Campoceraso 2014 Taurasi docg Struzziero


Campoceraso 2014 Taurasi Struzziero

Campoceraso 2014 Taurasi Struzziero

Riproviamo quest rosso dopo oltre due anni per trovarlo in perfetta forma, un grande classico che Mario Struzziero ci ricorda ogni anno senza strilla e cotillons: un Taurasi quieto e discreto al naso, dove pure spunta grandevole la ciliegia fresca e croccante. Al palato si conferma il Taurasi delle grandi occasioni, quello dei pranzi forti della domenica meridionale, dove non si lasciano prigionieri.

Scheda del 24 novembre 2004. Campoceraso, un nome dolce per chi si occupa di vino da tanto tempo. È il nome del Taurasi di Mario Struzziero che il prossimo anno compie cento anni, in pratica l’azienda più antica del rosso irpino dopo Mastroberardino.
Annate dopo annate, tutte fatte alla vecchia maniera in botti grandi dopo l’aglianico riposa tranquillo per uscire senza fretta. Infatti l’ultimo nato di Mario è il 2014, annata decisamente pimpante e spettacolare. Lo proviamo esattamente come va bevuto, in un bel pranzo di famiglia con mallone, caciocavallo, pasta con il ragù e brasato di carne ai funghi porcini. In queste circostante il Taurasi giovane ritrova la sua vera ragion d’essere, un grande compagno di viaggio per piatti robusti e strutturati, magari mentre fuori butta acqua, tanta acqua.
La vera anima tradizionale di questo rosso che parte acido e diventa morbido e complesso solo con il passare degli anni.

STRUZZIERO
VENTICANO (AV)
Corso L. Cadorna, 216
Tel. 0825 965065
www.struzziero.it
Ettari: 14 di proprietà.
Bottiglie: 300.000

5 Commenti

  1. Mio padre che bevendo solo vino si avvicinò anch’egli ai cento amava ripetere:Più acqua viene giù più vino bisogna mandar giù.Per me uno dei grandi Irpini ma come giustamente sottolineato da sposare convenientemente ciò con una tavola adeguata FM

  2. e che vi dico 1 mese fa ho stappato un 2001 delle ultime 4 che mi rimangono, a dir poco stratosferico…e kest’e’, alla Peppe Guida…

  3. Dimenticavo, giusto per farvi capire della bonta’, qualita’ e longevita’ dei Taurasi di Struzziero: la settimana scorsa ho stappato e buttato un Taurasi “Vigna Cinque Querce” 2001 ( costa quasi il triplo del “Campoceraso Ris., per il Gambero Rosso 2006 vino dell’anno!!) del tanto osannato e blasonato Molettieri…Conservati entrambi al buio e coricati in garage dove in estate la T arriva a 25 gradi. p.s. il vino era completamente ossidato ed acidoso (aceto) anche dopo averlo fatto ossigenare stappato per circa 4 ore

  4. Non sarei così superficiale su Molettieri che ha dato e continua a dare lustro internazionale al Taurasi .Assaggio ogni anno migliaia di vini e se mi si chiede,ad esempio,un vino che mi abbia particolarmente colpito nel 2021 il pensiero va immediatamente al cinque querce riserva 2010.Personalmente ho tante sue bottiglie antecedenti al 2000 ancora validissime e in alcuni casi strepitose.Banalmente vorrei concludere dicendo che come una rondine non fa primavera allo stesso modo non si può giudicare un’azienda da una sola bottiglia andata a male.PS Più che le temperature alte o basse quello che veramente conta in una buona cantina è la costanza della stessa nelle varie stagioni.FM

  5. non e’ la prima 2001 che butto, la seconda o terza…ne ho ancora 3 bott vediamo che succede con le prossime, certo e’ che il “campoceraso” di Struzziero stessa annata nn ha risentito affatto degli sbalzi di T che, come giustamente hai detto, si alternano con le varie stagioni…

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