Londra, Beijing Dumpling e lo spettacolo dei ravioli cinesi in diretta
di Virginia Di Falco
I lettori che mi seguono su questo Blog da parecchi anni sanno che non mi cimento mai con racconti o recensioni di ristoranti etnici. Pur frequentandoli ogni volta che posso, essendo curiosa per natura, non ho mai approfondito lo studio della cucina cinese, giapponese o indiana, solo per fare qualche esempio. Sono cucine straordinarie, che variano moltissimo da regione a regione e che, ovviamente, finiscono sempre per risentire dell’influenza del Paese che li ospita.
Questa volta, però, faccio un’eccezione con un piccolo ristorante cinese che mi ha molto colpito a Londra. Non ne farò certo una recensione, ma non posso non segnalarlo per una particolarità rara a trovarsi: qui i dumpling (che noi spesso traduciamo frettolosamente con ‘ravioli cinesi’) si fanno a mano, praticamente in diretta. E quindi quelli che vengono serviti sono sempre freschi: una volta finiti si cancella la voce dal menu del giorno. Finiti! Chiuso. Stop.
Siamo nel quartiere di Soho, in una strada centrale lungo Chinatown. Se avete voglia di cinese, dunque, qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Beijing Dumpling è un ristorante dall’ingresso piuttosto piccolo, che diventa quasi angusto non appena davanti alla vetrina, soprattutto dalle 18:00 in poi, comincia a radunarsi una piccola folla che – ovviamente in un’ordinatissima line – segue dal vivo le … ‘sfogline’ cinesi. Un movimento delle mani veloce e sapiente, dai ritmi regolari, che non può non rapire. Due donne si alternano a farcire e chiudere i dumpling, mentre il loro collega è addetto alla pasta e a ‘tirare’ tanti piccoli pezzi che somigliano ai nostri gnocchi. Davvero uno spettacolo che si starebbe a guardare per ore.
Ma qui le prenotazioni spaccano il secondo. E dunque eccoci a tavola nella saletta al pianterreno; tutto in legno, lanterne rosse d’ordinanza, mise en place minimale, servizio super veloce ma sempre garbato. Menu praticamente infinito, con una ricca variazione di dumpling che si possono accompagnare con verdure o stuzzichini vari. Noi abbiamo provato il cosiddetto cavolo cinese (Pak Choi) cotto all’aglio nel wok, che ci ha fatto sentire solo un pochino meno in colpa dopo aver addentato i toast fritti ai gamberi e sesamo, la golosità più unta mai ingerita negli ultimi 25 anni.
E i dumpling? Sublimi, leggeri, setosi, saporiti. Succulenti quelli al vapore ripieni di granchio e maiale, squisiti quelli di solo pesce; indimenticabili i ‘total green’ (in carta ci sono ovviamente anche piatti vegetariani) serviti in un brodo delicatissimo.
Più che le farce, colpisce senza dubbio la pasta, quasi priva del tipico effetto gommoso che ben conosciamo, di bella masticabilità, senza eccessiva sapidità. Accompagnati da un tè non aromatico, ma fresco e dissetante hanno dato davvero il meglio di sé.
Quelli di pesce ‘supreme’ sono i più cari e costano 3 pounds e 50 l’uno; mentre gli altri, nella combinazione di 8, costano da 7 a 8 sterline.
Un posto più che convincente, dunque, con un soddisfacente rapporto qualità-prezzo (e ricordiamo che la Michelin lo consiglia anche per il 2017). Ovviamente è quasi obbligatorio prenotare, anche se pensate di cenare sul presto: questa è zona di teatri ed è bene non far brontolare lo stomaco durante lo spettacolo :)
Beijing Dumpling
23, Lisle Street (fermata Metro: Leicester Square)
Tel. +44 20 7287 6888
Aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 23:30, la domenica 11:30-22:30
Pagina Facebook: Beijing Dumpling Chinese Restaurant