Barbaresco 1967 doc Cascina Luisin
Tanti vini possono invecchiare, ma poche uve guadagnano con il tempo oltre ogni immaginazione: il gaglioppo, sicuramente. E poi l’aglianico. Ma è il nebbiolo il vitigno su cui si sono più conferme, la capacità di superare agevolmente i 40 anni in bottiglia.
Ci si ritrova a Barbaresco, la mia espressione preferita quando si parla di rosso in Piemonte per la finezza e l’eleganza che sempre riesce ad assumere, istintivamente lontano da certe concentrazioni caricaturali che invece pure hanno ferito il Barolo.
Siamo con Garantito Igp, il gruppo web che raccoglie, oltre me, Carlo Macchi, Roberto Giuliani, Stefano Tesi e Kyle Phillips. Full immersion nelle Langhe in degustazione dell’annata 2009 Barbaresco e 2008 Barolo. Il pomeriggio si gira per vigne e cantine ed è Kyle a indirizzarci verso la Cascina Luisin che l’anno prossimo festeggia la sua centesima vendemmia.
La vigna di Rabajà è proprio sotto la storica cantina familiare, un vero artigiano del vino come ancora tanti sde ne trovano da queste parti. Si prova il Rabajà 2008, la stimolante Barbera d’Alba piantata ad Asili, il bellissimo Dolcetto Bric Trifula 2011. Poi, di assaggio in assaggio, dal bancone della stanza di casa dove beciamo e chiacchieriamo attorno al tavolo scrocchianto nocciole piemontesi di Langa, spunta una bottiglia coperta: colore non concentrato, un granato dalla trama brillante e viva, il tannino levigato dai decenni. Siamo negli anni ’70? No, più indietro: è la vendemmia 2007 ci rivela Luigi Minuto, il padre di Roberto, quarta generazione impegnata nella coltivazione della vigna. E’ l’azienda più antica del comune. Niente filtrazioni o lieviti selezionati, solo tanta cura e vita spesa tra la coltivazione dei vigneti e la cantina sotto il letto. Ecco il caso in cui un vino va bevuto da solo, senza abbinamento, assaporato per le emozioni olfattive, la freschezza al palato, i rimandi di frutta: una bottiglia discreta e determinata, espressione tipica del carattere piemontese.
Sede a Barbaresco (Cn), Località Rabajà, 23
Tel.0173.6351154. Bottiglie: 30.000
Ettari: 7 di proprietà. Vitigni: nebbiolo, barbera e dolcetto
Fa il vino: Roberto Minuto