Bufala & Wine Wedding: bollicine Franciacorta per la mozzarella a Gallarate
Una pallina bianca perlacea, latticante, luccicante, invitante, irresistibile, goduriosa, sfiziosa, acqualinosa, maneggevole, invidiata, osannata, ambita. E si potrebbe andare avanti ancora all’infinito con aggettivi e termini più o meno appropriati, senza con questo avere la pretesa di saper cogliere la vera essenza di sua maestà la “Mozzarella di Bufala Campana Dop”. In un’ipotetica classifica di tutte le eccellenze gastronomiche della Campania, la mozzarella occupa certamente una delle prime posizioni, se non addirittura la prima. Questo è quanto emerge da un rapido sondaggio effettuato presso i consumatori, stregati dalla ghiottoneria porcellanata. Gli abbinamenti culinari regionali azzeccati sono innumerevoli, a cominciare dalla classica margherita, dalla tricolore caprese e dall’invitante mozzarella in carrozza, ma per lo più le preferenze sono indirizzate verso un consumo al naturale, con quel bel latticello che gronda tra le mani!
E quale vino è invece l’optimum per un perfetto abbinamento? La peculiarità, comunque, è quella di poter contare su vini morbidi, armonici, raffinati, sapidi, freschi e con una spiccata acidità, che puliscono la bocca e contrastano la leggera untuosità e sapidità della mozzarella. Trovandomi in quel di Gallarate, in piena enclave della lega lombarda, il connubio non può prescindere da un bollicante Franciacorta, o da un rosato petillant dell’Oltrepò Pavese con Pinot nero, oppure un fruttato bianco gardesano o, azzardando, un rosso leggero valtellinese con Nebbiolo.
E così è stato all’enoteca Sogno di…vino nella serata del 23 febbraio, dove si sono dati convegno numerosi appassionati, sommelier, addetti ai lavori, o semplici spettatori, per gustare questa prelibatezza mondiale ed assaggiare i vini proposti: Franciacorta Docg Saten Magnificentia di Uberti; Cruasé Docg rosato Oltrenero Oltrepò Pavese di Tenuta il Bosco; Garda Doc Sauvignon Valbruna 2010 di Prendina; e il Rosso di Valtellina Doc 2007 di Ar.Pe.Pe. La commissione giudicante è stata così composta: Valeria Bonini (sommelier dell’hotel Villa Malpensa), Marika Vinciguerra (sommelier e moglie dell’omonimo e famoso chef), Raffaele Del Sorbo (sommelier), Alessandro Pinciroli, Giorgio Bisaccia, Lorenzo Parachini e Enrico Malgi. Alla fine della degustazione il miglior abbinamento è stato giudicato quello con le bollicine del morbido Saten con solo uve Chardonnay franciacortine, che parteciperà, quindi, alla finalissima del 10 marzo prossimo alla Città del gusto del Gambero Rosso di Napoli.
Enrico Malgi
2 Commenti
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Forza Enrico, la primavera è alle porte, ed aspettiamo il bis dei tuoi successi per giovedì prossimo ….in quel di Galalrate…!
Alla bufala mettiamo i fari antinebbia?
Aspetta e vedrai caro Roberto. Bufala o non bufala, quando si parla di vino c’è sempre molto interesse e sorprese a go-go. Ciao.