Bufala & Wine Wedding al ristorante Le Colonne di Rosanna Marziale
di Marina Alaimo
In questa settimana la mozzarella di bufala campana dop è in tour per l’Italia alla ricerca del vino ideale da scegliere per tutta la vita, si fa per dire. L’evento ideato e promosso dal Consorzio di Bufala Campana dop sta riscuotendo una certa curiosità e grande successo, l’attenzione verso questo prodotto straordinario della nostra regione, irripetibile altrove, è alta. Sino ad ora le sorprese sono state non poche, infatti in Piemonte il panel di degustatori ha scelto un dolcetto, mentre in Sicilia un nero d’Avola, e qui ci verrebbe da inorridire, ma si tratta di un nero d’Avola atipico, sottile, agile e poco tannico. In Campania le tappe saranno tre, la prima non poteva non essere che a Caserta al ristorante Le Colonne di Rosanna Marziale, ambasciatrice della mozzarella di bufala Campana dop.
I vini proposti come probabili futuri sposi della candida mozzarella sono stati : Asprinio d’Aversa spumante I Borbone, Asprinio Terre del Volturno 2010 di Az. Agr. Vestini Campagnano, Vàndari falanghina del Sannio 2010 di Antica Masseria Venditti, Riccio Bianco pallagrello bianco Terre del Volturno 2010 di Alepa, Facetus falanghina del Taburno 2007 di Fontanavecchia e Rosato del Volturno 2010 di Terre del Principe.
Ed anche qui il verdetto finale ha sorpreso un po’ tutti, con ampio consenso dei presenti, è stato scelto il Rosato del Volturno di Terre del Principe come miglior compagno di vita della mozzarella.
In effetti, rompendo l’immaginario collettivo che troppo spesso sceglie in abbinamento con la mozzarella di bufala un vino di spinta freschezza, nella realtà la prevalenza di toni duri nel vino rende poco piacevole il connubio, avendo la mozzarella comunque una certa salinità.
Quindi va bene un vino fresco, ma senza eccedere, e soprattutto le note salate devono essere in sottotono, e la sua rotondità dovuta ai grassi del latte, come la persistenza gustativa e la notevole succulenza possono essere ben sostenute da un vino di corpo medio, anche rosato o rosso sottile e poco tannico.
Allora tantissimi auguri al Rosato del Volturno 2010 di Terre del Principe, follemente innamorato delle rotondità della mozzarella, signorina dalla personalità esuberante che il 10 marzo alla Città del Gusto di Napoli deciderà quale vino italiano fa al caso suo.
4 Commenti
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Tutti marina ti sono grati per l’oneroso compito.non so s’e tutti le regioni hanno gia’ partecipato. Non fosse cosi’ ti prego di sollecitare il consorzio della mozzarella di bufala ad una maggiore attenzione nella scelta del prodotto da inviare ai locali che partecipano. Sicuramente e’ sfortuna: quello che ho assaggiato io era semplicemente inqualificabile. Tra l’altro scegliere un vino da abbinare a un prodotto praticamente degradato e’ fuorviante.
Bene, la scelta del Rosato di Terre del Principe mi sembra davvero interessante: complimenti a Manuela Piancastelli!!
hai visto?!
:-)
Sono un piccolo imprenditore di Terra di Lavoro. Leggevo i vostri commenti riguardo a quello che è il tema del momento: la salvaguardia e la promozione degli amati prodotti della nostra terra. In virtù di ciò sento il dovere di citare solo alcuni grandi autori del nostro recente passato che, senza tanti convenevoli, hanno accostato il vino Asprinio alla Mozzarella di bufala, come Mario Soldati e Luigi Veronelli.
Confortato dalle mie idee e anche dalle vostre perplessità, e per dimostrare che non tutti sono refrattari alla cultura dei nostri territori, mi permetto di fermare il tempo e tornare agli anni sessanta, nei quali il su citato regista officiò il primo “sposalizio” tra il “bianco prodotto” ed il
petit vin (come lui lo definiva). Lancio dunque a tutti voi una sfida eno-gastronomica nella mia piccola bottega di sapori e cultura (UFOOD, Viale degli Artisti 22, Aversa) dove, con il patrocinio di due illustri produttori, ho organizzato una degustazione libera degli amati prodotti accoppiati.
“Asprinio sposa Mozzarella” il 26 aprile alle 19.00.
Siete tutti invitati da “PONTE A MARE” e da “I BORBONI”,
con due partner d’eccezione: SLOW FOOD ITALIA e NINO CANNAVALE Chef.
Vi aspetto
Nunzio Raimondo