Caldaro sulla Strada del Vino, Bolzano. Ritterhof, la cucina unitaria di Alessio e Vito
Strada del Vino 1 a
Tel. +39.0471 963330
www.restaurant-ritterhof.it
Aperto sempre
Chiuso il lunedì e martedì a pranzo
Alla carta sui 45 euro senza vino
di Tommaso Esposito
Per tornare a Trento si può uscire da Bolzano evitando l’autostrada.
E ci si immette sui trenta kilometri più belli che si possano fare.
E’ la Strada del Vino: un viaggio tra castelli, vigneti e meleti che danno vanto e ricchezza ai sette comuni che attraversa.
C’è San Paolo – St. Pauls.
Una favola, adagiata com’è d’intorno al campanile.
Mi fermo a Caldaro, tra il paese e il lago.
Da Ritterhof.
Me l’hanno consigliato fidati amici pugliesi.
Bene. Il posto è bello e si affaccia sulle vigne dell’azienda che ospita il ristorante.
Al primo piano. Terrazzo romantico, ma restiamo all’interno.
L’orizzonte lampeggia.
Vito Leone, il maître.
Uhm, è di San Marzano di San Giuseppe. Taranto.
Ecco perché…
Ok.
E il cuoco?
Alessio Brusadin, friulano.
Insieme hanno rilevato e gestiscono il ristorante.
Benissimo.
E il menu?
Vediamo.
C’è su scritto: L’insostenibile piacere del gusto.
Motto parafrasi kunderiana per giustificare la cucina: non solo Trentino, ma anche un po’ di Sud e di Sud-Sud.
Romagna, ad esempio, il Sud.
Con la proposta delle carni e dei salumi di Mora, un suino dal pelo scuro.
Campania con i paccheri di Gragnano e la mozzarella di bufala.
Puglia con gli oli.
Sicilia con i pistacchi brontesi.
Sud-Sud.
Insomma, qua la carta è allettante per i Valsuganesi che non anelino soltanto polenta.
Cerco di restare al Nord.
Nord mio, s’intende, ma non ci riuscirò.
L’apulo Vito è tentatore.
Intanto il pane.
Bianco, integrale con pistacchi e Schüttelbrot, la schiacciata con farina di segala, finocchietto e anice. Saporita.
E il vino?
Maddai, scegliamo un Sauvignon.
Ovviamente della cantina Ritterhov, 2010, Südtiroler Doc.
Aromatico quanto basta per allietare il tutto pasto.
Cappelletti di Mora fatti in casa al burro e tartufo nero estivo e finferli.
Vellutati nel burro alpino denso, quasi una camicia del tortello, ma per nulla untuosi.
La farcia di Mora fa sentire il suino al naso e al palato.
Succulenti e decisi. Voluttuosi.
Con i finferli che fanno il controcanto allo scorzone.
Guanciale di manzo brasato con canederli ai porcini e verza stufata alla pancetta.
Si chiamano Knödel alla Tirolese. Sono un impasto di pane, speck e formaggio.
Cotti nel brodo di carne. Cucina un tempo degli avanzi.
Ricetta ricca oggi. E di gusto questi di Alessio accompagnati da lamine di porcino e un trancio di manzo tenerissimo brasato e stracotto nel Nero Pinot.
La verza completa il senso del dolce e integra la morbida croccante ventresca di Mora.
Tonno pinna gialla ai pistacchi di Bronte.
L’eco del Sud-Sud giunge quassù.
E non sta male. Anzi. Vito ha insistito.
Cottura perfetta. Tataki. Con gli umori dell’azzurro tutti presenti. E volatili.
Il pistacchio e la sua salsina fredda scivolano sulle carni.
Le verdure scottate danno quel poco di amaro che serve al cospetto.
Ecco: quando il friulano si sposa con il siculo!
E ci azzecca.
Non ho resistito al proverbio.
E ho assaggiato un po’ di parmigiano con le pere al pepe nero.
Mi son fermato ai tocchetti di cacio stagionato 48 e 60 mesi che non conoscevo.
Mi ha deliziato il più giovane tra i due, devo dirlo.
La frutta sciroppata e pepata? Più che buona.
E poi Sorbetto al lampone affogato al prosecco.
In coppa e in bocca spumeggiante e fresco perlage.
Beh, posso dirlo alfine?
E’ stata una cena unitaria nel nostro italico centocinquantesimo.
Grazie a Vito e Alessio!
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Mi sa che ci vado al più presto. Invece al Libertino (segnalato nei giorni scorsi) quando ci sono andato non mi sono trovato poi così bene.
Al Ritterhoh come prezzi come siamo? Spesso in Alto Adige sono molto più onesti che in Trentino…
Penso una delle strade paesaggisticamente più belle che ci siano in “Italia”, e ogni due passi una cantina fantastica…
……ma dove inzia e dove finisce la strada del vino? Non sono riuscito a capirlo. Penso di averne percorso solo una piccola parte (zona di caldaro) dopo essere uscito dalla super strada merano/bolzano proprio per raggiungere il lago di caldaro…
Mi ha incuriosito la bella descrizione.
grazie
francesco