Bettina Pizza in Teglia: il progetto degli chef Luigi Salomone e Valentino Buonincontri come ritorno alle origini
Bettina Pizza in Teglia a Nola
Via Anfiteatro Laterizio 32
Telefono: 081 062 8396
Chiuso il martedì
Orari: 11.30/14.30 – 18.00/01.00 di notte
di Antonella Amodio
È indubbio che la pizza si sia affermata come un elemento di punta nel settore della ristorazione, riuscendo ad adattarsi alle esigenze dei consumatori e ai nuovi flussi di mercato. Da un ruolo secondario, è diventata un fulcro per investimenti e innovazioni. Un fenomeno iniziato più di un decennio fa, che ha attirato l’attenzione anche di chef famosi con vari ruoli, come descritto nell’articolo di Luciano Pignataro, che analizza l’approccio dei pizzaioli e degli chef nel panorama della pizza. Oggi assistiamo a una nuova tendenza che vede chef aprire pizzerie proprie, utilizzando la pizza come un palcoscenico gastronomico per esprimere la loro creatività e investire nel settore. Da piatto semplice, la pizza è diventata un magnete per esperienze gastronomiche innovative, con chef che abbandonano per qualche ora al giorno mestoli e padelle per mettersi all’opera con farina e acqua. In Campania, ci sono due esempi emblematici: Nino Di Costanzo, chef e proprietario di Danì Maison con due stelle Michelin, ha aperto la pizzeria in collaborazione con il pizzaiolo Ivano Veccia e il designer Federico De Majo, dando vita a Lisola a Ischia (premiata come location più bella per la guida Mangia & Bevi de Il Mattino 2025). Di Costanzo aveva già avuto l’opportunità di creare pizze in passato, collaborando per un pizzaiolo che le dichiarava frutto del proprio estro. Oggi, insieme ai suoi soci, ha realizzato un locale che riflette il suo personale approccio a questo lievitato.
Dall’isola di Ischia alla storica città di Nola, Luigi Salomone, chef stellato, ha lanciato Bettina Pizza in Teglia insieme al collega e amico Valentino Buonincontri, dimostrando che la pizza può essere anche un mezzo per riscoprire le proprie radici e tornare alle origini.
Bettina è la nonna di Valentino, che ha trascorso una vita preparando pane e pizza per la sua famiglia. Oggi, in suo onore, si inaugura un hub sperimentale dove impasti di alta qualità, creati e testati dai due chef, generano una pizza in teglia caratterizzata da un sapore rustico e tradizionale, in netto contrasto con il trend attuale che privilegia i gusti innovativi. “L’idea è quella di reinterpretare le ricette della nostra tradizione gastronomica su una base di pizza leggera, bassa e croccante, frutto di un lungo studio” spiega Luigi Salomone. La supervisione degli impasti e delle lievitazioni è affidata a Dominic Russo, un pizzaiolo con una lunga carriera e collaborazioni con importanti nomi della panificazione. “Bettina rappresenta la pizza del popolo, la pizza di tutti, la merenda, il pranzo e la cena che da bambini abbiamo amato attraverso i profumi e i sapori di casa” afferma Valentino Buonincontri.
L’impasto è realizzato con un mix di farine personalizzato dagli chef (crusca, avena, farina di riso, tipo 1, tipo 2 e 00) seguito da un pre-fermento e da una lunga fase di maturazione. Il risultato è una pizza dal profilo croccante e profumato, che si ispira maggiormente alla tradizione romana piuttosto che a quella napoletana. La cottura nel forno elettrico avviene in tre fasi, permettendo di eliminare l’umidità presente nell’impasto e assicurando così una pizza leggera e rosolata,crunch. Al banco e al forno c’è il giovane Pietro Siano.
Tutte le preparazioni di base, come salse, creme, ragù e le fritture, vengono realizzate in cucina. Bettina offre 12 diverse varianti di gusto, con oltre la metà di esse che cambia ogni tre mesi. Tra le specialità da provare c’è la pizza Bettina, una marinara che riunisce blend di pomodoro, aglio di Ufita, origano di Montoro e olio extravergine Fiorentino. Non mancano la Salsiccia e Friarielli, la Würstel (budello naturale) e Patatine, la Provola e Pepe con Spianata Calabra, l’Ortolana d’Inverno (zucca, funghi, carciofi, friarielli) e poi le creative che combinano ingredienti territoriali biodiversi. Inoltre, ci sono i crocchè di patate di Avezzano e salame di Napoli, l’arancino, la frittatina e la parigina.
Bettina pizza in Teglia è un viaggio nei ricordi di infanzia, un ritorno a sapori autentici. Racchiude la visione della pizza interpretata dagli chef, che portano in pizzeria le tecniche di sottovuoto, marinature, fermentazioni applicate alle ricette classiche. Luigi e Valentino curano ogni aspetto della produzione, dando vita a un disco di pizza che diventa il piatto dove servire la tradizione gastronomica della Campania.
La sala rossa e nera di Bettina, arredata con materiali in ferro smaltato, in uno stile tra rustico e moderno, tra passato e contemporaneo, accoglie 30 coperti e offre la possibilità di asporto. Oltre alla birra in bottiglia, è in arrivo una selezione di bollicine e vini fermi di buon rapporto prezzo/qualità. Bettina è un progetto colto che pone attenzione anche alla sostenibilità, optando per l’utilizzo di materiali biodegradabili.
Il trancio di pizza Margherita da 150 grammi è disponibile al prezzo di 1,5 €, la teglia da 6 pezzi 8 € e da 12 pezzi 13 €. Non sono previsti costi per il coperto né per il servizio.