Bue Apis 2011 Aglianico del Taburno doc
CANTINA DEL TABURNO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 35 a 40 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Ci sono vini che hanno fatto la storia: e il Bue Apis è uno di questi. Per me rappresenta due cose, una bella e una pessima. La prima riguarda il grande riscatto del Sannio, una terra che da sola produce più della metà del vino campano, la vera cisterna di Napoli a cui siamo vicini per i danni provocati dall’alluvione.
La seconda è l’emblema della burocrazia italiana perché la Cantina del Taburno dipendeva dall’ex Consorzio Agrario e il gruppo dirigente in tutti questi anni è andato avanti con passione e competenza superando cavilli incredibili e ancora oggi ostacolo ad ogni seria programmazione e promozione.
Penso questo quando sorseggio il Bue Apis 2001 insieme a una quindicina di giornalisti tedeschi arrivati nel Sanno in occasione del conferimento al cuoco Mario Gamba del «Falanghina Awards». UIl Sud ha sempre un doppio esame da superare. Il Bue Apis ha fatto la storia perché è stato il primo vino, pensato da Luigi Moio e realizzato in cantina da Pippo Colandra, che ha avuto i Tre Bicchieri quando ancora questi riconoscimenti finivano sui giornali. Proviamo a distanza di anni le prime bottiglie e vediamo con gioia che l’Aglianico del Taburno si esprime sempre giovane, fersco e pimpante. In questa versione 2011 al naso è ricco di note balsamiche, sepzie e piacevole frutta rossa, al palato è sottile, agile,ricco di freschezza, con i tannini molto benrisolti ma presenti. Un vino importante, insomma, che nel corso degli anni ha via via dismesso la sua materia senza però rinunciare alla tipicità.
Si tratta di un rosso che, alpari del Montevetrano e di Terra di Lavoro, o del più recente Sabbie di Sopra il Bosco di Nanni Copé, fa sempre una gran bella figura quando viene stappato in occasioni importanti perché davvero il presso riflette la sua straordinarietà, dovuto anche al fatto che viene da vigne centenarie prefillossera allevata quasi a quota mille.
Sede a Foglianise, via Sala. Tel. 0824.871338, fax 0824.878898
www.cantinadeltaburno.it
Enologo: Filippo Colandrea con i consigli di Luigi Moio
Bottiglie prodotte: 1.500.000 Ettari: nessuno
Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, coda di volpe, greco, sangiovese, merlot
Un commento
I commenti sono chiusi.
Buongiorno, vorrei sottolineare un paio di evidenti imprecisioni nell’articolo:
1) il vino invecchia 18/24 mesi in barriques di Castagno (Allier per le prime annate fino al 2001), quindi “fermentato e maturato in acciaio” non è esatto
2) i vigneti non sono “quasi a quota mille” ma a mille metri dalla cantina, come del resto chiaramente scritto sulla retro etichetta