Bistrot 26, da Mario Basco de I Cacciagalli. Marco Marrocco, Andrea Occhipinti e Damiano Ciolli: i vini naturali del Lazio si incontrano a Teano
di Franco D’Amico
Tre Cantine della filosofia “al naturale”, tre territori di diverse province del Lazio che spaziano da nord a sud come Viterbo, Roma e Frosinone, questa la provenienza dei produttori presenti al Bistrot 26 a Teano, per un incontro speciale ciascuno con le proprie etichette con bianchi e rossi di pregio, tra cui l’autoctono per eccellenza il Cesanese, storico interprete di un’area DOCG unica e ben definita della regione.
Siamo nelle terre antiche del Lazio, laddove nel corso dei secoli ci hanno donato vitigni unici che uniti alle caratteristiche di coltura in biodinamico e affinamento, anche in anfora, contribuiscono a dare quella specificità alla tipologia dei vini ospiti al Bistrot26 di Mario Basco e Diana Iannaccone, anche produttori di vini naturali della Cantina i Cacciagalli proprio qui nell’areale sidicina, a ridosso del vulcano di Roccamonfina, il locale che prosegue gli eventi a tema è diretto da Florestano Iannaccone.
I vini biodinamici sono provenienti da quei territori dove il suolo, microclima e vitigno fanno la differenza e si inseriscono in un contesto unico che contribuisce alla ricerca dei sapori originari e valorizzazione dell’ambiente, nel rispetto delle tradizioni rurali di una regione altamente vocata alla viticoltura.
Una serata all’insegna della conoscenza e condivisione delle etichette biodinamiche, realizzate dall’esperienza di tre grandi produttori del Lazio, che nel corso dell’incontro hanno raccontato le loro storie ed esperienze specifiche che hanno contribuito a realizzare prodotti di qualità in territori diversi, alla presenza di ospiti e appassionati del biodinamico e vari sommelier tra cui Piero Gabriele – AIS Caserta, che insieme hanno seguito le degustazioni con gli abbinamenti di varie tapas curate dalla cucina del Bistrot.
Andrea Occhipinti – Azienda vinicola a Gradoli (VT)
E’ la Tuscia nel viterbese, siamo a Gradoli, sulle sponde del lago di Bolsena il colpo d’occhio dai vigneti è fantastico. Qui Andrea Occhipinti, da studente della facoltà di Agraria all’Università della Tuscia di Viterbo e con laurea specifica, avvia nel 2004 il suo personale progetto.
Un territorio situato a circa 450 m s.l.m., con condizioni climatiche favorevoli in un’area contenente il più grande lago vulcanico d’Europa. L’impegno di Andrea è rivolto a valorizzare le caratteristiche dei due vitigni autoctoni di Gradoli, sia l’Aleatico che il Grechetto Rosso, ai quali ha dedicato la massima attenzione con una selezione attenta dei vitigni ritenuti più adatti alla natura vulcanica dei terreni, traendone il giusto grado di maturazione per una vendemmia equilibrata.
Le uve, successivamente, vengono vendemmiate e avviate alle varie fasi di appassimento, vinificazione e conservazione, al fine di donare al vino prodotto il giusto sapore.
Due etichette per l’Azienda di Andrea Occhipinti:
Alter Alea IGT Lazio 2016 – BIO, il bianco tratto da Aleatico 100% allevato su lapillo vulcanico, con fermentazione spontanea da lieviti indigeni in piccole botti di cemento, lieve utilizzo di solfiti in fase di imbottigliamento. L’affinamento previsto è 6 mesi in botti di acciaio e cemento, i restanti 2 mesi in bottiglia.
Alter Viva IGT Lazio 2015 – BIO, un rosso da Aleatico 100% allevato su lapillo vulcanico, con macerazione sulle bucce per 15 giorni e fermentazione spontanea da lieviti indigeni in piccole botti di cemento, lieve utilizzo di solfiti in fase di imbottigliamento. L’affinamento previsto è 18 mesi in botti di acciaio e cemento, restanti 2 mesi in bottiglia.
Damiano Ciolli – Azienda vinicola a Olevano Romano (RM)
L’Azienda vitivinicola di Damiano Ciolli è situata a Olevano Romano, uno splendido borgo medievale arroccato a circa 600 metri sul livello del mare in provincia di Roma. Tra queste colline il territorio è caratterizzato da condizioni pedo-climatiche ottimali che hanno permesso nei secoli, sino ad oggi, lo sviluppo vitivinicolo di alta qualità.
La famiglia Ciolli ha iniziato la sua attività nel 2001, quando l’attuale titolare Damiano Ciolli e il padre Costantino, già componenti di una tradizione viticola famigliare da quattro generazioni, si affidano alla grande potenzialità e qualità del Cesanese d’Affile, riprendendo una vigna del 1953, per poi avviare una loro produzione nei complessivi 6 ettari di proprietà, così con solo due etichette hanno costruito le vie esclusive per questo splendido nettare.
I vigneti interagiscono a circa 450 metri di altitudine, su terreni di origine vulcanica, è qui che il Cesanese d’Affile, una delle antiche uve “alveole” romane, da sempre coltivato in queste terre, trova le condizioni ideali di maturazione.
Due etichette per l’Azienda di Damiano Ciolli:
Il Cirsium – Cesanese Riserva 2014, una selezione speciale, da vendemmia manuale dei grappoli accuratamente selezionati e giunti a giusta maturazione, previa fermentazione in acciaio a temperatura non superiore a 25 ° C per preservare gli aromi caratteristici del Cesanese, con macerazione di circa 15 giorni. Successivamente il vino viene travasato in botti di rovere francese, dove riposa sui suoi depositi fini per circa 18 mesi, con ulteriore affinamento in cantina per almeno 2 anni.
Il Silene – Cesanese Superiore 2016 è il vino d’entrata dell’azienda. E’ ottenuto da una selezione di uve Cesanese di Affile (100%). Le uve – vendemmiate a mano quando la maturazione ha raggiunto il livello ottimale – vengono fermentate in vasche di acciaio a temperatura non superiore ai 25 °C per preservarne le proprie caratteristiche. Poi la fermentazione che dura circa 8 giorni, a cui segue l’affinamento in vasche di cemento, sui suoi depositi fini per circa un anno. Dopo l’imbottigliamento riposa in cantina per altri 6 mesi.
Cantina Palazzo Tronconi di Marco Marrocco – Arce (FR)
Palazzo Tronconi, che fa accoglienza anche con formula agriturismo, si trova alle porte di Roma, nell’odierna Ciociaria, dove vengono coltivati gli antichi vitigni arcesi che resero famose queste campagne già ai tempi del Regno di Napoli. Qui il Lecinaro e il Maturano nero, il Pampanaro, il Capolongo ed il Maturano bianco sono coltivati secondo i veri dettami dell’agricoltura biodinamica, seguendo le stagioni e i cicli della natura al fine di trarre il migliore equilibrio tra l’uomo e la terra, nel concreto rispetto della vite da cui deriva il vino con metodi legati alla regola contadina.
La semplicità assoluta dei vini di Palazzo Tronconi, che vengono quindi dalla sapienza contadina, sono prodotti naturali che rappresentano la vera espressione di un territorio incontaminato, pregno di storia e tradizioni antiche del frusinate. Accoglienza dunque, ma anche con la possibilità suggestiva di visitare questi vigneti per riscoprire sensazioni inusuali, poi alla fine l’assaggio dei vini tratti da questi autentici vitigni, veramente una rarità ritrovarli tutti insieme, questi regalano emozioni indiscutibili.
Due etichette per l’Azienda di Marco Marrocco:
Fatià – Frusinate IGP, un bianco derivato dai vitigni Malvasia Puntinata e Trebbiano di circa 35 anni di età, da coltivazione con metodo biodinamico. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, senza alcuna stabilizzazione o filtrazione e successivo affinamento di 10 mesi in serbatoi acciaio. Il colore nel calice è dorato con riflessi verdognoli, il profumo è intenso, fruttato e floreale, con note agrumate, dal gusto pieno ed equilibrato. Grande sapidità e freschezza.
Fregellae – Frusinate IGP, un bianco derivato dai vitigni Maturano, Pampanaro e Capolongo da viti di 4 anni di età, da coltivazione con metodo biodinamico. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, senza alcuna stabilizzazione o filtrazione e successivo affinamento di 9 mesi in serbatoi acciaio con un passaggio in botte d’acacia da 500 lt. Il colore nel calice è dorato con riflessi verdognoli, il profumo è intenso, fruttato e floreale, con note agrumate e speziate, dal gusto armonico ed equilibrato, con note di sapidità e freschezza.
Tapas servite nella degustazione, preparate dal Bistrot:
- Polpo con salsa affumicata, lime e prosciutto di maiale nero casertano
- Polpettine di stagione e pesce azzurro accompagnate da salsa barbecue
- Peperone gratinato con pane raffermo e nocciole tostate e olive caiazzane
- Polpette di melanzane con maionese all’arancia
- Pollo affumicato con maionese speziata
- Mini gateaux di patate con salumi di nero su fonduta di mascarpone di bufala
Una bella esperienza nel corso della serata, valida espressione di un viaggio sensoriale di vini che hanno rappresentato un territorio come la regione Lazio, attenta promotrice di questa terra antica, a noi molto vicina, sia dal punto di vista geografico che per gli aspetti storici e di tradizione enogastronomica. Profumi, colori e sapori unici per queste belle etichette che hanno accompagnato un insieme di tapas, principalmente realizzate con ingredienti del territorio Alto Casertano, abbinate in maniera egregia dallo staff di cucina del Bistrot a ciascun calice.
Il Bistrot 26 di Teano mette nel cassetto ancora un’altra splendida serata, in un contesto unico quello del viaggio nel biodinamico, dove le critiche ripongono sempre maggiore attenzione. Notevole il contatto diretto con i produttori intervenuti nella circostanza, che hanno evidenziato gli aspetti qualitativi e unici dei loro prodotti che rappresentano una tipologia di vini esclusivi, di non facile reperibilità, a me molto gradita.
Bistrot 26 – Piazza della Vittoria, 26 Teano (CE)
Cell. 327 630 7694 – 388 186 1162
Lunedì riposo settimanale
www.bistrot26.it – on Facebook
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Molto interessante. Una viticoltura singolare per l’ampia disponibilità di vitigni locali sconosciuti ai più. Da approfondire senz’altro la conoscenza. Bravo Franco.
Una viticoltura che sicuramente nel futuro farà ulteriormente parlare di se, in un contesto attuale dove la biodiversità è in affanno a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento e della cattiva gestione umana dei territori, ma grazie a produttori coraggiosi che ritornano a fare “i contadini del vino”, almeno in questo comparto la vicinanza al naturale apporterà benefici ai nostri territori a vocazione vitivinicola.
Tanti auguri Enrico e Buon Anno alla Redazione ai lettori di Luciano Pignataro wine&food blog
D’accordissimo caro Franco. Auguri di buon anno anche a te famiglia.