Barolo en Primeur 2022: il prestigio incontra la beneficenza
di Simona Paparatto
Mancano poche settimane al 28 ottobre 2022, data in cui si svolgerà la seconda edizione dell’asta benefica di raccolta fondi, “Barolo en Primeur”, a favore di progetti no profit nell’ambito di salute, ricerca, arte, cultura e utilità sociale, che sarà battuta da Christie’s, nella scenografica cornice del Castello di Grinzane Cavour ed in collegamento simultaneo con New York, alla presenza del dottor Antonio Galloni, critico enologico di indiscussa fama e CEO di Vinous. Madrina dell’evento sarà riconfermata Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e past president Enit.
Il progetto solidale è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, dalla Fondazione CRC Donare (nata nel 2021, in affiancamento alla Fondazione CRC, con lo scopo unico di raccogliere e donare, selezionando i beneficiari delle offerte fatte attraverso l’aggiudicazione di barrique e lotti, avvalendosi dell’iscrizione nel registro nazionale degli enti autorizzati a svolgere attività di donazione), con la collaborazione del Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
Primo protagonista del mirabile evento, peraltro unico in Italia, è il Barolo della vendemmia 2021, che sarà battuto en Primeur, ovvero in anticipo rispetto all’uscita commerciale, all’interno di 15 barrique da collezione. L’idea nasce nel 2019, proprio con l’acquisto di vigna Gustava (Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco dal 2014, così come l’intero territorio delle Langhe), da parte della Cassa di Risparmio di Cuneo, con l’obiettivo di produrvi “poco Barolo e di pregevole qualità”.
Vigna Gustava, dominata dal Castello di Grinzane, fu proprietà del celeberrimo Camillo Benso Conte di Cavour, che proprio in questo luogo condusse numerose sperimentazioni, apportando miglioramenti ed innovazione tecnologica, avvalendosi del supporto tecnico dell’enologo Staglieno, e più avanti del francese Oudart, grande conoscitore dei vini bordolesi. Ecco l’intrecciarsi della grande storia, con la ricerca, l’innovazione ed il progresso umano!
Frutto di un meticoloso lavoro di parcellizzazione, quelli che nascono dalla prestigiosa vigna Gustava sono Barolo diversi l’uno dall’altro. La vigna (a disposizione della Scuola Enologica di Alba) è un appezzamento di 3,5 ettari, dei quali 1,5 rappresentano la sola parte in produzione. Attraverso la grande esperienza e la passionale dedizione dell’enologo Donato Lanati del laboratorio Enosis Meraviglia, si è studiato il comportamento del Nebbiolo in una specifica porzione di terreno, suddiviso in quattro macro aree in funzione di altitudine ed esposizione. In una prima fase si sono individuati i ceppi storici (quelli che superavano i 45 anni di età), vinificandone le uve. Poi la vigna è stata parcellizzata in diverse micro zone, ognuna con caratteristiche di terreno differenti, da cui sono nate quindici vinificazioni di Nebbiolo che con il tempo diventeranno Barolo. Poiché si è constatato che un vigneto non è sempre omogeneo, ma si esprime differentemente in ogni micro zona, ciascuna barrique, pur contenendo Barolo proveniente dalla stessa vigna, avrà caratteristiche organolettiche notevolmente differenti, quindi con differenti personalità.
L’istituzione di un Comitato Scientifico atto a definire le linee guida per la salvaguardia e lo sviluppo del vigneto e delle sue uve Nebbiolo (presieduto dal presidente del Consorzio, Matteo Ascheri e costituito da Vincenzo Gerbi, professore emerito dell’università di Torino, e da Vladimiro Rambaldi, amministratore unico dell’agenzia di Pollenzo), ha aggiunto ulteriore valore al progetto.
Parte delle botti sarà destinata a scopi benefici predeterminati e parte sarà in vendita libera: a deciderne lo stanziamento saranno, infatti, i futuri proprietari che, per ogni barrique riceveranno un certificato di proprietà ed anche un certificato di autenticità digitale tramite blockchain (NFT – Non Fungible Token), coniato da Galloni, che ne sarà il garante. Il vino, intanto, continuerà a stazionare in legno per il tempo necessario, come richiede il disciplinare. Nel 2025, quando l’affinamento del vino terminerà, da ciascuna barrique saranno prodotte 300 bottiglie, numerate e contrassegnate da un’etichetta unica, disegnata appositamente per questo grande progetto, dall’artista Michelangelo Pistoletto, in collaborazione con il museo d’arte contemporanea di Rivoli, attraverso quattro opere dell’arte moderna (Rosa del Terzo Paradiso 2022), così com’è stato reso noto il 22 settembre alla conferenza stampa tenutasi a Grinzane, introdotta da Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca Regionale Cavour, (la cui sede è all’interno del Castello), ed alla presenza del presidente del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, Matteo Ascheri, dal presidente della Fondazione CRC Donare Giuliano Viglione, e dal Presidente della Fondazione CRC Ezio Raviola, con la moderazione della giornalista televisiva Valeria Ciardiello.
<< Simbolo della Fondazione – specifica Giuliano Viglione – sono le mani ritratte in un gesto d’apertura verso l’altro, espressione grafica della sua missione: l’impegno a destinare a favore delle categorie più deboli, per fornire assistenza e ridurre le disuguaglianze, a sostegno delle attività educative, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali, partendo dalla sanità, dalla ricerca scientifica, dall’arte >>
All’asta del 28 ottobre saranno battute solo 14 barrique: la quindicesima (il cui ricavato andrà fuori dall’Italia, alla Charity Mother’s Choice, opera in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà nei paesi dell’est asiatico), sarà battuta il 13 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, al castello di Grinzane ed in live streaming con Hong Kong.
Oltre al Barolo della Fondazione, saranno battuti 10 lotti comunali con la partecipazione di 70 produttori, soci del Consorzio, quale contributo di rilancio del Barolo: le cantine unite sotto il nome del comune di produzione, metteranno in asta lotti composti dalle loro più pregiate bottiglie di Barolo (8 comuni: Novello, Roddi – Verduno, La Morra, Castiglione Falletto– Diano d’Alba, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba, Barolo) e Barbaresco (3 comuni: Treiso – Alba, Neive, Barbaresco), della vendemmia 2021, annata eccezionale e sorprendente, la migliore degli ultimi anni, con alcuni nomi davvero prestigiosi. Prodotti particolari ed unici, che non saranno in alcun modo reperibili in commercio. Il ricavato dei lotti andrà interamente alla Scuola Enologica di Alba per ammodernamenti strutturali e borse di studio a favore degli studenti.
Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, si assumerà ogni spesa, devolvendo interamente il ricavato. Lo scorso anno, la prima edizione, si è conclusa con l’importante raccolta di 666 mila euro, ed il finanziamento di 17 progetti sociali in ambiti differenti: ambientale (cambiamento climatico e sostenibilità); territoriale (promozione e valorizzazione del territorio); istruzione; leadership femminile; arte; turismo; opportunità per l’infanzia; scambio culturale internazionale con coinvolgimento della Cina sul concetto di uguaglianza di genere; Con la seconda edizione ci si auspica un traguardo ancora più ragguardevole. Chi parteciperà all’asta ne trarrà anche beneficio fiscale.
Per rendere la giornata del 22 settembre ancora più significativa, si è inaugurato il nuovo Belvedere, proprio all’interno della vigna Gustava: un punto panoramico da cui si può godere appieno della vista del castello e della vigna, unica e spettacolare.
L’invito ad essere generosi è rivolto a tutti i benefattori: filantropi, appassionati, collezionisti, operatori del settore, amanti del vino ricercato, ma soprattutto buono! L’appuntamento è dunque per la serata del 28 ottobre a Grinzane Cavour.
Per prendere visione del catalogo Asta Lotti, delle destinazioni dei fondi e della presentazione delle barrique a cura di Antonio Galloni, è possibile consultare il sito della Fondazione CRC Donare:
Fondazione CRC Donare – via Roma, 17 – 12100 Cuneo
Ufficio comunicazione [email protected]