Cantina Luongo a Raviscanina. Sulle vie del Pallagrello tra i monti del Matese
di Franco D’Amico
L’Azienda Agricola di Francesco Luongo nasce nel 2012 nell’Alto Casertano, alle falde del piccolo comune di Raviscanina, incastonato tra i Monti del Matese, per la produzione di vitigni storici del nostro areale, con le IGT come il Pallagrello Nero, anche in una versione “riserva” affinato in barrique e il Pallagrello Bianco, nonché il Casavecchia insieme ad una variante di Aglianico, così la Cantina ben rappresenta i vitigni storici della provincia di Caserta e della Campania.
Dopo i Sanniti, Normanni, Longobardi, feudatari e famiglie nobili si sono contesi nei secoli le terre di Raviscanina, un’area eccezionale e florida tra la valle del Volturno, poco più a monte i flutti del Lete che compongono l’orografia di questo territorio alle falde del Matese.
Il lavoro, terra e sole è il motto dell’azienda, che in questa zona vocata dall’antichità ha iniziato una produzione vinicola nel 2012, con l’impianto dei vitigni di “pallagrello”, proprio sulla fascia pedemontana di confine con l’area alifana che porta al “Monticello”, attraverso la provinciale che separa Raviscanina da Piedimonte Matese, luogo decantato dai tempi dei Borbone laddove venivano prodotti i pregevoli Piedimonte bianco e Piedimonte rosso, riconducibili al pallagrello. A.D. 1775 il vino “Pallagrello”, già nel segno dei Borbone.
“FERDINANDO IV PER GRAZIA DI DIO RE DELLE SICILIE”
BANNO E COMANDAMENTO DA PARTE DELLA GRAN CORTE DELLA VICARIA COL QUALE SI FA NOTO A TUTTE E QUALSIVOGLIA PERSONE DI QUALUNQUE GRADO O CONDIZIONE SIA, CHE DA OGGI AVANTI DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL PRESENTE NON ARDANO NE PRESUMANO DI PASSARE NE RIPASSARE PER DENTRO LA MASSERIA DI MOGGIA VENTISETTE CIRCA VITATA FRUTTATA E OLIVATA DI D. ANGELO PERTUSIO, SITA NELLE PERTINENZE DELLA CITTA’ DI PIEDIMONTE NEL LUOGO DETTO MONTICELLO, TANTO DI NOTTE QUANTO DI GIORNO,CON LUME E SENZA NE A PIEDI NE A CAVALLO, NE CON CARRI CARRETTE O SOME, NE IN QUELLA INTRODURVI QUERUNA SORTE DI ANIMALI NE COGLIERE FRUTTI COSI’ ACERBI CHE MATURI, NE ROMPERE FRASCHE DI ALBERI FRUTTIFERI O INFRUTTIFERI, NE ROMPERE VADA O SIEPI, NE IN QUELLA FARCI VERUNA SORTE DI DANNO, SOTTO PENA DI DUCATI CINQUANTA CIASCHEDUNO CONTROVENIENTE SETTE VOLTE QUANTO CONTROVENIRANNO AL PRESENTE BANNO APPLICANDI A BENEFICIO DEL REGIO FISCO.
DATO IN NAPOLI DAL PALAZZO DELLA GRAN CORTE DELLA VICARIA
LI’ 30 DI MARZO DEL 1775 = PHILIPPUS MAZZOCCHI = BONAVENTURA CENATIEMPO
La famiglia Luongo, con origini dall’Agro Aversano, coltivava da tempo l’idea di realizzare in questa area un’azienda agricola, così, vista anche la passione per i vini nel 2012 parte l’idea di creare la Cantina e l’impianto delle prime viti, con una estensione complessiva di quattro ettari tra pallagrello bianco e nero, casavecchia e aglianico, con vigneti inseriti nel contesto naturale di una costola montana ben organizzata ed esposta a condizioni climatiche favorevoli.
La prima produzione vinicola ha avuto luogo nel 2015 con le due varietà di pallagrello. Al Vinitaly 2018, insieme a tutti i vini di gamma, è stato presentato anche il Pallagrello Nero riserva con etichetta “Raviscanina”, che prevede un passaggio in barrique per due anni e un ulteriore anno di affinamento in bottiglia. Nel 2016 è stato prodotto pure un Aglianico per contribuire, con costi contenuti, alla valorizzazione di questo vitigno principe in Campania.
La recente vinificazione dell’annata 2017 ha visto nascere anche il primo Casavecchia, che vedrà la commercializzazione nel prossimo autunno-inverno 2018-2019.
La guida della Cantina è affidata alla sapienza dell’enologo Antonio Di Giovannantonio, decano della conoscenza nel settore, in particolare negli studi relativi al Casavecchia.
Alcuni tra i vitigni rappresentati in etichetta sono stati degustati nell’occasione:
Pallagrello bianco: dal colore oro piacevole e vivo, al naso leggeri sentori erbacei e di frutta gialla quasi acerba, in bocca fresco e sapido, dal buon corpo, un po’ spigoloso come i bianchi campani giovani sanno essere si abbina bene al baccalà e bufala, stemperando la tendenza dolce del piatto e lasciando la bocca piacevolmente fresca pur abbinandosi bene alla relativa complessità del piatto.
Pallagrello Nero: giovane e muscoloso già dal colore porpora con unghia tendente al rubino, esprime la sua vigoria al naso con una evidente nota vinosa in evoluzione e una leggera speziatura tipica del Pallagrello di quest’area. In bocca fresco e sapido, ma lascia intravedere grandi promesse.
Da abbinare ad un piatto complesso e sapido, ma al contempo cremoso e speziato come la carbonara, realizzata con prodotti locali, ma anche al caciocavallo e/o salumi matesini di media stagionatura.
Pallagrello nero Riserva etichetta “Raviscanina”: Colore rubino carico, un minimo stemperato dal passaggio in botte di rovere piccola. Il vino derivato dal precedente nero si mostra ingentilito al naso con note sottili di spezie e sentori di sottobosco. Al gusto i tannini, seppur di legno giovane, si presentano alquanto morbidi.
Buon corpo e freschezza vanno a completare un piatto semplice negli ingredienti e complesso nell’insieme tra speziatura, grassezza e tendenza dolce dei componenti: il filetto di manzo con asparagi selvatici e guanciale di suino casertano appare ideale.
Ancora una bella e giovane realtà riscontrata nel panorama vitivinicolo in Campania, una piccola Cantina quella della famiglia Luongo con prospettive future sicuramente in crescita, considerando il coraggio di investire oggi in questa parte di territorio con il ritorno alla terra, come del resto hanno fatto altri contadini nel corso dell’ultimo decennio qui nell’agro alifano, ben rappresentando i vitigni storici come il Pallagrello nell’Alto Casertano, una sfida che indubbiamente i Luongo, che ho visto molto motivati, continueranno ad alimentare sempre con tanta passione, sacrificio e nuovi stimoli.
Azienda Agricola di Luongo Francesco
Loc. Scorbi di Leo Raviscanina (CE)
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