Azienda agricola Il Colle del Corsicano Vignaioli in Castellabate
di Enrico Malgi
Giovane cilentano simpatico, preparato professionalmente e che trasuda infinita passione e consapevolezza Alferio Romito di appena 28 anni, trascorsi maggiormente in vigna e sui banchi di scuola. Si è laureato in Viticoltura, Enologia e Scienze Agrarie presso la Facoltà dell’Università Federico II di Portici sotto le direttive del professore Luigi Moio. Può vantare anche esperienze maturate sul campo presso l’azienda di Luigi Maffini, con cui ha collaborato.
Poi qualche tempo fa Alferio ha ereditato la vecchia vigna di famiglia a Castellabate. L’azienda si chiama Il Colle del Corsicano Vignaioli in Castellabate. Tre ettari vitati a conduzione biologica, divisi in due corpi uno dei quali lambisce il mare di Punta Licosa. Con la sua discesa in campo Alferio è andato a rimpolpare l’esigua pattuglia dei viticoltori del Cilento, che purtroppo sempre pochi rimangono. L’anno scorso finalmente la prima vendemmia ufficiale, dopo un periodo di prova. Due le etichette in commercio il Fiano Licosa e l’Aglianico Patrinus, che ho assaggiato in questi giorni.
Licosa Fiano Cilento Doc 2017. Acciaio e vetro per la maturazione del vino. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia di 13,00 euro.
Alla vista si appalesa luccicante un bel colore giallo paglierino, con brividi verdognoli ai lembi. Tipici e coinvolgenti i classici aromi che si elevano fino al naso e che raccontano di vividi sussurri fruttati di ananas, di pera, di pesca, di mela, di fico e di nocciola. Punteggiature odorose di muschio, di zafferano e di salvia. Costumanze floreali di ginestra e di biancospino. Sospiri sapidamente marini. Refoli speziati. L’ospitale bocca riceve un sorso affilato, teso, dinamico e scorrevole. Palato morbido, ritmato, arioso, elegante, delicato, rotondo, lineare e slanciato. Tratto finale gradevole e persistente. Siamo ancora all’inizio del percorso. Da preferire sui gustosi piatti della tipica e generosa cucina di mare cilentana.
Patrinus Aglianico Paestum Igp 2017. Blend di aglianico al 93% e saldo di primitivo. Acciaio e poi affinamento in legno piccolo per tre mesi. Elevazione in boccia. Tasso alcolico di quattordici gradi. Anche qui il prezzo finale è di 13,00 euro.
Carico di un rosso rubino scuro il cromatismo che si intravede nel bicchiere. Bouquet ampio e composito, che si svela all’olfatto in primis con pregevoli profumi di drupe piccole e medie (ribes, more, mirtilli, marasche e prugne), a cui si accodano seduzioni floreali vestite di rosso e percezioni speziate. Calibrate le essenze di goudron. Coté balsamico. Timbro terroso, mentolato, liquirizioso e leggermente fumé. Sorso pieno, corposo, materico e viscerale, in contrasto con sensazioni palatali morbide, fini, gliceriche e taglienti. Impalcatura tannica profonda e ficcante. Tensione gustativa armonica, equilibrata, intensa, tonica e bene strutturata. Evoluzione in work progress. Retroaroma di bella energia, piacevole e godibile. Su un piatto di fusilli al ragù e caciocavallo podolico.
Sede a Castellabate (Sa) – Contrada Franco
Cell. 339 8471226
[email protected] – www.ilcolledelcorsicano.it
Enologo: Alferio Romito
Ettari vitati: 3 – Bottiglie prodotte: 4.000
Vitigni: aglianico, primitivo e fiano