Buatta a Catania, il ristorante orientato al binomio comfort food – influenze internazionali
Buatta – Locale
di Francesco Raguni
Nel centro storico di Catania, poco dopo la facoltà di Giurisprudenza, in via Crociferi, si trova il ristorante Buatta. Fondato nel 2015 da due coppie di giovani catanesi, Nicolò Giannotta e Agnese Privitera, Giorgia l’Episcopo e Damiano Valguarnera, ha mosso i primi passi nel mondo della ristorazione etneo puntando sul pane condito, cioè il “Cunzatizzu” (nome dato al pane condito realizzato con l’impasto della pizza) e sulle birre artigianali.
Buatta -Propietari
Negli anni il locale, però, si è evoluto, arrivando al nuovo e attuale claim: “Buatta- Comfort food senza etichette”. Guardando oltre i confini dell’isola, la proprietà ha scelto di sposare cucine simboli di altre culture gastronomiche.
“Ogni piatto è un contenitore di unicità, che unisce sapori familiari e ingredienti originali, aggiungendo spesso un tocco esotico. È la curiosità e la scoperta di nuovi mondi che mi guida nelle creazioni. Le cucine, anche quelle che sembrano più lontane, finiscono per somigliarsi. A legarle, è la sensazione di comfort, quel sentirsi a casa degustando un piatto” – ha spiegato la chef del locale, Dina Ferrari.
Buatta -Staff della cucina
Il menù stagionale riprende i must del locale sotto un nuovo aspetto. Infatti, oltre al Cunzatizzu, il ristorante è famoso per i piatti da cui trae il nome, quali le Buatte (si tratta di piatti serviti in vasi di vetro, dove – di solito – si conserva il cibo). Si parte, ovviamente, dalla Sicilia con il Cunzatizzu broccoli e salsiccia e Jaddu con pancetta di suino siciliano affumicato, ma non mancano neanche le proposte che guardano agli States, come quello con il pulled pork.
Buatta -Cunzatizzu Modicano
Buatta di Bosco (dai sapori contadini), la Buatta esotica al pollo speziata (che celebra l’India) e la Buatta di zuppa di cipolle sono invece le nuove proposte in vasetto di vetro. Per i proprietari, il loro ristorante “è un invito a sentirsi a casa, accogliendo anche chi prova i piatti per la prima volta. Offriamo comfort food dalle influenze globali perché crediamo nell’idea che tutte le cucine del mondo siano legate da un filo conduttore: condividere l’esperienza e la tradizione”.
IL RACCONTO DELLA NOSTRA ESPERIENZA
Il punto di partenza è un antipasto desueto per un ristorante del centro, quale il taco di polpo. Dai sapori delicati e ben distinti, il polpo si amalgama bene con l’humus di ceci, la crema di peperoni e la cipolla caramellata cui viene servito. Sicuramente un modo differente di iniziare un pasto (sono comunque presenti piatti più classici come la tartare di manzo con la tuma persa, il tagliere di affettati e formaggi locali e il cavolfiore ubriaco al vino rosso).
Buatta -Taco di polpo
Si prosegue con la buatta esotica di pollo speziato. Il ritorno al passato è chiaro ed intrigante, mangiare con il cucchiaio dal vasetto di vetro riporta ai tempi in cui Buatta si affacciava per la prima volta su via Crociferi, quando le panche all’interno erano in legno e vi era una sola sala. Fondamentale la salsa di cottura (a base di curry e latte di cocco) servita di fianco, con cui si può continuare a irrorare il pollo durante il pasto, senza che questi divenga troppo asciutto (complice la presenza del riso basmati). Si chiude, infine, con un cuntazizzo “piacione”, ma che valorizza al massimo la materia prima: formaggio normanno, rucola, funghi e carpaccio di vacca modicana.
Buatta di pollo esotico
La carta dei vini mostra sensibilità e attenzione ai vini naturali del territorio: presenti produttori dell’Etna, come Tenute di Nuna e Barone di Villagrande per i bianchi, SRC e Stanza Terrena per i rossi. La carta, comunque, guarda anche oltre il vulcano: si passa dalla Val di Mazara, con il Blanc de Blanc di Alessandro Viola, alla Val di Noto, con i vini di Salvatore Marino. Non mancano anche birre (sia alla spina che in bottiglia, in carta si trovano le referenze del birrificio “Alveria”) e cocktails.
Buatta -Menù
Buatta a Catania
Via Crociferi n. 42/42A
Orari: Martedì – Domenica (11:00– 00:00), lunedì chiuso
Tel: 351 585 4397