Bibbiano autenticità e bellezza nel Chianti Classico
di Monica Bianciardi
È un universo paralleleo quello che procedendo verso Castellina in Chianti ed addentrandosi in direzione del castello di Monteriggioni si discosta in modo tanto evidente dalla trafficata superstrada che congiunge Firenze con Siena. Dopo poche curve la strada asfaltata cede il posto allo sterrato, l’aria è densa di profumi che arrivano dai campi aperti e dai tratti di macchia mediterranea, alcuni cipressi contornano le stradine sterrate e ciottolose che attraversano ampie zone verdi. Qualche casale diroccato testimonia un passato relativamente recente di una realtà rurale ormai dimenticata, con le fattorie e le case contadine, sul muro una vecchia insegna arrugginita e consumata dal tempo della fermata della corriera, unico punto collegamento verso la città per chi abitava nell’entroterra della campagna. Gran parte del verde è occupato da vigneti serrati in file ordinate, il panorama è di una intensità e bellezza tale da aver reso famoso nel mondo il paesaggio collinare nei dintorni di Siena.
Tenuta Bibbiano si trova sulla sommità di una collina a Castellina in Chianti nel cuore del Chianti Classico una chiesa in pietra ed un borgo quasi interamente ristrutturato formano la sede aziendale. Dal terrazzamento che sovrasta la cantina vera e propria si vedono gli impianti vitati che a 360 gradi circondano la tenuta. La cantina ed i suoi vini sono legati ad un personaggio del Chianti Classico che ha operato per anni a Bibbiano “Giulio Gambelli “maestro assoluto del Sangiovese in Toscana che in questo paesaggio così unico, ne ha condizionato le scelte produttive dando ai vini uno stile identitario puro e intriso di territorialità.
La proprietà appartiene alla famiglia Marzi dal 1865, quando i fratelli Casimiro e Pietro la acquisirono da Don Tommaso di Neri dei Principi Corsini. Da allora ben cinque generazioni famigliari si sono succedute alla guida della cantina, a cui capo troviamo ancora oggi due fratelli, Tommaso e Federico Marrocchesi Marzi. Il primo imbottigliamento come Chianti Classico è del 1969. I vigneti occupano una superficie totale di circa 27 ettari, e sono coltivati in conversione biologica con una rigida selezione manuale dell’uva durante la vendemmia, i due versanti verso Nord e verso Sud vengono vinificati in modo distinto e danno luogo ai due Cru aziendali . All’interno della cantina, vasche di cemento per la fermentazione e grandi botti garantiscono uno stile senza tempo per uno standard qualitativo ineccepibile.
Tasting Notes
Bibbiano Scappalepre 2018 100%Sangiovese
Vino dalla bella tonalità rosato pallido ricco di note fresche e di erbe aromatiche frutti di bosco ,rose selvatiche e lavanda, in cui la freschezza palato si unisce ad un gusto fruttato dal bel finale saporito.
Bibbiano Chianti Classico Riserva 2015
Profumi intensamente vivaci di frutti maturi neri e rossi, succo di melograno, geranio, viole ed erbe aromatiche, pepe; palato avvolgente e carnoso, vibrante di freschezza ed un tannico profondo e risoluto.
Bibbiano Chianti Classico Gran Selezione -Vigne di Montornello 2015-
Proveniente dai vigneti esposti a Nord Est le cui radici poggiano su terreni composti da roccia e sabbia. L’olfatto é ampio con sensazioni odorose di maturità del frutto rosso e tonalità balsamiche, resina foglia di cedro, spezie e gesso. Piuttosto austero ha un ingresso intenso ed un ritmo serrato che subito si tende dalla freschezza, complesso e sapido ha tannini dalla tessitura fine che sostengono un sorso lungo.
Bibbiano Chianti Classico Gran Selezione -Vigna del Capannino 2014 –
Vigne del cru Capannino affondano le radici in un terroir calcareo argilloso con presenza di Alberese con esposizione che guarda verso Sud- Ovest. Una grande originalità espressiva in cui si ritrova il territorio compone le sue note odorose; pietra e sottobosco con agrumi rossi e ciliegie, lavanda, resine balsamiche, spezie delicate a cui si aggiungono fresche sensazioni di alloro e rosmarino . Il palato rivela uno sviluppo perfettamente coerente con i profumi ed una trama tannica slanciata che chiude sul finale sapido ed aromatico.
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
La storia del Chianti.Ma una domanda sorge spontanea.Che riscontri di gradimento e ritorno economico ha comportato l’introduzione relativamente recente della Gran Selezione?Grazie anticipate per eventuale risposta da Mondelli Francesco.
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