Bolgheri Sassicaia Doc 2000 – Tenuta San Guido
di Enrico Malgi
Per il pranzo di Natale avevo pensato di farmi un bel regalo. Ma chi lo sa perché temevo il peggio, qualcosa mi impediva di essere tranquillo. Il fatto è che ero stato scottato già una volta in precedenza e, come un bambino che ricorda un avvenimento spiacevole nella sua mente, avevo paura di ricadere di nuovo nello stesso brutto incidente.
L’antefatto risale a poco tempo anni fa, quando avevo stappato una bottiglia di Bolgheri Sassicaia Doc 2003 di Tenuta San Guido e che per mia disgrazia non si era rivelata all’altezza delle attese. Il vino sembrava giunto precocemente al capolinea, senza forza, senza complessità, poca freschezza e connotato poi da note già ossidate. Per fortuna il millesimo 2000 che ho aperto per Natale si è dimostrato invece una grande annata.
Il blend di questo Supertuscan è composto all’85% di cabernet sauvignon e saldo di cabernet franc, un cosiddetto taglio bordolese tipico dell’Haut-Médoc. Vinificazione in acciaio a temperatura controllata. Due settimane di macerazione sulle bucce con vari rimontaggi e délestages. Malolattica sempre in acciaio. Ventidue mesi di maturazione in barriques di legno francese per 1/3 nuove e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo attuale intorno ai 300,00 euro.
Non la migliore annata come quelle famose del 1968 (la prima in assoluto ad essere messa sul mercato dopo gli anni di sperimentazione), la 1982, la 1985, la 1988, la inarrivabile 1998, la 2001 e la 2008, ma sicuramente alla pari se non superiore agli ottimi millesimi 1996, 1999, 2005, 2009 e 2011.
Il colore è rosso aranciato. Bouquet ampio e di grande raffinatezza, che cattura subito l’attenzione dell’olfatto. Prevalenti i sentori di frutta rossa matura, come la ciliegia e la prugna e tutta la miriade di sottobosco. Sussurri di macchia mediterranea, di ginepro e di peperone verde. Nuances balsamiche, mentolate, tostate, liquirizia, grafitiche e goudronesche. Note di tamarindo, di tartufo, di foglia di pomodoro, di eucalipto, di caffè torrefatto e di menta piperita. Aliti di spezie a go-go, specialmente quelli di pepe verde. In bocca fa il suo ingresso un sorso morbido ed asciutto, equilibrato e dinamico, armonico e bene strutturato, rotondo e denso, vestito di grande eleganza e ricamato da un tannino imperiale di rara finezza. Acidità da manuale, croccantezza, tabacco e cioccolato fondente. Legno ben dosato. Finale lunghissimo, penetrante, profondo, potente ed affascinante. La parabola è ancora in fase ascendente. Un vino maestoso ed indimenticabile, che mi ha pienamente soddisfatto. Il Sassicaia è diventato ormai un’icona internazionale, una griffe conosciuta in tutto il mondo. Può sicuramente rivaleggiare a pieno titolo con i cugini d’oltralpe. L’ho assaggiato su un bel cosciotto di agnello al forno e poi con un tagliere di formaggi stagionati. Una vera goduria.
Tenuta San Guido
Castagneto Carducci (Li) – Frazione Bolgheri – Località Le Capanne, 27
Tel. 0565 762003 – 762026 – www.tenutasanguido.com