Capasso, i pregiati tartufi del Taburno
di Marco Contursi
La Capasso tartufi sorge nel cuore del monte Taburno, un’area da sempre nota per la bellezza del paesaggio e per l’incontaminata purezza dei suoi boschi e ha una storia che parte dall’inizio del ‘900 quando il capostipite, di ritorno dalla guerra, decise di dedicarsi a questa coltivazione così particolare.
Agli inizi degli anni 50 Cosimo ed Andrea prima ed in seguito Vincenzo e Massimino, intuirono le potenzialità commerciali legate alla propria passione. Potendo contare sulla ricchezza dei loro terreni naturalmente vocati alla tartuficoltura, decisero di intraprendere una nuova strada. Gli inizi furono difficili poichè era necessario vincere la diffidenza dei ristoratori locali.
Con il tempo grazie alla dedizione, alla passione profusa nel proprio lavoro e soprattutto alla qualità della materia prima, la famiglia Capasso riuscì a stabilire un’eccellente rapporto commerciale con i più famosi e raffinati ristoratori della regione contribuendo così alla iniziale diffusione della “cultura del tartufo” in Campania. Oggi l’erede di questa solida e appassionata tradizione è un giovane e determinato imprenditore Cosimo Capasso, che ha deciso di trasformare l’azienda di famiglia in un progetto più ambizioso che mira alla creazione di prodotti di pregio ma anche alla diffusione di una maggiore conoscenza e apprezzamento della coltura del tartufo da ogni punto di vista.
I tartufi provengono solo dai terreni di proprietà e la lavorazione artigianale garantisce e preserva intatto tutto il sapore, l’intenso aroma e i principi nutritivi del tartufo e di tutti gli altri ingredienti, sempre rigorosamente selezionati, avvalendosi di tecniche moderne e sofisticate di congelamento, essiccazione e sterilizzazione sempre nel totale rispetto dell’ambiente e della materia prima.
Dalla collaborazione con lo chef stellato Paolo Barrale, sono nate la giardiniera al tartufo, croccante e profumata e la cipolla bianca al tartufo, prodotta a partire dai dolci cipollotti nocerini. Non manca ovviamente una linea di pasta fresca e di olio extravergine al tartufo, partendo da un ottimo olio evo italiano. Infine c’è la vendita dei tartufi freschi che cambiano in base alle stagioni, dal tartufo nero estivo, sino al bianco pregiato dei mesi autunnali, da spargere a piene mani su pasta e uova. Per gli amanti del pregiato tubero, una indirizzo prezioso.
Azienda Agricola Capasso Cosimo
c.da Serra 5/A Tocco Caudio Bn
0824888495
www.capassotartufi.it
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
La domanda nasce spontanea.Su carni fresche o insaccate di suino il tartufo ci sta o si rimane sul classico che si sa?Stupidate a parte conosco il Taburno dal punto di vista vinicolo e paesaggistico ma non sapevo nulla di questa vocazione per cui ringrazio dell’attenzione che ha messo per questa coltivazione.Ad maiora e……alla prossima divulgazione FM
Caro Francesco, fanno salame e mortadella al tartufo……io li preferisco sen
za e il tartufo lo mangio su un bel tagliolino.
Marco ma i tartufi sono coltivati o trovati allo stato brado? Chiedo perche’ a Nusco l’agriturismo “La Tartufaia” li coltiva, oltre ad avere cani per la ricerca di quelli bradi..