Campania Stories 2017 |Seconda giornata: Fiano e Greco
di Antonio Di Spirito
La seconda giornata di assaggi tenuta, come il giorno precedente, presso il Museo Diocesano Napoli – Chiesa di Donnaregina Vecchia e Nuova di Napoli. Anche questa sessione era riservarla ai vini bianchi; quelli a base di uve greco e fiano.
Innanzi tutto mi è d’obbligo “ripescare” un vino sfuggitomi alla degustazione della prima giornata e che merita ben più che una menzione. Si tratta del Fiano Spumante Sarno 1860 2015 di Tenuta Sarno 1860: non emette eccessiva spuma, ma al naso è floreale, agrumato e minerale; in bocca è fruttato e secco, agrumato ed affilato, sapido ed elegante.
Ed ora passo ai migliori assaggi della giornata; inizio con i Fiano:
Fiano di Avellino 2016 di Colli di Lapio: è sempre un grande vino; è affidabile ed offre sempre grande continuità. Al naso offre foglia di limone e confetti; al palato è fruttato, affilato, sapido; una sottile e fine speziatura chiude il lungo sorso;
Fiano di Avellino Pietramara Etichetta Bianca 2012 di I Favati: fiori gialli e smalti promettono grandi cose attraverso il naso; al palato arrivano sapori di melone e frutti esotici; il sorso è fresco, sapido e speziato;
Fiano di Avellino Pendino 2016 di Colli di Castelfranci; ottimo l’attacco al naso con tiglio e salvia; in bocca è fruttato, agrumato, sapido, piacevole e lungo;
Fiano di Avellino Feudi Studi Arianiello 2014 di Feudi di San Gregorio: è proprio un bell’esempio del frutto di una ricerca; si tratta di un cru che contiene molte tipicità di un fiano di territorio: fiori bianchi e note agrumate; già abbozzate le note terziarie, il sorso è agile, sapido ed elegante;
Fiano di Avellino Ciro 906 2013 di Picariello Ciro: fiori gialli e sentori di idrocarburi al naso; al palato è elegante ed intenso, sapido, fresco e la speziatura chiude un sorso molto lungo;
Colli di Salerno Fiano 2Mila14 2014 di Mila Vuolo: fiori di campo ed un pizzico di vaniglia al naso; in bocca è fresco, fluido, spinto; buona la consistenza;
Fiano di Avellino 2016 di Urciuolo Fratelli: al naso un bouquet di fiori bianchi e gialli; in bocca è asciutto, fresco, succoso, speziato e fruttato;
Fiano di Avellino 2016 di Villa Raiano: al naso si propone con tanta frutta a pasta gialla e note agrumate; in bocca è sapido e fruttato; il sorso è piacevole, lungo e scorrevole;
Fiano di Avellino 2016 di Antica Hirpinia: note agrumate e confetti stuzzicano il naso; frutta gialla in bocca; è sapido, fresco e consistente;
Fiano di Avellino Sarno 1860 2015 di Tenuta Sarno 1860: profumi molto intensi di tiglio; in bocca è sapido e secco, fruttato e speziato;
Fiano di Avellino Kryos 2014 di Tenute Casoli: foglia di limone e leggero confetto al naso; fruttato ed affilato in bocca; è sapido ed offre una fine speziatura in chiusura;
Irpinia Fiano 2015 di Antico Castello: fiori gialli e cannella caratterizzano il suo profilo aromatico; in bocca è fruttato e sapido, asciutto e lungo.
Ed ora si passa ai vini da uve greco:
Paestum Greco Calpazio 2016 di San Salvatore 1988: al naso si presentano fiori e frutta gialla accompagnati da erbe aromatiche; beva molto piacevole; è sapido, succoso e speziato;
Greco di Tufo Claudio Quarta 2015 di Sanpaolo: salvia e fiori gialli al naso; al palato è sapido, elegante, fruttato e speziato;
Greco di Tufo Cupavaticale 2014 di Tenute Casoli: il colore è oro carico; al naso si apprezzano tiglio, allume e salvia; in bocca è ricco, piacevole, fresco, fruttato, sapido e speziato;
Greco di Tufo Colle Serrone 2016 di Di Marzo: al naso offre profumi di erbe aromatiche, fiori bianchi e lavanda; ha sapore di melone bianco; è sapido, affilato, speziato e materico;
Greco di Tufo 2016 di Antica Hirpinia: propone delicati profumi di fiori bianchi ed erbe aromatiche; è piacevole, sapido ed affilato;
Greco di Tufo Vesevo 2016 di Vesevo: profumi di idrocarburi e floreali; è piacevole, affilato, sapido, speziato;
Greco di Tufo Cutizzi 2016 di Feudi di San Gregorio: fiori bianchi e lavanda al naso; in bocca è sapido ed affilato, fruttato e speziato;
Greco di Tufo 2016 di Donnachiara: profumi di lavanda e salvia; in bocca si assapora pompelmo rosa; è piacevole, sapido e fresco;
Greco di Tufo 2015 di La Molara: profuma di tiglio e salvia; in bocca è fruttato, agrumato, sapido, piacevole, amaricante e lungo
Greco di Tufo 2015 di Sertura: tiglio e allume al naso; in bocca è fruttato, sapido, affilato e lungo;
Greco di Tufo Oltre 2015 di Bellaria: confetto, salvia e vegetale secco (canapa) al naso; in bocca è piacevole, fresco, sapido e speziato;
Greco di Tufo Vittorio 2007 di Di Meo: fiori bianchi, canapa e note di idrocarburi; il sorso è piacevole, sapido e scorrevole.
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grandi rossi da concorso,ma da sempre (e qui di sicuro ho l’approvazione del nostro ospite) a vocazione bianchista la Campania marcia spedita verso il successo con le ultime annate niente male.Greco e Fiano in primis,ma interessante anche il pallagrello bianco ,mai entrato nelle mie corde ,che invece sembra aver trovato ,finalmente ,la quadratura del cerchio.Unica nota preoccupante,se ho ben capito, è la battuta di arresto dei campi Flegrei che negli ultimi anni
ha invece viaggiato con il vento in poppa.PS.Spero ci sia stata l’occasione e il tempo ,per il nostro.”Seriale “preferito,di assaggiare anche i rossi:sarebbe stato impossibile , infatti,pensare di allontanarlo senza la sua fisiologica scorta di nobili tannini.FM
Caro Francesco, vedo che ti sei perso il pezzo del giorno precedente, dove ci sono le Falanghine dei Campi Flregrei. Ed oggi usciranno i rossi! Ivi compresi alcuni Piedirosso dei Campi Flegrei.
Propio perché l’ho letto mi era sembrato di capire che non ti avessero entusiasmato.Ripeto può essere stata un’impressione sbagliata.Saluti dal Francesco Mondelli.