Cantalupi Salice Salentino Doc 2012 | Voto 87/100
Azienda Agricola Conti Zecca
Uve: negroamaro al 75% e saldo di altre uve raccomandate
Fascia di prezzo: 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
L’azienda agricola Conti Zecca può vantare un background di quasi cinque secoli, spesi sempre con passione, impegno ed attaccamento alle tradizioni. Correva l’anno di grazia 1580 quando la famiglia napoletana Zecca decise di trasferirsi in Puglia, e più precisamente a Leverano nel cuore del Salento, ed ivi avviare un’intensa attività agricola. Per i meriti acquisiti, nel 1884 Papa Leone XIII conferì alla famiglia Zecca il titolo di Conti e nel 1935 il conte Alcibiade Zecca fondò ufficialmente la Cantina. Attualmente l’azienda, estesa complessivamente per circa ottocento ettari, è retta dagli eredi i conti Alcibiade, Francesco, Luciano e Mario Zecca. Quattro le tenute di famiglia: Cantalupi, Donna Marzia, Saraceno e Santo Stefano, che possono contare globalmente su trecentoventi ettari vitati e su circa tre milioni di bottiglie prodotte ogni anno, oltre a dedicarsi all’agricoltura in generale ed all’olivicoltura.
Per quanto riguarda la produzione vinicola, è molto ampia e diversificata con l’impiego di molteplici specie varietali, anche extraterritoriali. Tra le tante proposte, per la mia degustazione ho scelto un’etichetta che richiama alla mente una delle tenute aziendali: Cantalupi Salice Salentino Riserva Doc 2012. Blend di negroamaro al 75% e saldo di altre uve. Fermentazione in acciaio e maturazione per un anno in botti di rovere grandi e poi definitivo affinamento in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi.
Nel bicchiere si scorge un nitido colore rubino, con riflessi purpurei. L’impatto olfattivo è subito segnato da un ricco bouquet di frutta rossa boisé, di fiori appassiti, di spezie tropicali e di humus di terra smossa. Note di cioccolato, di tabacco e di sapida mineralità. In bocca il sorso dona in primis una glicerica morbidezza, freschezza ed eleganza, per via di un’aristocratica finezza tannica varietale che massaggia dolcemente le gengive.
Il vino si dimostra anche integro, polposo, strutturato, equilibrato ed armonico. Il finale è lungo, persistente e gradevole, tanto da appagare tutto il cavo orale. Prezzo da incorniciare. Da preferire sui piatti tipici della terragna cucina salentina e/o in accompagnamento ad un’ottima zuppa di pesce locale. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Leverano (Le) – Via Cesarea
Tel. 083 2925613 – [email protected] – www.contizecca.it
Enologo: Fernando Romano, co-enologo Giorgio Marone
Ettari di proprietà: 800, di cui 320 vitati
Bottiglie prodotte: 2.800.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera e bianca, aglianico, cabernet sauvignon, fiano, vermentino e chardonnay.