Asta del conciato romano | Il Sabato del Villaggio a Le Campestre di Castel di Sasso
di Tonia Credendino
Per chi ha suonato le campane, per quelli che han’ portato un dono, per tutti i convenuti seduti in prima fila, per i tanti che hanno alzato la mano, per le emozioni e i sorrisi, per la tradizione e la ricerca, per il “giovane maestro” presente da lassù.
Quando si arriva a “Le Campestre”, si respira l’emozione, un posto eccellente dove il ricordo di chi non c’è più si fonde con l’entusiasmo di chi porta avanti il progetto con passione e umiltà.
In tanti hanno accolto l’invito di Manuel Lombardi, chef stellati, ristoratori, produttori, giornalisti, cari amici, tutti d’un sol cuore, per una giusta causa, raccogliere fondi per la ricerca del reparto empatico oncologico diretto dal professore Abbadessa). L’idea dell’asta è nata dall’assaggio di una pizza al conciato romano di Gino Sorbillo
Per il benvenuto, tutti in terrazza, a godere di una giornata magnifica, a rifarci gli occhi davanti a una natura incontaminata, ricca di pascoli e di colpi d’occhio eccezionali, ma si sa, l’aria buona mette appetito … e così con maestria e semplicità gli amici produttori presentano i loro doni.
Da Caiazzo Franco Pepe e i suoi fratelli han portato La Schiacciata e La Mastunnicola ‘600 antica ricetta rivisitata al conciato romano, la “nzerta di san biase” sul banco della vicina azienda La Fattoria, gustati con un buon prosciutto di maiale casertano tra le mani del maestro Luciano Di Meo da Ruviano, e con i formaggi del caseificio il Casolare di Mimmo La Vecchia di Alvignano, al bicchiere le superlative birre artigianali del birrificio Karma.
A tavola i piatti della brava e paziente chef Eulania, tra gli antipasti, fior di sale con pomodorini, olive caiazzane, salsiccia e pancetta di maiale casertano, zuppetta di legumi e castagne con crostini di pane di casa, piatto tipico dal sapore antico che sposa armoniosamente, con il giovane Castello delle Femmine 2009 di Terre del Principe, esaltandone il retrogusto.
Proseguiamo con Scialatielli zucca e conciato romano, piatto saporito e succulento abbinato perfettamente con Ambruco 2008, che si esprime con un tannino gradevole, una beva dinamica, fresca e leggermente sapida, la chiusura è perfetta tanto da chiedere il bis.
Il pranzo si termina con un secondo piatto di agnello e verdurine, la “pera volpina” cotta con asprinio e zucchero scoperta da mamma Liliana, e infine, degustazione di conciato romano in abbinamento al neo passito il Sasso di Riccardo presentato per la prima volta a due mesi dalla nascita dell’omonimo nipote ed erede al trono di Terre del Principe.
Passito che si rivela più vino che passito, una buona complessità olfattiva data dalle uve di casavecchia, in bocca fresco, amabile, di facile beva, una buona armonia tra acidità e dolcezza, giovanissimo , che sicuramente crescendo riuscirà sempre meglio a reggere la competizione con il secolare conciato romano, ma che si posiziona perfettamente al fianco del “Conciato per le Feste” creazione della chef Rosanna Marziale.
Ma ora basta mangiare, al banco dell’asta Luciano Pignataro e Maurizio Cortese dai quali è nata l’idea, le grandi anfore al centro della sala. 2 kg ognuna, 6 mesi Francesco, 9 mesi Fabio, 12 mesi Papà Franco, 15 mesi Nonno Antonio, 19 mesi Nonno Pasquale. Incalcolabile il valore reale delle introvabili annate, incommensurabile il valore affettivo conferito.
Con grande tensione morale ed emozionale le anfore sono state aggiudicate dopo diversi rialzi in particolar modo per l’anfora Fabio, totalizzando un valore di circa mille euro, tra la commozione e la partecipazione della famiglia Lombardo e dei presenti.
5 Commenti
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E’ stata un giornata davvero “speciale” che ha dato in qualche modo un contributo a chi soffre e ha bisogno di tanto calore umano e di tantissimo sostegno!E’ una goccia ma e’ in ogni caso un messaggio importante anche di un altro valore!
Questa giornata l’abbiamo vissuta con la stessa emozione tutti insieme e tutti siamo stati d’accordo su tanti argomenti!!
Beh questa davvero e’ una grande notizia!
Abbiamo avuto il grande piacere di accogliere nella nostra famiglia e a casa nostra “le Campestre” tantissimi “amici” del Conciato e anche se per motivi di “spazio” tantissimi altri non potevano essere dei nostri percepivo la loro presenza.
Quando Luciano e Maurizio davanti alle straordinarie pizze di Gino Sorbillo mi suggerivano il come ed il perche’ di questa bellissima IDEA e’ stato poi davvero semplice coinvolgere tutti.
Da Manuela e Peppe, I fratelli Pepe, Lucianone Di Meo, Mario Cipriano Karma, i biscotti della Fattoria di Castel di sasso giovani promettenti, Mimmo La Vecchia del Casolare ,Rosanna Marziale donna davvero genuina e umile e l’amica Tonia gentilissima come sempre a darci una mano.
Ciliegina sulla torta uno splendido sole con un tramonto fantastico che ha chiuso la giornata con un arrivederci alla II Asta.
La campania e’ sopratutto questa, ricca di valori, gente vera, straordinarie eccellenze e quando ci si muove tutti INSIEME per progetti buoni, puliti e giusti e’ tutto piu’ incredibilmente REALTA’ E AUTENTICO. W la nostra mamma w la nostra terra…..
E’ stata anche una giornata contro il pre-giudizio. Se pensiamo a cosa è associato il nome Caserta nell’immaginario collettivo italiano e invece della qualità ambientale e alimentare di cui abbiamo goduto c’è da essere ottimisti.
Grazie a tutti voi che avete lavorato sodo, con un impegno: ogni anno sarà sempre più bella e importante: l’asta del conciato romano.-)
SCUSA MA E’ UN CONCETTO DA ME GIA’ ESPRESSO IN OCCASIONE DELL’ARTICOLO SULLA MOZZARELLA ZIZZONA IN CUI TUTTI MI HANNO DATO ADDOSSO.
ANDATELO TUTTI A RILEGGERE
Questa famiglia mi ha sempre affascinato, ho conosciuto poco il compianto Fabio, ma attraverso Manuel e gli occhi di mamma Liliana,appena entri in contatto con loro, avverti subito la sua presenza.
Presenza che si manifesta in ogni momento: a volte con gli occhi dolci e tristi della mamma, a volte attraverso le parole di Manuel che si è trovato all’improvviso ad ereditare questo peso ingombrante, che lui ha saputo invece trasformare in una grossa carica passionale che senti trasparire ogn volta che lo senti parlare, come se realmente le due anime si fossero fuse in una.
Be questa premessa, che mi è venuta di getto, virtù dei blog, la dice lunga sulla qualità umana che ci deve essere in un grande progetto,che sia gastronomico, come in questo caso, così come in altri campi.
Quando si parla di buono, giusto e pulito in campania,E NON SOLO, questa azienda può leggittimamente rappresentare il suo manifesto.
Oggi ho accettato con molto piacere l’invito di Manuel, anche perchè era da troppo tempo che mi ero ripromesso di andarci, ed insieme al mio compagno di merende Nando-Abraxas, e ai nostri piccoli nuclei familiari, abbiamo vissuto una giornata da annoverare certamente tra le più belle vissute,nell’ambito enogastronomico, negli ultimi anni.
I nostri bambini a scorazzare nella campagna in mezzo ai tanti animali presenti con visi spensierati e sereni e ogni tanto te li vedevi ritornare al campo base,grande banco di assaggio di prodotti dell’alto casertano, per spiluccare ora un pò di mozzarella,buonissima la treccia,ora una fetta di prosciuto, favoloso,con tanto di focacce, squisite.
In conclusione per noi che abbiamo la fortuna di vivere la passione per l’enogastronomia queste esperienze sono vera e propria energia per la nostra anima, che ci permettono anche di superare i tanti momenti in cui vorresti mandare tutto a puttane !!!
GRAZIE !!
grandissima famiglia Lombardi, testimoni che se ci credi i sogni si realizzano, ill dolore si tarsforma in speranza , energia per portare avanti questo spicchio di territorio