BTM Interazioni fa tappa a Taranto
Di Carmen Autuori
Trasmettere ai professionisti del settore turistico l’energia di Taranto, città che si attesta sempre più come destinazione d’eccellenza grazie alle sue bellezze paesaggistiche, storiche, culturali ed enogastronomiche, questo lo scopo della visita organizzata da BTM Interazioni.
Il format itinerante mira a rendere BTM (Business Tourism Management), uno dei più importanti eventi nazionali in tema di turismo, fondato da Nevio D’Arpa che ne è anche l’amministratore delegato, una piattaforma attiva tutto l’anno tramite le connessioni tra gli operatori del settore, direttamente sul territorio.
La tre giorni immersiva tra le bellezze tarantine ha visto la partecipazione di numerosi operatori turistici (buyer e sellers), delle istituzioni e delle aziende del territorio per affrontare in maniera concreta e costruttiva tutto ciò che riguarda l’ospitalità.
Molto interessante anche la parte convegnistica incentrata sulle tematiche legate al cambio della domanda, tenendo conto delle variazioni climatiche, e sul turismo sportivo per coloro che cercano una vacanza incentrata sul benessere. Tra i relatori Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia, Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, Antonio Vasile, Presidente Aeroporti di Puglia, Michele Bruno, responsabile di BTM Interazioni sezione gusto e di Nevio D’Arpa Ceo di BTM.
<<Taranto è una città meravigliosa, la sua anima antica ed il suo cuore moderno meritano davvero una ribalta – afferma soddisfatto D’Arpa – con il coinvolgimento di tutti gli attori. Quest’anno abbiamo 30 fra buyer e professionisti che abbiamo accompagnato alla scoperta dei tesori della città: il MArTa, museo archeologico nazionale, il centro storico, la cattedrale, il castello Aragonese e, per non dimenticare la sua anima marinara, l’escursione con Jonian Dolphin Conservation, alla ricerca dei delfini>>
Partiamo proprio dal MArTA, museo archeologico nazionale e straordinaria testimonianza della grandezza di Taranto, l’antica Taras, dalla preistoria fino all’epoca medioevale ed uno dei più importanti musei legati all’arte della Magna Grecia.
A darci il benvenuto Orfeo e le Sirene, opera di rara bellezza risalente al IV secolo a.C., tornata da pochi mesi a casa dopo essere stata trafugata e venduta al Paul Getty Museum di Malibu, negli Stati Uniti e la statua bronzea dello Zeus di Ugento, rinvenuto negli anni Sessanta in una casa privata.
Al primo piano le Veneri di Parabita risalenti al paleolitico e la Tomba dell’Atleta, uno dei fiori all’occhiello del museo tarantino. Si tratta dell’atleta di Taranto, vissuto alla fine del V secolo a.C. che, pare, abbia vinto più volte le Panatenee, come si evince dai trofei ritrovati nella sua tomba.
Ricchissima la collezione di vasi finemente istoriati e di monete in argento, i tesoretti, che testimoniano l’importanza commerciale della città.
Un’apposita sala è destinata all’esposizione degli ori di Taranto, tutti provenienti dalle necropoli del territorio, che testimoniano la raffinatissima oreficeria fiorente in età Ellenistica. Diademi in oro e pietre preziose, scettri in lamina d’oro, bracciali con la testa di antilope presi a modello da importantissime maison come Bulgari e Cartier, il famosissimo orecchino ‘a navicella’ in filigrana, dall’alto valore simbolico rappresentato dalle due vittorie alate che accompagnano la trasmigrazione dell’anima, lo Schiaccianoci a forma di due mani che s’incrociano in bronzo con decorazione dorate, probabilmente un oggetto di culto legato a Persefone e alla frutta secca: già solo questo meriterebbe la visita.
E poi lo straordinario centro storico ricco di palazzi patrizi dai magnifici portali, alberghi – museo e b&b con ipogei perfettamente conservati, la cattedrale di san Cataldo e la sua opulenta cappella, detta Cappellone, che tra marmi policromi ed intarsi di madreperla ospita le reliquie del santo.
Passeggiando tra i vicoli ci si imbatte in vecchie botteghe che sono testimonianza di antichi mestieri, una in particolare che appartiene da sempre a Nicola Giudetti, ottantasette anni di amore per la sua Taranto e per tutte le tradizioni che fanno parte della cultura popolare. Potrete ammirare un presepe che non rappresenta il Natale bensì le celebrazioni della Settimana Santa, in particolare la processione dei Misteri che si tiene il Giovedì Santo e quella del Cristo morto, interamente costruita da Giudetti che è anche pittore. Don Nicola vi racconterà della cozza pinna nobile, detta anche nacchera, il più grande bivalve presente nel Mediterraneo. Vive nel Mar Piccolo e raggiunge anche il metro di lunghezza ed è protetta dall’attacco dei polipi da due gamberi che l’avvertono del pericolo. Sembra una favola e invece è una bellissima riflessione sulla grandezza di Madre Natura.
L’ escursione via mare con Jonian Dolphin Conservation alla ricerca dei delfini è stata l’occasione per comprendere la profonda anima marinara della città. L’associazione di ricerca scientifica si occupa della tutela dei cetacei presenti nel Golfo di Taranto attraverso la conoscenza e conseguentemente la tutela dell’ambiente marino.
Il momento enogastronomico è stato coordinato dal responsabile BTM Gusto, Michele Bruno grande esperto di enogastronomia pugliese e non solo, per molti anni alla guida di Slow Food Puglia e ideatore dei Mercatini del Gusto, manifestazione che da oltre un ventennio racconta la Puglia attraverso la sua straordinaria biodiversità.
<< Il turismo enogastronomico è una delle leve più importanti del movimento turistico. Ma quello che conta veramente è offrire sempre un prodotto di qualità e anche noi pugliesi dovremmo imparare a conoscere le nostre aziende ed essere i primi non solo a comprare ma anche a spingere i prodotti del nostro territorio – spiega Bruno -. I turisti hanno imparato ad apprezzare le nostre peculiarità eno-gastronomiche e occasioni come BTM InterAzioni e BTM Italia sono momenti importanti per sottolineare la riconoscibilità dei nostri marchi, ma sono soprattutto un’opportunità per tessere una rete virtuosa in cui siano coinvolti un po’ tutti: imprenditori, turisti, comunità>>.
Il momento degustazione ha visto protagoniste aziende non solo di Taranto ma anche della sua provincia.
Cervellera, lo storico salumificio artigianale a pochi chilometri da Martina Franca, qui tutti i prodotti provengono da animali che vivono nella natura incontaminata della Valle D’Itria. I formaggi dell’Azienda Agricola Olivaro nel cuore del Salento. L’olio Tenuta del Marchese dell’azienda Colacicco e quello dell’Azienda Agricola De Filippis la cui storia risale al 1600. Il birrificio Daniel’s di Manduria, patria del Primitivo, diffonde il verbo della pinta, attualmente sono sette le referenze in produzione. I vini biologici delle Cantine Amastuola, di Massafra, espressione più autentica del terroir: primitivo, aglianico, merlot, syrah, cabernet sauvignon, chardonnay, fiano e malvasia. Mentre l’Associazione Panificatori di Puglia ha proposto l’assaggio di focacce, pizze e pane della migliore tradizione pugliese. Le degustazioni sono state coordinate dalla bravissima sommelier Teresa Varvaglione.
<< La nostra regione è, a livello nazionale, al terzo posto come meta preferita per il buon cibo e il buon vino – ha concluso Lopane, assessore al turismo della Regione Puglia -, risultato che ci gratifica per l’importante lavoro che stiamo svolgendo anche insieme agli operatori pugliesi con i quali intendiamo valorizzare e consolidare sempre più l’enogastronomia come motivazione di viaggio. Il turismo enogastronomico è strettamente legato al nostro territorio ed è una delle espressioni più importanti dell’identità e del valore culturale di questa terra>>.