Asprinio d’Aversa Francesco De Angelis
di Antonella Amodio
Finalmente si comincia a vedere un bel movimento nelle campagne di Aversa e dintorni: il vino Asprinio, prodotto in queste terre, sta riconquistando gli appassionati amanti del vino, e di conseguenza nuove cantine si affacciano sul panorama vitivinicolo. Quasi tutte hanno radici contadine: gli antenati degli attuali produttori già coltivavano l’uva asprinio, e producevano vino per uso familiare. Così è stato per la cantina De Angelis a Casal di Principe, proprietà di un professionista locale, che dall’annata 2017 fa rivivere attraverso l’asprino D’Aversa il ricordo del nonno, anche per mezzo di quella scala stretta e lunga, appoggiata in cortile, che serviva per la vendemmia dell’uva asprinio coltivata su alberate aversane.
Così, qualche anno fa Francesco de Angelis ha impiantato due ettari di uve asprinio, allevate a spalliera sul terreno sabbioso e tufaceo, più un altro ettaro che andrà in produzione tra qualche anno. Vigneti stupendi, che sembrano giardini, condotti in biologico non distante dalla costa domiziana, dalla quale arrivano correnti marine. Il progetto di Francesco De Angelis è quello di combinare la tradizione locale con l’esperienza e con l’impiego di attrezzature moderne, per produrre vini altamente riconoscibili. Le 4.500 bottiglie della prima annata sono divise in due etichette: l’Asprinio Spumante brut e il vino fermo Primo Asprinio, ambedue dell’annata 2017.
Primo Asprinio affina qualche mese in legno piccolo, che gli regala un colore giallo paglia dorato. Il naso ricorda la pesca gialla, il pompelmo rosa e l’albicocca e in seconda battuta si evidenzia una nota affumicata. E’ salino all’assaggio ed è segnato da ottima acidità rinfrescante. Chiude con tocchi mentolati.
L’Asprinio Spumante brut, prodotto con metodo charmat, è sicuramente quello più convincente in questo momento. Ha il colore dalla tonalità giallo paglia con riflessi verdolini e bollicine persistenti. Profuma di mela verde, di lieviti e di fiori di glicine. Al gusto è fresco, acido e con discreto corpo. Molto piacevole e di facile bevibilità.
Vini semplici ed immediati quelli prodotti dalla cantina De Angelis. Per essere la prima annata in commercio – di una denominazione che di storia ne ha da vendere – il risultato è più che soddisfacente. Non a caso, il solo passaparola di appassionati ha fatto sì che le etichette dei due vini siano presenti nelle carte di rinomati ristoranti stellati della Campania.
A tale proposito, voglio aggiungere che sarebbe un gran risultato sensibilizzare le attività ristorative campane a dedicare in primo luogo spazio alle cantine locali e regionali. Sempre più spesso vedo attenzione nella ricerca degli ingredienti territoriali per la preparazione dei piatti, ma quasi nulla sulla produzione dei vini del territorio. Così come vedo carte dei vini che rimandano la pagina dedicata alla Campania all’ultima della lista, o dove le etichette “rappresentative” regionali si limitano a due/tre vini, mentre il resto dell’Italia e del mondo hanno ampio spazio. Nulla di male, per carità, se non fosse che ciò dimostra come le altre regioni si comportino in questo caso meglio di noi, valorizzando le loro eccellenze territoriali.
Vini come l’Asprinio d’Aversa meritano attenzione e dedizione, hanno bisogno di essere degustati e raccontati. Non ci dimentichiamo che le prime bollicine in Italia sono state prodotte appunto con le uve asprinio d’Aversa. Vorrà pur dire qualcosa…..
Asprinio De Angelis
Via della Pace, 9
Tel 340 3944321
81033 Casal di Principe ( CE )
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Brava Antonella
Grazie Enrico. A presto per una bevuta di asprinio d’Aversa ….
Che fascino l’Asprinio d’Aversa. Complimenti per l’articolo!!!
Tra i grandi ristoranti Michelin della Campania solo pochi lo valorizzano, tra i pochi illustri sommelier del nostro sud che molto si è speso in passato ricordo Angelo Di Costanzo del Capri Palace che ci tenne una sera in cantina a L’Olivo una lezione magistrale sul valore assoluto del recupero dell’alberata dell’aversano e della promozione dell’Asprinio nelle carte dei vini della regione.