BuonConsiglio 1999 Grumello ArPePe, l’eleganza del nebbiolo
Spesso e volentieri si riesce a leggere il futuro dove meno te lo aspetti. Questa bottiglia giaceva in cantina da tempo immemorabile e ho pensato di tirarla fuori per Bruno De Conciliis che ne è sempre stato innamorato. L’aspetto interessante di questa interpretazione del nebbiolo della Valtellina è la sua assoluta contemporaneità in una fase della storia enologica italiana in cui facevano furore i vini marmellata. Dopo 25 anni questo rosso, in perfetto stato di conservazione, esprime tutta la sua timida eleganza, una finezza assoluta con tannini morbidi e suadenti. Un piccolo grande capolavoro dal prezzo assolutamente vantaggioso per i consumatori. Oggi molti vini sono in cura dimagrante, ma qualcosa di simile, oltre che nell’Alto Piemonte, la riscontro in Calabria e sull’Etna dove si producono bottiglie di questo stile. Si parla di crisi dei rossi strutturati, ma queste esecuzioni non conosceranno mai crisi.
SCHEDA DEL 15 NOVEMBRE 2015
I temi odierni della nostra rubrica domenicale sono due: la curiosità mediatica, ossia il rapporto tra carta e internet e i miei vini preferiti. Svolgimento del primo tema.
Questo di oggi è un vino ben conosciuto dagli frequentatori della rete.
Già, fuori da ogni circuito di premiazione guidaiola per anni, questa azienda è rimbalzata agli onori della cronaca grazie ai siti e ai blog conquistati dalla gentilezza di Isabella ed Emanuele Pellizzati Perego e impegnati da tempo a diffonderne gli aromi.
Ne hanno alla fine preso atto anche le guide cartacee, Slow Wine sopra tutti, sicché avendolo inserito nel mio «101 vini» dello scorso anno, spero di essere almeno il primo a scriverne in un quotidiano. Ove si dimostra dunque l’importanza sempre più evidente della rete, soprattutto nel mondo del vino più che in quello della ristorazione. Almeno per il momento.
Svolgimento del secondo tema. In questo periodo prediligo, parlo dei rossi, vini eleganti, dalla trama sottile, sentori di legno ben in equilibrio con il frutto, freschi e sapidi. Per avere questi risultati sono necessarie uve come il gaglioppo, il piedirosso e, over all, il nebbiolo. Ma il vitigno non può nulla senza il terreno e la giusta mano dell’uomo.
Qui siamo sui terrazzamenti della Valtellina, vigneti strappati alla montagna con l’Adda giù a valle. Dietro l’acronimo freddo Ar.Pe.Pe., Arturo Pellizzati Perego, il papà di Isabella ed Emanuele che rilanciò l’azienda dopo alcune vicissitudini, c’è la maestria dei viticoltori di montagna del Nord, sempre in lotta con la natura e per questo grandi esperti di tecnica. Il Grumello 1999 è come un vecchietto caucasico che corre la maratona a New York, sentori di rosa, amarena, tabacco biondo, in bocca è pieno, fresco, dinamico, si beve avidamente dalla brocca per la sua leggerezza, la sapidità capace di rinnovare l’instancabile desiderio di non staccare mai la bocca.
Abbinabile, non lo abbiniamo: troppo buono e troppo conveniente. Dopo averlo bevuto, difficilmente potrete passare ad altri vini. Come aver letto la Recherche, il resto è noia scontata.
SONDRIO Via Buon Consiglio, 4 Tel.0342.214120 www.arpepe.com. Vitigni: nebbiolo. Prezzo: da 5 a 10 euro franco cantina
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
La mia cantina del cuore. Vini eleganti, sfuggenti, sottili, quasi assenti. Ma lunghi e persistenti come un filo di seta preziosa. Il Vigna Regina ’99 già grande precursore di questo grumello che anche a me ha impressionato, bevendolo un mesetto fa. Grandi anche il sassella stella Retica ed il grumello rocca de Piro, vini all’apparenza normali ma dotati di grande carica e personalità. Vi voglio bene Isabella ed Emanuele, ciao
Non posso che confermare tutto quanto scritto da Alberto Cauzzi, aggiungo solo che il Sassella Rocce Rosse 1999 bevuto recentemente è un vino sublime come tutti quelli che escono dalla loro cantina.
Ho una predilezione particolare per loro e per tutti i loro vini fino ad arrivare alla “riserva della casa” 1964.
Alberto, allora portane qualche bottiglia a Gallarate, va bene? Abbracci.