Campania Stories 2018, i migliori assaggi dell’edizione record
di Adele Elisabetta Granieri
Quasi cento aziende vitivinicole partecipanti con il coinvolgimento entusiasta del meglio della stampa specializzata ed un vernissage tra i maestosi saloni della Reggia di Caserta hanno reso l’edizione 2018
di Campania Stories memorabile.
La rassegna ormai rappresenta un’occasione imprescindibile per far conoscere le ultime annate dei vini campani alla stampa specializzata nazionale e internazionale e agli operatori di tutta Italia. Quattro giorni di degustazioni serrate e visite in cantina, arricchiti dal seminario “La Campania incontra la Borgogna”, a cura di Giampaolo Gravina e Franco De Luca; dall’anteprima del libro di Marco Ciriello “Un giorno di questi”, presentata da Mauro Erro e Paolo De Cristofaro e dal premio Ais #iobevocampano; nonché da una full immersion nella Napoli più
autentica: quella dei vicoli, degli artigiani e delle pizze “a ruota di carro” Da Michele.
Le degustazioni, il cui servizio è stato svolto dai sommelier dell’Ais Campania, hanno interessato le principali aree vitivinicole della Campania: Alto Casertano, Colline Caiatine-Terre del Volturno, Sannio, Irpinia, Campi Flegrei e Arcipelago Campano, Vesuvio, Penisola Sorrentina, Costiera Amalfitana, Colli Salernitani e
Picentini, Cilento.
Tra gli oltre duecento campioni degustati, questi sono risultati i nostri migliori assaggi.
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BIANCHI
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Marisa Cuomo, Costa d’Amalfi Furore Bianco “Fiorduva” 2016
Profuma di fiori di ginestra, pesca bianca, con un tocco di salvia e miele d’acacia. Il sorso è ricco e pieno, in perfetto equilibrio tra morbidezza, freschezza e sapidità.
La Guardiense, Falanghina del Sannio “Senete” Janare Cru 2016
Le delicate note di mela golden si fondono con i richiami di erba fresca e fiori e si completano in un sorso verticale e lungo.
La Sibilla, Campi Flegrei Falanghina “Cruna de Lago” 2015
Una Falanghina che mette in primo piano i sentori di macchia mediterranea ed erbe aromatiche, seguiti da una delicata nota di gelso bianco. Il sorso è succoso e salato.
Cantine Astroni, Campi Flegrei Falanghina “Vigna Astroni” 2015
Note salmastre e iodate, mela cotogna ed erbette ed un sorso saporito,
particolarmente spinto sulla mineralità.
Villa Raiano, Fiano di Avellino 2017
Delicate note di pesca gialla, agrumi e timo limonato ed un sorso verticale ed invitante
Colli di Lapio, Fiano di Avellino 2017
Profuma di agrumi e fiori di campo, con delicati richiami di nocciola. In bocca è equilibrato ed
appagante.
Cantina del Barone, Campania Fiano “Particella 928” 2017
Fiano outsider dai sentori minerali e affumicati, di pietra bagnata e cera d’api ed un sorso teso perfettamente coerente con il naso.
Vigne Guadagno, Fiano di Avellino 2016
Si apre al naso con sentori agrumati, poi le erbe aromatiche e la frutta secca in guscio. Il sorso
è verticale, equilibrato e lungo.
Pietracupa, Fiano di Avellino 2016
Profilo olfattivo che si muove sulle note di biancospino, pesca bianca e timo, con decisi richiami
minerali fa da preludio ad un assaggio fresco e definito, dal lungo finale sapido.
Rocca del Principe, Fiano di Avellino 2016
Fiano che profuma di pesca e susina, con intensi richiami iodati e gessosi ed una bocca ben equilibrata, fresca, di piacevole tensione sapida.
Villa Raiano, Fiano di Avellino “Alimata” 2015
Note di mela golden e fiori secchi, poi richiami di salvia e frutta secca. Il sorso è pieno e ben bilanciato, con un gradevole finale ammandorlato.
Vigne Guadagno, Fiano di Avellino “Contrada Sant’Aniello” 2014
Profuma di agrumi maturi, cera d’api e miele d’acacia e prosegue con un sorso pieno, saporito e lungo.
Ciro Picariello, Fiano di Avellino “Ciro 906” 2014
Si apre al naso con sentori di idrocarburi, seguiti da note di macchia mediterranea,
cedro e fiori di campo. Il sorso è incisivo e di grande persistenza.
Di Prisco, Greco di Tufo 2016
Sentori di fiori bianchi, salvia e mela verde, con una nota minerale di sottofondo ed un sorso fresco e sapido
ben equilibrato.
Pietracupa, Greco di Tufo 2016
Profilo olfattivo decisamente minerale, impreziosito da delicate note di cedro ed erba fresca. Un
sorso memorabile: deciso, teso, di grande materia e tanto sale.
Cantine dell’Angelo, Greco di Tufo “Torrefavale” 2016
Inconfondibili note minerali e sulfuree, poi richiami di gelso bianco e mentuccia ed
un sorso irruente, dal lungo finale sapido.
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I ROSSI
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Agnanum, Campi Flegrei Piedirosso 2016
Profuma di geranio, erbe aromatiche e arancia rossa matura, con una delicata nota salmastra di
sottofondo. Sorso di centrato sul frutto e sul succo, di buona
struttura e dal finale sapido.
Contrada Salandra, Campi Flegrei Piedirosso 2014
Si apre al naso sulle note iodate, poi le bacche scure ed il mirto. In bocca è leggiadro, succoso e saporito, di estrema bevibilità.
Casa Setaro, Vesuvio Lacryma Christi Rosso “Don Vincenzo” 2014
Frutti di bosco, note affumicate, ferrose ed ematiche ed un leggero tocco
pepato. Il sorso è fresco, dal gradevole ritorno affumicato.
Galardi, Campania Rosso “Terra di Lavoro” 2012
Qualche anno di bottiglia ha giovato molto a questo vino che profuma di sottobosco, terra bagnata, bacche scure e frutti rossi, con richiami di pepe e liquirizia a dare profondità. In bocca è avvolgente e caldo, di
importante complessità aromatica.
Terre Stregate, Sannio Aglianico “Manent” 2015
Aglianico semplice e ben fatto, che profuma di frutti di bosco e violetta ed ha un sorso
piacevole ed equilibrato.
Villa Raiano, Taurasi 2013
Profuma di frutti di bosco maturi e scorza d’arancia, con delicati richiami balsamici di sottofondo. Il sorso è
di buona struttura, persistente ed elegante.
Luigi Tecce, Taurasi “Puro Sangue” 2013
Note sanguigne, di humus e muschio umido, poi la mora matura ed una leggera sfumatura di incenso.
Il sorso è potente e irruento, ma al tempo stesso elegante. Un vino di razza, con carattere da vendere.
Contrade di Taurasi, Taurasi “Coste” 2012
Profuma di marasca e frutti di bosco, con delicati richiami vegetali ed una leggera nota
affumicata. Il sorso è profondo, dalla trama tannica ben definita.
Perillo, Taurasi Riserva 2008
Profuma di frutti rossi, cuoio e ginepro, con richiami di sottobosco e pepe nero. Il sorso è intenso,
concentrato e materico, di grande profondità, con una piacevole
chiusura sapida a dare persistenza lunghissima.