Bottura, Romito, Pepe, Ciro Salvo, Oldani: l’Italia che va a Identità Golose


la squadra di Massimo Bottura

di Dora Sorrentino

“Tutto si basa su una grande squadra”, così si può sintetizzare l’intervento di Massimo Bottura ad Identità Golose 2014. Una squadra, quella dell’Osteria Francescana a Modena, che annovera la presenza di ben sei ragazze, tutte giovanissime, che hanno voluto rendere omaggio alla memoria e all’Italia con dei piatti a tema. Quest’anno lo chef modenese è partito con Mario Soldati: “è nel modo di cucinare che scopri la tradizione di un popolo”. Ed attraverso i suoi viaggi, Massimo è andato alla scoperta di tante piccole realtà che messe insieme costituiscono il patrimonio culturale di un territorio, senza mai dimenticare il proprio background.

Tutto ad un unico scopo: rendere visibile l’invisibile, luoghi e memorie che piacciono a uno, nessuno e centomila. Ma la seconda giornata della kermesse culinaria si è aperta con il neo-tristellato Niko Romito, che ha ricostruito il proprio percorso da chef, partendo dai ricordi, passando poi ai concetti di innovazione e creatività. Raccontare un piatto attraverso la centralità del gusto. Su quattro basi, scampo, carciofo, spigola e mandorla, Niko ha sviluppato undici piatti raccontati dalla regia visiva di Elisia Menduni.

Niko Romito

Anche la pizza tra i protagonisti del secondo appuntamento, dalla Campania Franco Pepe presenta la sua “partenza intelligente”, una valigia ricca di prodotti provenienti da Caiazzo e dintorni, come il conciato romano, le olive caiazzane, la cipolla di Alife, il pomodoro riccio.

la partenza intelligente di Franco Pepe

Tutti ingredienti, questi, a chilometro zero e raccolti nelle sue pizze in teglia: la Memento, con crema di cipolle, crema di ceci e cicoria selvatica, oppure “La mia terra”, una margherita con pomodoro riccio.

Franco Pepe col figlio Stefano

Ciro Salvo, invece, presenta 50 kalò, la pizzeria che il prossimo giovedì aprirà a Piazza Sannazaro. Stupiscono il suo ripieno bianco e ripieno rosso, nonostante la mancanza di un forno a legna. Davide Oldani, a chiusura di serata, mostra come miscelare tradizione ed innovazione.

Ciro Salvo con Francesca Romana Barberini

 

Davide Oldani

Vecchie cotture abbinate a quelle più moderne, il risultato non cambia. Le forme evolvono, la sostanza è quella che rimane.