Bacoli, successo dei racconti della biodiversità con i presìdi Slow Food
Negli spazi della Casina sul Fusaro costruita da Luigi Vanvitelli grande successo ieri del Mercato della Terra Flegrea con produzioni selezionate da Slow Food sul territorio locale e regionale.
Erano presenti i Presìdi del Carciofo Bianco di Pertosa, della Papaccella Napoletana, del Pomodoro San Marzano e le Comunità del Cibo Slow Food dei Campi Flegrei della Cicerchia flegrea e degli Ortolani flegrei.
Debutto ufficiale del nuovo presidio del Fagiolo Cannellino “Dente di Morto” di Acerra, che ha riscosso grande interesse per le sue qualità e versatilità gastronomiche.
L’iniziativa di Slow Food è pienamente riuscita in tutti i suoi momenti: il mercato, dove é stato possibile acquistare direttamente dai produttori alcune eccellenze del territorio, gli assaggi di Laboratori del Gusto® e le proiezioni di brevi filmati realizzati da Slow Food che hanno raccontato e testimoniato l’importanza e l’attualità del tema della salvaguardia della biodiversità.
L’evento è stato coordibato da Vito Trotta, Fiduciario Slow Food Campi Flegrei e responsabile regionale del progetto Presìdi Slow Food.
by esto
4 Commenti
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Bravo Vito, davvero una bella iniziativa. Perché non metti insieme una rassegna di tutti i presidi del Sud?
Più informazione sui prezzi, se si vuole impattare con la gente, non quella dedita ai circuiti esclusivi, di nicchia, ma a quella che ispeziona il borsellino più con speranza che con certezza di trovarvi i soldi per la spesa. I prezzi, una volta vi ho impattato io, non sono bassi, e ciò è inspiegabile con una filiera che dovrebbe essere corta, e si ha la sensazione di un tipo di spesa non per la mensa quotidiana, ma per ricordini da portare a casa dopo una gita.
Condivido pienamente, ieri un kg. di friarielli o di scarole € 2 al Kg e 1/2 Kg di Fagioli € 6,5, ma i legumi non erano il piatto dei poveri? Considerando che erano direttamente i produttori a vendere le considerazioni sono 2:
1 Ieri hanno guadagnato in maniera esponenziale
2 Venderanno mai questi prodotti attraverso i canali tradizionali?
Purtroppo anche io condivido pienamente.
Ritengo che queste iniziative servano soltanto a far trascorrere al pubblico una mattinata diversa ed a diffondere la conoscenza dei prodotti tipici solo a livello accademico visti i prezzi.
P.S.
Spero che l’uscita del sig. Trotta sulla prelibatezza della cozza del lago Fusaro, come da servizio sul TG Regione, sia stata soltanto una svista.
In caso contrario lo invito prima a sottoscrivere una polizza sulla vita e poi ad ad assaggiarne una…