Assaggi a Viterbo: 5 aziende laziali da non perdere e una degustazione che celebra Frascati
di Floriana Barone
Dal 18 al 20 maggio, a Viterbo, è andata in scena la terza edizione di “Assaggi”, il Salone dell’enogastronomia laziale. L’evento si è svolto presso il Palazzo dei Papi e in Piazza San Lorenzo, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze regionali del gusto, come nocciole, olio Evo, formaggi, prodotti da forno, miele, vini, carni, salumi, marmellate e caffè attraverso stand espositivi, degustazioni, laboratori, appuntamenti e show cooking. Quest’anno ad Assaggi hanno partecipato 60 aziende: la kermesse enogastronomica è stata organizzata dalla Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, con il contributo della Camera di Commercio di Roma, del comune di Viterbo e con la partecipazione della Regione Lazio. Ecco, quindi, cinque imperdibili produttori del Lazio, scoperti girando tra gli stand della manifestazione viterbese e una degustazione che omaggia le tradizioni frascatane.
Piccola Formaggeria Artigiana a Viterbo
L’azienda di Marco Borgognoni è stata aperta nel 2018 a Viterbo: produce formaggi artigianali da latte di pecora della Tuscia, a pasta dura e a pasta molle. Da non perdere lo stracchinato dei Papi, la toma di pecora viterbese, l’erborinato blu “Il Borgognone” e il loro “grana” di pecora, stagionato nove mesi.
Via Belluno Snc
Viterbo
www.piccolaformaggeriaartigiana.com
ALA La tua Macelleria a Viterbo
Una macelleria-gastronomia aperta nel 1991 a Viterbo: qui si lavorano carni fresche italiane e si realizzano numerosi preparati. In fiera ha brillato, in particolare, il Pulled Pork: maiale cotto a bassissima temperatura per sette ore, poi sfilacciato. Molto buona anche la loro carne in gelatina. Vale la pena provare anche la salsiccia di fegato secca dolce e i wurstel artigianali.
Largo San Bernardino da Siena,38
Viterbo
www.alimenti.shop
La Cantina Le Macchie di Castelfranco (RI)
L’azienda di Antonio Di Carlo si trova nella frazione di Castelfranco (RI), in un’altitudine compresa tra i 610 e 650 mt s.l.m.. I vigneti di montagna vengono condotti in regime biologico: la maggior parte delle lavorazioni vengono effettuate a mano, senza prodotti sistemici e diserbanti. Da assaggiare la Sciantosa, Malvasia Puntinata del Lazio, il cui affinamento si conclude in anfore di terracotta. Molto interessante il Riesling, frutto dell’impianto di Riesling Renano, che ha dimostrato un perfetto adattamento alle caratteristiche pedoclimatiche e ambientali delle zone: questo vino viene affinato in bottiglia per un lungo periodo.
Via Casanuova, 5
Rieti
https://www.cantinalemacchie.it/
Azienda agricola Luca Di Piero di Castellana (VT)
Luca Di Piero coltiva e trasforma nocciole, produce vino, dolci, olio Evo e semi lavorati. Di ottima qualità tutta la gamma di creme spalmabili di nocciola, ottenute con tostature differenziate: oltre la 100%, da Assaggi era disponibile la crema spalmabile al 70% “senza compromessi”, cioè realizzata in assenza di coloranti, aromi chimici, olio di palma e conservanti, con nocciole di produzione propria di varietà Gentile Romana, Nocchione e Rosa. Luca Di Piero segue, inoltre, un progetto di filiera chiusa e a chilometro zero: cacao escluso, tutte le materie prime sono coltivate e lavorate in azienda.
Via Nepesina,53
Castellana (VT)
https://aziendaagricolalucadipiero.it/index.php/
Tenuta Il Radichino F.lli Pira a Ischia di Castro (VT)
L’azienda alleva oltre 1500 pecore sarde e 80 capre: si producono circa 20 tipi di formaggio. Nella tenuta, oltre all’attività di allevamento, sono presenti un caseificio e un agriristoro: 250 ettari, tutti in regime biologico certificato da oltre 25 anni. Nello stand, tra i prodotti in degustazione, è stato possibile assaggiare il pecorino stagionato affinato al prugnolo, liquore di prugnolo e porto e l’erborinato di capra affinato alle vinacce e brandy.
Località Le Chiuse, SNC
Ischia di Castro (VT)
https://www.tenutailradichino.it/
I cappellacci di agnello Alain Rosica del “Belvedere dal 1933” di Frascati
Raccontare le tradizioni gastronomiche e i profumi dei Castelli Romani: Alain Rosica del ristorante “Belvedere” dal 1933” di Frascati è stato protagonista, il 19 maggio, dello show cooking “La profonda identità delle radici”, condotto da Francesca Rocchi Barbaria, vice presidente di Slow Food Roma. La volontà di questo talentuoso chef è stata quella di omaggiare Frascati pensando a un tradizionale piatto di fettuccine di grano antico con ragù bianco di agnello ed erbette. Alain ha racchiuso questa proposta all’interno dei suoi cappellacci di Saragolla, con fonduta di Pecorino e salsa di melograno (dal succo bio della Collina dei Melograni di Anguillara Sabazia), riutilizzando anche le ossa per il fondo. La pasta ripiena è stata accompagnata da un mix di bieta, cicoria, ramoracce e uvetta, abbinata al vino bianco Luce di Lago Rossetto dell’Antica Cantina Leonardi (Montefiascone, VT).
Via Regina Margherita,29
Frascati(RM)
https://www.belvedere1933.com/