Campionato della pizza napoletana: Capasso batte Coccia, è il terzo semifinalista


Vincenzo e Vincenzo Paolo Capasso con Oliviero Toscani

 

Fuori La Notizia di Enzo Coccia, vince Capasso a porta San Gennaro. Una tradizione che risale alla prima metà dell’800 che riesce a rinnovarsi e ad imporsi.
Gli altri semifinalisti sono Pasqualino Rossi e Gino Sorbillo che hanno battuto rispettivamente Vesi e La Pizzeria del Popolo.

Ecco il testo di presentazione pubblicato sul Mattino

di Tonia Limatola

Mangiare bene e tipico è un’esperienza culturale che si può vivere qui a Porta San Gennaro, a Napoli. Una piccola isola felice che ospita dal 1900 l’Antica pizzeria Capasso. Adesso al forno, con Vincenzo, 26 anni, si cimenta la sesta generazione di pizzaioli. Nel 1847, a cominciare era stata la nonna Adele, al Vasto. Ormai da anni la famiglia vive da protagonista il quartiere di via Foria. Il capofamiglia è Vincenzo Capasso, 86 anni, e chi non è della zona potrebbe già averlo visto al cinema: ha prestato volto e portamento al don Raffaè di Turturro nel musical “Passione”.

Le foto di scena, della nipote Iole, sono incorniciate di fronte al bancone dei contorni odorosi, sempre invitanti e colorati. Il cibo, eccolo. Non si può passare per porta San Gennaro senza pensare alla pizza a portafoglio di Capasso – i soci sono Vincenzo e il cugino Gaetano (nella foto) – per uno spuntino goloso, oppure desiderare di accomodarsi sotto l’arco storico per gustare le prelibatezze di chef e pizzaiolo. La scelta è vasta e accontenta tutti i gusti, dai più semplici ai più raffinati. Pizza, anche fritta, poi primi e secondi di terra e di mare. Intanto che si studiano le pietanze, val la pena gustare le ricche e ottime bruschette con pomodorini fresco e rucola.

La crisi impone un rimodulamento dei prezzi, anche se resta alta la qualità. Due i menù fissi proposti. Solo a pranzo bastano 8,50 € per farsi servire primo, secondo, contorno e una bevanda piccola. Tra i primi più riusciti, l’ottima pasta zucchine, gamberetti con scaglie di parmigiano. Mentre si arriva a 15€, se si arricchiscono pranzo e cena con un antipasto potendo scegliere poi gli spaghetti, con vongole o cozze, e un secondo tra spigola e orata.

Il pesce viene comprato fresco ogni giorno a due passi, nel mercato dei Vergini. Qui da Capasso anche la zuppa di cozze è un must. Resta regina la pizza. Di tutti i colori e con tutti i sapori. Non è un caso che la pizzeria Capasso è tra le più votate per la bontà dei propri piatti su Facebook. È speciale quella con i peperoncini verdi, nata in onore del vicino museo Madre. Ma non deludono mai per qualità di olio e mozzarella, anche le classiche margherita e marinara.

Pizzeria Capasso
Via Porta San Gennaro 2/3
Tel. 081-456421
Chiuso il martedì