, dopo aver degustato recentemente questi vini:
Cumalè Fiano Cilento Dop 2014 – Fiano in purezza. Dieci euro in enoteca.
Vino dal colore connotato da un giallo verdolino. All’olfatto profumi fruttati, floreali e vegetali territoriali, come il fico, la pesca, il mandarino, il biancospino, la ginestra, la salvia ed il rosmarino. Impatto del sorso sulla lingua fresco, pulito, suadente, accattivante, morbido, agrumato e salmastro. Finale piacevolmente lungo e godibile. Prezzo regalato.
Iscadoro Bianco Paestum Igp 2013 – Dodici euro in enoteca.
Tipico blend cilentano di fiano, malvasia e trebbiano che, a parte Polito e Rotolo, in questi ultimi anni molte aziende l’hanno sostituito con il più rassicurante e territoriale fiano in monovitigno. Rispetto al Cumalè l’Iscadoro ha un giallo più carico, una gradazione alcolica leggermente più bassa ed è passato attraverso un sapiente utilizzo del legno al posto del solo acciaio, per un prodotto diverso ma sempre di alta qualità. Il vino ha un gusto lineare ma profondo, fresco, floreale e sapido. Il legno poi aiuta a fare emergere note speziate, affumicate e tostate. Finale gradevolissimo. Prezzo molto conveniente.
La Matta Vino Spumante Dosaggio Zero 2014 – Fiano 100%. Dodici euro in enoteca se lo trovate!
Cosa c’è da aggiungere ancora a proposito di queste deliziose bollicine che hanno conquistato tutti i palati e che in pochi anni sono diventate un cult dell’enologia cilentana? C’è solo da dire che La Matta è uno spumante semplice, essenziale e naif e con le uve raccolte precocemente ad agosto per preservare l’acidità. La rifermentazione in bottiglia avviene attraverso l’aggiunta del mosto che ha generato il vino stesso conservato a bassa temperatura, senza introdurre zuccheri, lieviti e solforosa e senza chiarifiche, tanto è lo stesso mosto che agisce da liqueur de tirage. Così ai primi tepori primaverili la rifermentazione s’innesca spontaneamente, dando vita ad un vino integrale, nature, fresco, piacevole, gioioso, poco alcolico, citrino e dissetante. Insomma si tratta proprio di uno spumante come lo facevano una volta i vecchi contadini per le ricorrenze speciali. Ecco tutto! Non vi lasciate impressionare dal naturale colore velato che si intravede nella bottiglia, perché lo spumante non è stato filtrato, ma quel che conta è che è buonissimo! Prezzo favoloso.
Il Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2014 – Dieci euro in enoteca.
Tappo a corona. Stesso procedimento ed identico successo de La Matta! La differenza consiste nel fatto che il Fric (acronimo che vuol dire frizzante cilentano) è un vino frizzante perché la pressione interna è più bassa dello spumante come stabilisce la legge: oltre i 3.0 bar per lo spumante e da 1.0 a 2,5 bar per il vino frizzante, come il Lambrusco per intenderci. Ed allora com’è questo frizzante rosato? Ha un colore sempre opaco nel vetro e contrassegnato da un cromatismo rosa salmonato. All’olfatto il vino si presenta delicatamente fruttato e floreale. In bocca è piacevolmente petillant, vinoso, fragrante, succoso, sapido, fresco e vivace. Prezzo da incorniciare.
Dellemore Rosso Cilento Dop 2013 – Blend di aglianico al 70% e saldo di barbera e piedirosso. Prezzo dieci euro in enoteca.
Veste cromatica di un rosso rubino lucente. Profilo aromatico ricco di soavi suadenze fruttate boisè e di marasca, accompagnate da effluvi floreali e vegetali. Impatto del sorso sulla lingua abbastanza caldo e tannico. Per fortuna queste sensazioni sono subito stemperate da una buona spalla acida che dona voluttuosa freschezza e da una componente glicerica che trasmette morbidezza. Finale pervasivo ed edonisticamente fruttato. Prezzo strepitoso.
Cupersito Aglianico Cilento Dop 2012 – Prezzo 15,00 euro in enoteca.
Il cru aziendale che tiene fede alle promesse di granitico e degno rappresentante territoriale. Rubino scuro, con lampi purpurei. Naso di frutta rossa che si fa strada tra le narici. Nelle pieghe si colgono anche prelibate essenze speziate, tostate ed empireumatiche e vibrazioni di violetta e di tabacco. Gusto perfetto per equilibrio, asciuttezza, sapidità, morbidezza e freschezza e giocato poi su una trama tannica fitta e composita. Finale inebriante. Prezzo adeguato.
In conclusione si può tranquillamente affermare che quel “tentativo” iniziale di voler produrre vino di qualità ad un ottimo prezzo è perfettamente riuscito. Chapeau!
Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari di proprietà: 14, di cui 5,5 vitati – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: aglianico, piedirosso, barbera, fiano, trebbiano, malvasia e santa sofia
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Davvero ottimi vini,descritti magistralmente da Enrico come sempre.
Marco e tu ne sai qualcosa! A quando una visita insieme a Casebianche?
Appena mi libero un po,ho tanto piacere di stare un po’ insieme davanti un bel calice.
Solo “un bel calice”? Niente int’ ‘a panza?