Bollito alla napoletana 2. Con il pomodoro
di Tommaso Esposito
Anche questa ricetta a casa di mammà era d’obbligo con la carne dello sdingo e i nervetti utilizzati per il brodo.
Che si mangiava anche in primavera e in estate.
Levata la carne la si sfilacci con le mani
E quando ci sono i pomodori freschi son d’obbligo.
Se no come ho fatto io vam bene i San Marzano pelati.
Ingredienti per 4 persone
Pomodori San Marzano Pelati 500 grammi
Aglio uno spicchio
Basilico o prezzemolo
Olio evo, sale q.b.
Peperoncino se piace
Preparazione
In padella sul fuoco lasciar imbiondire l’aglio nell’olio e levarlo.
Calare i pelati senza salsa e lasciarli appassire.
Giù la carne lessa sfilacciata e i nervetti.
Aggiustare di sale e peperoncino se piace.
Un po’ di prezzemolo o basilico.
Nel piatto.
Va bene anche tiepido o a temperatura ambiente.
Del buon pane cafone per la scarpetta.
2 Commenti
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Va bene, va bene, lo sapevo, che, prima o poi, ce l’avresti proposto questo piatto che ripercorre gli anni della fanciullezza (’50 – ’60). Era l’emblema di un certo modo di fare cucina, elevandosi per censo e per inventiva rispetto a chi pur mangiava il brodo di manzo, ma così come veniva consegnato dalla pentola dopo la bollitura, senza fantasia.
Ed a questo punto, more solito, e per tentare di pareggiare i conti con il mio mostruoso amico, che passa con naturalezza dal palpare caciotte ad accertare bronchiti, che vi elenco un altro mio modo di cucinare la carne del brodo, che io ho definito, solo per assonanza, stracotto alla turca. Eccola: fare la carne e i nervetti a pezzetti, metterla in una casseruola dove, insieme ad un frullato fatto con rosmarino, salvia, cipolline, aglio, prezzemolo e basilico olio evo. Far rosolare per un po’ di minuti, poi aggiungere melenzane fritte a parte e fagioli cannellini lessati, regolare di sale, completare la cottura e….buon appetito, ne rispondo io….
c’è un “dove” in più, mi scuso