Marino di Agropoli, all’origine della doc Cilento
Marino
Via Fontana Saracena, 1
84043 Agropoli (Sa)
Tel e Fax 0974.821719
[email protected] – www.vinimarino.com
Ettari vitati: 11
Enologo: Raffaele Marino
Agronomo: nessuno
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 4.500 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: argilloso-calcareo
Produzione Kg/pianta: 1,5 Kg
Esposizione vigne: Nord-ovest – Sud-ovest
Epoca di impianto delle vigne: La più vecchia nel 1977, la più giovane nel 2005
Altezza media: 250 metri
Lavorazione del terreno: trinciatura e fresatura
Conduzione: convenzionale
Lieviti: indigeni
Mercati di riferimento: Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Canada, Norvegia, Svizzera e Germania
Bottiglie totali prodotte: 100.000
Percentuale uve acquistate: nessuna
Uve coltivate: aglianico, piedirosso, barbera, sangiovese, fiano, malvasia e trebbiano
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LA STORIA
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L’Azienda Agricola Marino di Agropoli ha iniziato la propria attività nel 1977, grazie alla lungimirante e geniale intuizione di Lorenzo Marino. Un antesignano, un caposaldo, anzi, ancora meglio, uno dei padri fondatori della moderna viticoltura cilentana, insieme con altri pochi esponenti territoriali, come Francesco Rotolo, Carminuccio Botti, Antonio Verrone e Vito Polito, che operavano anch’essi in quel periodo nel comprensorio di Agropoli e dintorni. Un territorio vocato e privilegiato per la viticoltura locale, connotato da un perfetto terroir e da un microclima ideale. Non a caso già nell’Antichità molteplici etnie elleniche elessero questo territorio come loro preferenziale dimora ed impiantarono le prime specie varietali, che poi sono state tramandate fino ai tempi nostri. Nel 1992, sulla spinta di questi viticoltori, è stato possibile ottenere finalmente il sospirato marchio Doc Cilento. Oggi è Raffaele, il figlio di Lorenzo, che porta avanti la cantina di famiglia con ottimi risultati. I vini aziendali, infatti, hanno ricevuto lusinghieri apprezzamenti e mietuto molteplici premi nazionali. In azienda si produce anche un eccellente olio evo e poi si è dato spazio ad un’avviata attività agrituristica, molto frequentata da turisti italiani e stranieri.
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LE VIGNE
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La vigna, compresa in un corpo unico di undici ettari che si estende tutto intorno alla fattoria, è collocata in località Moio a circa 250 metri di altitudine a poca distanza dall’incontaminato mare di Agropoli, è circondata da una verdissima macchia mediterranea e da secolari piante di olivo che delimitano i filari, lungo i quali crescono rigogliose piante di rose. Il terreno, composto dal classico flysch cilentano calcareo-argilloso, è trattato organicamente, rispettando così gli equilibri naturali delle viti, le quali sono sottoposte a potatura, vendemmia verde e con raccolta manuale delle uve, che vengono scrupolosamente selezionate. Le varietà presenti in azienda sono quasi tutte locali, come l’aglianico, il fiano ed il piedirosso, con cui si producono gli eccellenti e pregiati vini aziendali.
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I VINI
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Cellaia Cilento Rosso Dop
Uve: aglianico, piedirosso e barbera
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 10.000
Prezzo: 8.00 euro in enoteca
Splendente colore rosso rubino, con lampi purpurei sull’unghia. Ampio ed intenso bouquet che delizia l’olfatto con piacevoli profumi di frutta rossa sottoboscosa, odorose percezioni floreali di fiori di campo e vegetali di macchia mediterranea. In sottofondo anche note tostate e vanigliate. In bocca il sorso è carezzevole, elegante, armonioso ed equilibrato, contrassegnato poi da un finale lungo, godibile e persistente.
Cellaia Cilento Bianco Dop
Uve: fiano, malvasia bianca, ed altre varietà
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 20.00
Prezzo. 7,00 euro in enoteca
Limpido colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli. Creative e ricche percezioni olfattive territoriali di ginestra, mirto, nocciola, fichi e mandorle. Sapore pieno, fresco, sapido ed agrumato. Sviluppo palatale complesso e persistentemente godibile. Retrogusto fruttatamente piacevole ed intenso.
Cellaia Cilento Rosato Doc
Uve: sangiovese, aglianico e piedirosso
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.000
Prezzo: 8,00 euro in enoteca
Cromatico e vivido colore cerasuolo. Al naso salgono coinvolgenti aromi di petali di rosa, di melograno e di frutta secca. Sul palato arriva un sorso che sfoggia un’ottima densità ed una spiccata naturalezza. Il vino è asciutto, fresco, morbido, floreale e fruttato. L’allungo finale è coinvolgente e rinvigorito poi da una scia sapida e salmastra che richiama la vicinanza del mare.
Proclamo Cilento Aglianico Doc
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 25.000
Prezzo. 14,00 euro in enoteca
Nel bicchiere si scorge un luminoso colore rubino, con lievi riflessi violacei ai bordi. Il profilo aromatico è tipicamente varietale e territoriale: piccoli frutti del sottobosco cilentano; floreali essenze di rosa appassita e di ciclamino; accattivanti suadenze speziate, tabaccose, mentolate e balsamiche. L’impatto del sorso sulla lingua è caldo, ma vivacemente fresco, compiutamente fruttato e piacevolmente floreale. La trama tannica è leggermente pungente, ma elegante. Ottima persistenza finale, connotata da un gradevole spunto sapido.
Proclamo Cilento Fiano Doc
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 25.000
Prezzo: 13,00 euro in enoteca
Luminoso colore giallo paglierino. Intenso ed aromatico bouquet, che rimembra una pienezza florealmente ginestrina, pervasivamente erbacea, sottilmente fruttata e sapientemente sapida. In bocca il sorso è lineare ed espansivo, connotato da una compattezza di variegati e gustosi sapori territoriali e da una ferrea disciplina nitida ed incisiva. Lungo e godibile il finale.
Proclamo Riserva Aglianico Dop
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 15.000
Prezzo: 28,00 euro in enoteca
Ecco qua il must aziendale, senz’altro uno dei migliori vini rossi di tutta la Provincia di Salerno. Splendido cromatismo rubineggiante che già vira verso il granato. Al naso salgono odorose sensazioni di ginepro, pepe, corteccia, marasca, viola, terriccio e goudron. Il palato è investito da una fiamma tannica ed alcolica, stemperata da una suadente lama di acidità e da piacevoli parvenze fruttate e floreali. La bocca è trascinante, espansiva e carnosa. Persistente chiusura.
Piedirosso Paestum Igt
Uva: piedirosso
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 5.000
Prezzo: 14,00 euro in enoteca
Pregevole colore rubino carico. Inebrianti ed eleganti svolazzi odorosi di prugna, ciliegia, caffè, tabacco, balsamo e noce moscata. Leggera sfumatura fumé. In bocca il vino è armonioso, equilibrato, rotondo, vellutato, strutturato e piacevolmente tannico. La progressione gustativa continua poi all’insegna della freschezza e della sapidità. Il finale è calibrato e persistente.
Fiano Vendemmia Tardiva Paestum Igt
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 7.000
Prezzo: 16,00 euro in enoteca
Nel bicchiere brillante e tipico cromatismo giallo paglierino, con riflessi verdolini. Ampi e compositi profumi di frutta esotica, sambuco, acacia, mandorla e salvia. In bocca il vino entra deciso, compatto, vibrante e succoso. Sa di pesca, di mandarino, di mare, di foglie di geranio e di miele. Esibisce poi un profilo linfatico, grasso, genuino ed un finale sapido, slanciato, fine e lungo.
Rossitum Passito
Uve: aglianico e piedirosso
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 3.000 da 50 cl.
Prezzo: 18,00 euro in enoteca
Bel colore limpido rosato chiaretto. Il bouquet esprime profumate essenze di fiori secchi, mandorle tostate, frutti di rovo, visciole, cannella e fichi appassiti. Il sorso in bocca è decisamente dolce ma non stucchevole, perché si fa sentire la spinta acida che regala un’infinita freschezza. Il vino è equilibrato, elegante, avvolgente e sapido. Finale persistente e lievemente amaricante.
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CONCLUSIONI
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In questa fase di crisi resistono soprattutto, in ciascun areale, i marchi storici che si sono affermati negli anni ’90. Venire qui significa conoscere i vini di un territorio interpretato in maniera essenziale e senza grilli. L’azienda è rimasta fuori dai riflettori mediatici ma nonostante questo i numeri non ne hanno risentito. L’ennesima conferma, se ce ne fosse bisogno, che la fortuna di una impresa è sempre affidata in primo luogo alla qualità del prodotto e che la notorietà può facilitare ma determinare da sola il successo di qualcuno e di qualcosa nel campo del food. La visita alla azienda, molto bella, è una occasione per godere delle bellezze di questa collina sentinella del Parco Nazionale del Cilento.
Enrico Malgi
Foto di Enrico Malgi
Un commento
I commenti sono chiusi.
Onore al merito.La storia è storia e nel Cilento Marino quella del vino l’ha scritta a chiare lettere in tempi non sospetti.Gli altri a seguire,più o meno bravi ,ma qualche cosa gli devono un po’ tutti.FM.