Capodanno alla Caravella di Amalfi è cosa buona e giusta
E via verso Amalfi. La cucina di Antonio Dipino ci aspetta. Il sole è caldo, i turisti stranieri sono scoperti quasi come a giugno, il lungomare accoglie centinaia di famiglie, accorse come lucertole.
Amalfi è affollata, in spiaggia qualcuno è disteso al sole, un gruppetto è in acqua. I tavolini dei bar all’aperto, dall’ingresso in città alla piazza del Duomo sono pienissimi. Anche i vicoli sono affollati, una banda musicale, una coppietta di sposi giapponesi in abito da cerimonia, il verduraio aperto per gli ultimi acquisti del cenone casalingo.
Incontro Antonio, con la moglie e la bimba che gli ha rapito gli occhi, nel bellissimo punto vendita della Caravella, ceramiche ed etichette magnifiche. I migliori artigiani di entrambi i settori a portata di mano. E poi finalmente si comincia. In sala il sorriso caparbio e verace di Daniela e l’occhio premuroso e attento di Tonino, sommelier prezioso e informato.
E cosa c’è di più antico e più buono del “pascuotto”? Il pane biscottato, con i pomodori freschi, profumati a mo’ di caponata e i gamberi crudi. E, ancora, la frittata di maccheroni reinterpretata, con un guazzetto di crostacei e frutti di mare. A seguire la golosità degli scialatielli fatti a mano, nella finta carbonara più ricca dell’anno: con la cremosità della zucca invece dell’uovo e della pancetta del tonno a sostituire il grasso del guanciale.
E, ancora, la vecchia ricetta del pesce cotto nelle foglie di limone e aromatizzato con il finocchietto fresco, in versione “invernale” con il trito di pezzogna, calamari e gamberi. Una bontà da mangiare a chili. E poi il divertissement della ricotta e gamberi con la riduzione di Taurasi.
Il sorbetto di limone a rinfrescare il palato. E per chiudere il dolce delle feste, la cassata, con l’idea geniale di scomporla, riducendo la glassa di pistacchio in cremoso gelato servito a parte. In un gioco del «niente si inventa, tutto si ricrea» che ti coinvolge dall’inizio alla fine del pasto, invitandoti a partecipare, scoprendo e riconoscendo sapori e profumi.
In abbinamento:
– Riserva Coppo 2006
– Le Serole 2007
– Riesling
– Marsella
– Aia dei Colombi
Via Matteo Camera 31
Tel.089.871029
www.ristorantelacaravella.it
Sempre aperto, chiuso il martedì. Ferie a gennaio e novembre
4 Commenti
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We have been going to La Caravella for a number of years now and it is a great restaurant with a wonder ful wine list.
Antonio as they say in English “is the best”!
ciao luciano,ieri veramente è stata una bella giornata, condivido ero anche io con mia mogle ad amalfi e ti ho intravisto nell’enoteca della caravella (dove è nata nel 1984 la nostra associazione cuochi salernitani) di cui sono iscritto da 25 anni.e stato bello vedere tanti turisti in giro in un clima da primavera in pieno inverno.mi sono trasferito nel pomeriggio a positano(dove ho prestato servizio all’hotel le sirenuse)meno gente ,ma un fascino al tramonto come pochi posti sanno darti.nel ritorno nella mia vietri piccolo dramma mi si e’ frantumato il vetro della mia audi e via senza finestrino lato guida fino a casa,ma felice di aver vissuto l’eccellenza del creatore,a presto pascalo
auguri anche a te,anche se oggi abbiamo lavorato tanto sono contento ancora di piu’,sono solo un po preoccupato x l’apertura del mio nuovo locale a febbraio…..salvo imprevisti.
Come dice l’amico inglese Charles, Antonio e’ veramente il migliore.
Auguri ed a presto vederci.
Ad majora.