Casale di Grimoli: il pesce nel cuore del Chianti
di Marco Bellentani
Andrea Neri, owner e maitre di sala di Casale di Grimoli, conduce un’idea sicuramente fuori dagli schemi nel cuore del Chianti. Grimoli è un lembo di verde e pace che porta da Montevarchi verso Badia Coltibuono, Radda, Volpaia, Gaiole. Facile intuire che, questo simpatico e preparato signore, una vita nella ristorazione classica di carne, abbia non pochi attributi a dire alla gente: “qui, in Chianti, noi facciamo pesce, di quello bono, con una ricerca in cucina per dare il meglio ogni giorno. E anche qualcosa di introvabile in zona.”
Lo fa tramite il suo delfino naturale, il genero Giuseppe Lo Presti, giovanissimo 28enne di origini messinesi con alcuni riconoscimenti e con il pregio della segnalazione Michelin. Unisce Toscana e Sicilia Lo Presti, con buona attenzione alla materia prima e un tocco di innovazione.
Le esperienze sono ancora di base, ma la voglia e lo studio è tanto e non è un caso che la rossa abbia messo l’occhio sul Casale, immerso in una cartolina immobile, quasi macchiaiola, con una mise in place classica e un servizio attento, grazie anche alla giovanissima Gisella Nocentini, preparata su tutto quello che succede in sala e ai fornelli.
Dopo uno scenografico aperitivo, con tanto di Alice in ricetta segreta e un buon macaron, si parte con un’idea che se sviluppata potrebbe caratterizzare non poco l’antipasto del ristorante. A tinte mixologist, il pesce evolve la sua marinatura con i cocktail, gli spiriti: Tartare di Mazzancolla lime e menta su scaloppa di patè de foie gras con caviale di aceto balsamico. E’ al sentor Mojito questo piatto in cui funziona anche il gioco col foie gras. Buona freschezza, anche se la tartare risulta di consistenza imperfetta e va ad inficiare il bel risultato ottenuto con la Mazzancolla. Proposta da sola, in triplice copia, questo crudo potrebbe stupire in senso positivo e denota, già da ora, la verve e la voglia di emergere di Giuseppe risultando comunque gradevole. Non solo pesce: il Risotto al piccione a ragù bianco è più un riso, alla vecchia maniera toscana, ben fatto, leggero e lasciato nel trito di carota grezzo e materico.
Il piatto migliore del lotto, davvero da provare, sono i Tortelli con trippa alla fiorentina, triglia , maionese di datterino, nero di seppia. Il gioco è delicato, riuscito, suadente, fine e delizioso. Il nero che accenna, il datterino, acidità che si rincorrono, grassi ben bilanciati: la doppietta triglia/trippa è fatta esprimere in gusto con un ottimo bilanciamento. Bravo Lo Presti!
Scaglie di tartufo del Casentino, Madeira, riduzione, pane tostato e un esercizio di stile per il trancio di pescato (Rana pescatrice). Dolce stra-classico, non ce l’aspettavamo ormai, ma a colpire è la chicca di Mr. Neri, il vino auto-prodotto, in stile sfacciatamente naturale, detto Conte di Grimoli (500 bottiglie). Sangiovese schietto, ma irrobustito dal Merlot di grande piacevolezza e che meriterebbe di essere evidenziato in una carta che offre qualche buon champagne e una ricerca e profondità sicuramente da irrobustire per non cadere nelle solite scelte.
Lo Presti e la sua maniacale cottura in tre modi della triglia nel Tortello evidenziano passione, ricerca e voglia, in un cena da provare, sia per l’immensa curiosità della scelta della casa e la qualità media della proposta, sia per i progressi futuribili in un antro di Chianti, dove la pace e il ritmo lento vi riporterà ad una dimensione più umana del ritmo vitale.
Prezzi: A la Carte 50. Degustazioni da 45 a 55 euro.
Il Casale di Grimoli
Loc. Il Casale 259 – 52022 Cavriglia (AR)
+39.055.9669609 – +39.342.6908147
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