Birrificio Borrillo a Molinara
di Andrea Docimo
Molinara è una cittadina del Beneventano di 1600 abitanti, confinante con Foiano di Val Fortore, San Giorgio La Molara (famosa per gli allevamenti di carne di razza marchigiana) e San Marco dei Cavoti (a sua volta celebre per impianti eolici e produzione di torrone).
In questo meraviglioso sito sannita, Bruno Borrillo e la sorella Paola, assieme al marito Pasquale Rescignano, presero in mano le redini del bar di famiglia, nato nel secondo Dopoguerra e divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento per tutta la comunità locale.
Ad un certo punto del loro cammino, e più precisamente nel 2008, la decisione di dar vita ad un birrificio artigianale nei locali posti sotto il bar, ai quali si accede tramite una porticina adiacente all’entrata del caffè.
Nel 2012, il progetto è divenuto realtà: si è iniziato a produrre le prime birre e dal 2014 la progettazione e la produzione delle birre sono state affidate alla mente ed alle mani di Vincenzo Cillo, mastro birraio anche per il Birrificio San Pietro, nonché docente dei Master of Food Birra organizzati da Slow Food.
L’impianto consta di due tini da 6 hl (ammostamento+bollitura e filtro), più un tino per la fase di whirlpool. Ci sono poi 5 fermentatori da 6 hl ed uno da 16 hl.
Come accade per una squadra sportiva, che all’interno della propria rosa di giocatori possiede alcuni elementi fissi ed immutabili, così per il Birrificio Borrillo sono 4 le birre “cardinali”: la Bar Umberto, la Fortore, la Molinara e la Rescignana.
Esaminiamole più da vicino.
BAR UMBERTO – Stile American India Pale Ale, 6.0% abv, la bevo sempre con piacere: sentori caramellosi e resinosi si fondono perfettamente, dando luogo ad una birra che si fa apprezzare per equilibrio e personalità. Non degustata in occasione della visita, ma assaporata due volte precedentemente alla stessa. Porta il nome del bar storico di Molinara di proprietà della famiglia Borrillo.
FORTORE – Si tratta di una American Stout molto caratterizzata dall’utilizzo del luppolo, specie riguardo la componente retrolfattiva. Quella degustata in birrificio (imbottigliata da circa un mese e mezzo), presentava una schiuma a grana media, di color avorio e non molto persistente (troppo giovane). Velato e color pece il corpo della birra, mentre al naso si percepivano distintamente note di caffè, liquirizia, cacao e sfumature erbacee. Al palato, invece, era di corpo esile, secca, ma al contempo morbida e con l’aroma di caffè che si ergeva, prepotente.
MOLINARA – È una Golden Ale da 5.2% abv. Quando ho visitato il birrificio, era stata imbottigliata da poco, ma riporto comunque qualche impressione di bevuta. La birra si presentava lievemente velata e di colore dorato, sovrastata da una schiuma a grana media e mediamente persistente, ma non ancora definibile univocamente in quanto doveva ancora concludere la fase rifermentativa. Al naso una bella alternanza di sentori erbacei, floreali e mielati, aspetto quest’ultimo presente anche in bocca, assieme ad un retrogusto erbaceo e persistente. Il sorso era secco, leggero e davvero piacevole.
RESCIGNANA – Belgian Strong Ale da 7.5% abv, possedeva un cappello di schiuma a grana fine, molto persistente e pannoso; il corpo era limpido, di colore ambrato carico. Al naso emergevano note di pera, spezie, zucchero di canna ed un lieve erbaceo a fare da sfondo, che poi si ripresentava con maggiore forza al palato, supportato da tratti di caramello e cereali. Birra di grande pulizia, olfattiva e gustativa.
Tra le birre “spin-off”, non presenti sempre perché stagionali o “one-shot”, ho avuto modo di provare la Niño e la Orsilla.
NIÑ0 – Birra stagionale d’ispirazione belga (lo stile di riferimento è Belgian Dark Strong Ale), possiede una gradazione alcolica importante: 10.0% abv. La schiuma si presentava compatta, a grana mista e molto persistente, mentre il corpo era mediamente velato, color tonaca di frate chiaro. L’olfatto era complesso, con il rincorrersi di profumi che ricordavano spezie varie, pera e banana mature, toffee; inoltre, si iniziava ad intuire la timbrica etilica (che ivi si configurava come sentore di frutta sotto spirito), che al palato trovava espressione, ben supportata da frutta matura, tostature ed una buona mineralità.
ORSILLA – Trattasi di una IGA (Italian Grape Ale) di 8.0% abv, fatta con 70% di Rescignana e 30% di mosto di uve Aglianico. Dopo la prima fermentazione, il mosto di birra viene unito a quello d’uva, dando vita ad una successiva fase fermentativa grazie alla pruina delle uve. La birra fa dunque passaggio per un anno in acciaio e matura per almeno 5 mesi in bottiglia, prima d’esser messa in commercio. Si presentava torbida e ambrata con riflessi rubino, mentre la schiuma era a grana media, di colore avorio e mediamente persistente. Al naso si individuavano sentori di vino, budello, frutta sotto spirito ed una timbrica lattica, mentre al gusto possedeva una acidità importante, contraddistinta da note ematiche e da un retrolfatto vinoso e di frutta candita.
Le altre birre prodotte dal Birrificio Borrillo sono: Summer Ale (California Common da 4.8% abv), Faro Basso (APA da 6.0% abv), Faro Basso Winter (American Amber Ale da 7.5% abv), Sidecar (Belgian Dark Strong Ale da 8.5% abv).
Inoltre, sempre da Borrillo, Vincenzo Cillo produce tre birre per la propria beerfirm denominata EIKON, che è espressione ottima della sua filosofia e dei suoi gusti di bevuta.
PACIFIC STOUT – Imperial Stout di 10.0% abv dalle influenze americane, possedeva una bella schiuma pannosa, color cappuccino e molto persistente. Il colore del corpo era marrone scuro, tendente al nero, ed il naso veniva rapito da sentori di cioccolato fondente, caramello, liquirizia, caffè e luppolati. In bocca risultava piena, rotonda, con prevalenza di umami ed ancora cioccolato, che con la liquirizia si ripresentava anche nel retrogusto, molto persistente.
SAISON “ESSE” – Lo stile di riferimento è quello delle Saison, mentre il grado alcolico è di 5.5% abv. La particolarità di questa birra è il fatto che venga prodotta con malto d’orzo e antica varietà di grano sannita Saragolla. La schiuma si presentava a grana fine di colore bianco, persistente, mentre il corpo era leggermente velato, color oro. Il naso era speziato (pepe bianco e chiodo di garofano), fruttato, lievemente erbaceo, mentre al palato emergeva il cereale, così come il miele, ed una freschezza che ha rilassato e che è indubbiamente piaciuta.
La terza birra prodotta da Cillo è la Pacific Bitter, ovvero una Bitter Ale di 3.7% abv.
Birre di grande linearità, capacità di adattare materie prime diverse (come i grani locali) agli stili classici e grande pulizia del prodotto finale: questi, i tratti salienti di questo interessante birrificio sito nella terra degli antichi Sanniti.
Birrificio Borrillo
Indirizzo: via Cupa di Ciarcio, 49 82020 Molinara BN
Tel: 0824 994171
Pagina Fb: https://www.facebook.com/birrificioborrillo/