Balocchi&Profumi, la salsa che ti prende per la gola
di Marco Galetti
La salsa che mi prende per la gola, lasciandomi un piccolo nodo, è soprattutto il ricordo di un profumo che preannunciava qualcosa di semplice eppure unico, insomma semplicemente straordinario, mamma spandevi nell’aria profumi per me, a quel punto eventuali balocchi passavano in secondo piano, al primo, anzi, il primo di pasta condita con abbondante salsa agli odori mi stava venendo incontro, anch’io muovevo i sensi nella sua direzione, attrazione reciproca, contatto inevitabile.
La ricetta originale di questa salsa per condire un piatto di spaghetti o di maccheroni prevede : sedano, carota, cipolla, olio, sale, pelati e, soprattutto, basilico, salvia e rosmarino in abbondanza, l’unica aggiunta che ho fatto è uno spicchio d’aglio.
Mettere tutti gli ingredienti, tranne l’olio, in una pentola e cuocere a fuoco basso per circa un’ora aggiungendo eventualmente un po’ d’acqua se la salsa dovesse restringersi troppo.
Chiudere il minipimer in un armadio e passare tutto rigorosamente al passaverdure, aggiungere un po’ di olio “bono”, regolare di densità e di sale e condire la pasta con abbondante salsa agli odori, profumata e inebriante.
Volutamente non ci sono dosi, ci si regola a gusto ma soprattutto a naso, se mentre la salsa cuoce in cucina si spande un profumo che provoca salivazione e fa girare un po’ la testa sarà festa in tavola.
Un commento
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Ci ritorno per primo senza contorno per parlare degli effetti collaterali di una crisi senza eguali ovvero il salto in trincea del critico gastronomico che per non morir di fame(citazione da Titanic di De Gregori) non va in America ma della cucina di casa si fa carico FM