Birrificio del Forte celebra i 12 anni di attività a tutta birra!
di Monica Bianciardi
Una esperienza inedita nel rovente caldo di metà Agosto, avvenuto in una delle aziende più iconiche portata alla ribalta dai suoi innumerevoli successi, dove si produce una delle bevande più antiche prodotte dall’uomo, la birra. La dea Ninkasi, la divinità protettrice della birra, 3900 anni fa viene onorata in una poesia sumera dove viene enunciata la ricetta della birra a partire dall’orzo. Con i suoi 5000 anni di storia oggi la famosa bevanda vive di un notevole successo esteso anche alla fascia giovanile della popolazione; un appeal a cui certamente contribuiscono prezzi contenuti e basse gradazioni alcoliche, insomma un ritorno di fiamma in grande stile, che conduce alla scoperta di caratteristiche e stili in continua evoluzione.
Azienda pluripremiata per la qualità delle sue birre, il Birrificio del Forte con sede a Pietrasanta ha da poco festeggiato i 12 anni di attività con un birra forgiata appositamente per la ricorrenza la 12 Volte Forte. Un incessante lavoro di ricerca nel mondo delle birre ed i suoi molteplici stili, che con caratteristiche e diversità di tipologie, tostature e fragranze, offre un panorama vasto e variegato che incontra i gusti di tutti. Assaggi alla spina e visita di gruppo all’interno della zona produttiva condotta e spiegata in prima persona dal suo fondatore e mastro birraio Francesco Mancini. Una devozione per le birre già presente in età giovanile quando inizia cercando in rete le prime nozioni basilari con i primi tentativi casalinghi da homebrewer e la prima birra sviluppata chiamata “Capo Horn”.
L’apertura del birrificio avviene negli anni successivi prima come appassionato ed in seguito come attività commerciale che nasce ufficialmente nel 2011 come Birrificio del Forte. Un fondo in affitto, materie prime ben selezionate, ricerca studiata dei luppoli con diverse varietà sia estere che nazionali, maltizzazioni differenziate ed una elaborazione autonoma di acqua, resa pura ed adeguata alle fasi di trasformazione. Un’ottica piuttosto tradizionalista che tende a mantenere piuttosto che stravolgere lo stile originario, nessuna micro-filtrazione ne pastorizzazione che ne preservi le caratteristiche organolettiche, requisito fondamentale per la produzione di birra artigianale. 1100 gli ettolitri annuali che attualmente escono dal birrificio con una media costantemente in crescita, ma ben lontana dalle produzioni industriali in cui numeri raggiungono tranquillamente gli 800mila ettolitri.
Tasting notes
ll Tralcio 2020 birra metodo classico 24 mesi sui lieviti. Un inaspettato incontro quello con la birra Metodo Classico elaborato con una percentuale di vinacce di Chianti Classico e diventato ineluttabilmente il mio primo assaggio.
La rifermentazione in bottiglia aggiunge un carattere inusuale legato a maggior varietà dei profumi, fragrante e floreale ha sfumature di fiori bianchi, fiori gialli di arancia, mandarino, scorza di cedro candito, caramello, miele di acacia, in bocca cremosa e ben sviluppata in un sorso morbido e agrumato ed il finale amaricante.
La Mancina
Molto ricca di profumi freschi che riportano ai fiori bianchi, ha un bouquet delicato e fragrante in cui spiccano sentori di mughetto e gelsomino, pesca, albicocca, ananas, spezia dolci. In bocca ha ingresso equilibrato, con struttura e volume, e rinfrescante luppolatura che ne bilancia il sorso. La birra più premiata La Mancina vince la medaglia d’oro alla Word Beer Cup, il riconoscimento più importante e ambito nel panorama internazionale.
12 Volte Forte. Pilsner, birra a bassa fermentazione per uno degli stili più amati dal pubblico. Nel profilo aromatico si ritrovano fragranze di panetteria, fiori bianchi, erbacei di fieno, pepe bianco, facilità di beva, spuma cremosa, bilanciata, erbacea, elegante chiusura e bassa gradazione alcolica.