Azienda Agricola Tolaini, cuore di Chianti a Castelnuovo Berardenga
di Monica Bianciardi
Il paesaggio nei dintorni dell’Azienda Agricola Tolaini è quello rurale immerso tra le colline più storiche del Chianti Classico, strade bianche polverose che si alternano a brevi tratti asfaltati. In questa terra di elezione per il Sangiovese, i vigneti composti anche da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e una piccola parte di Petit Verdot appaiono pettinati in strisce fitte la cui densità d’impianto raggiunge punte di 11000 ceppi per Ht. L’azienda, ha sede in mezzo alle colline da dove si gode di un panorama a forma di anfiteatro che le ruota intorno. La vista che si apre all’ingresso dell’antica villa della tenuta di Vallenuova, rimanda ad una immagine contrastante di antico casale che diventa efficiente e moderno al suo interno ed offre già appena entrati un’idea di quello che è lo stile dei vini.
Il fondatore, Pierluigi Tolaini, nasce in un piccolo borgo in provincia di Lucca quando a soli 19 anni lascia l’Italia come molti in quel periodo storico portandosi appresso tutta la sua voglia di riscatto, “mai più polenta, mai più vino cattivo, mai più povertà, un giorno tornerò” con queste parole si congeda dal Paese nel pieno dopoguerra. Parte alla volta del Canada dove riesce a realizzare quel successo economico per cui era partito. Ma le tradizioni per la terra natia ed la sua antica passione per il vino gli ripresentano il conto quando tutti gli altri obiettivi sono ormai stati raggiunti. Questo lo spinge dopo molti anni ritornare in Italia con l’ultimo dei suoi progetti non ancora realizzato, produrre buon vino.
Dopo aver visitato molti posti, Tolaini nel 1998 approda in quest’area del Senese dove trova le condizioni ideali in due tenute che unite formano ben 108 ettari complessivi; Montebello, con terreni galestro e pietra calcarea argillosi, San Giovanni, con terreni più leggeri composti da tufo con tratti sabbiosi e limo. Da buon estimatore di vini specialmente Bordolesi opera in modo che niente venga lasciato al caso, avvalendosi della collaborazione di un grande personaggio dell’Enologia mondiale, Michel Rolland. I vigneti presenti vengono completamente rinnovati con cloni adeguati al territorio e la cantina costruita seguendo i più alti standard concettuali.
L’Azienda è condotta da un team giovane guidata da Diego Bonato con un unico obiettivo produrre eccellenti vini, per questo molte fasi sono fatte manualmente, i diversi vigneti vengono raccolti e vinificati separatamente in modo che ognuno di loro conservi in sé le caratteristiche peculiari fino al momento dell’assemblaggio.Il Sangiovese presente in tre vini segna il passo affiancato dai vitigni internazionali dando vita a vini ben interpretati e mai opulenti, ma che anzi racchiudono in sé un interessante connubio tra il nuovo ed il tradizionale.
Tasting notes
Valdisanti 2012–Cabernet Sauvignon 75%, Sangiovese 20%, Cabernet Franc 5%
Colore acceso e luminoso rosso rubino. Olfattivamente risente della gioventù mostrando sentori dolci di frutto rosso e croccante da cui spunta un aroma dolce di vaniglia e un fondo erbaceo fresco. In bocca entra con una sferzante freschezza con tannini ancora irruenti ma rotondi, la morbidezza concede poco ad un gusto ancora teso teso, tuttavia gustoso e con bel ritorno al frutto sul finale.
Al Passo 2012 – Sangiovese 85%, Merlot 15
Rosso rubino vivace. Il naso è un insieme di frutti rossi ed agrumi in cui si notano tocchi di erbe aromatiche pepe e sprazzi gessosi e speziati. In bocca entra deciso e intenso con un corpo snello che dona agilità gustativa, fresco e sapido, i tannini seppur vivaci, sono dolci maturi e scorrevoli, il tutto è legato da una sottile avvolgenza, che riempie il sorso rendendolo appagante e disteso sulla persistenza.
Val di santi 2011 -Cabernet Sauvignon 75%, Sangiovese 20%, Cabernet Franc 5%
Particolare l’etichetta di questo vino rappresentata da un calice ed il serpente, tratta da un dipinto del XVI sec. situato nell’antica chiesetta che confina con la vigna San Giovanni. Il vigneto di questo vino si trova su terreni sabbiosi e tufacei. Colore fitto rubino con riflesso che volge al granato, vino di bella estrazione con un bouquet elegante e floreale in cui erbe con fiori viola di malva e verbena sono seguite da alloro ed erbe aromatiche; il frutto rosso succoso si amalgama senza essere preponderante. Gusto che entra con impeto ed intensità per poi allargarsi in una spirale densa e saporita, una progressione ampliata dalla vena fresco sapida con tannini fitti e vellutati e dalla persistenza piena e lunga
Picconero 2010 -Merlot 65%, Cabernet Sauvignon 30%, Petit Verdot 5%
Ultimo anno in cui è presente la percentuale di Petit Verdot, è ancora scandito da note giovanili in cui il tratto erbaceo e fresco del Cabernet Sauvignon esalta una componente fresca che si ritrova nell’aroma erbaceo iniziale che subito apre ad un frutto nero ricco e dolce, alla rotazione escono profumi di bacca mediterranea e piante aromatiche. Al palato una natura irrequieta caratterizzata tannini puntuali e tensione fresca che viene ben equilibrata dalla parte morbida e avvolgente. Vino che nonostante dimosti un gusto ancora in evoluzione, ha grandi doti di eleganza e bevibiltà evidenziando la sua anima longeva da lungo affinamento.
www.tolaini.it
Strada Provinciale 9 di Pievasciata, 28, 53019 Loc. Vallenuova, Castelnuovo Berardenga (Siena)
2 Commenti
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La vita agra apre il post tra i vigneti collinari, le strade bianche e chiesette antiche, avevo la certezza fosse un bel pezzo quando ho visto il suo cognome…
Grazie Monica!! Un caro saluto, Diego Bonato