Bechar 2009 Fiano di Avellino docg
Uva: fiano di Avellino
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
I miei lettori più affezionati sanno bene che non ho approvato la decisione di Caggiano e Molettieri, i due mostri sacri del taurasi, di produrre anche Fiano e Greco, come, viveceversa, non mi sono mai piaciuti i bianchisti che si cimentano con il Taurasi.
Resto convinto che la specializzazione sia l’unica arma vincente per un piccolo viticoltore e uno dei problemi del sistema Avellino è proprio l’idea di tutti che voglio fare tutto.
Queste verità sono talmente ovvie che è persino imbarazzante ripeterle ancora oggi a 25 anni dall’inizio della nuova viticultura italiana, ma repetita iuvant rispetto alle esigenze commerciali. Questo non vuol dire, ovviamente, che un rossista non possa fare grandi bianchi e viversa, ma in linea di massima io resto attaccato al modello Perillo e Boccella, entrambi di Castelfranci, impegnati con l’Aglianico e con uve coltivate in proprio per il bianco.
Questo per dire che il Bechar 2009 mi è piaciuto non poco: è un Fiano che subisce gli effetti del legno e lo si percepisce molto bene al naso così come era avvenuto per il Bechar 2008, ma la gestio e della barrique è stata molto equilibrata e al palato prevale una reschezza incredibile che cammina su una bella sapidità.
Vuole piatti strutturati, ampi e profondi con cui cimentarsi a tavola. Oppure anche formaggi impegnativi. Avendolo, il mio consiglio è sempre lo stesso, abbiate la pazienza di aspettare e l’attesa vi restituirà la spesa con incredibili interessi aggiunti.
Sede a Taurasi, Contrada Sala. Tel e fax 0827.74043. www.cantinecaggiano.it. Ettari:20 di proprietà. Enologo: Luigi Moio. Bottiglie prodotte: 100.000. Vitigni: fiano, greco, aglianico
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