Ascea Marina, serata con i vini cilentani di Alfonso Rotolo al ristorante Le Macine
di Enrico Malgi
Il Cilento enogastronomico che si propone, che vuole mettersi in mostra, che lavora e che cerca di fare sistema. Vuole finalmente scrollarsi di dosso la poco edificabile etichetta di “Cenerentola” della Campania, non tanto per i suoi eccellenti ed invidiabili prodotti territoriali, ma per la sua scarsa capacità di penetrazione sul mercato soprattutto quello interno, per l’inguaribile connotazione individualista di buona parte dei suoi esponenti, per l’endemica tendenza di bearsi della scarsa visibilità, quasi a volersi nascondere ed isolarsi, per la pigrizia mentale di alcune persone che facilmente si accontentano del poco, salvo poi fare ricorso a continue ed improduttive lamentele.
Luciano Ferolla ed Alfonso Rotolo rappresentano invece due marchi propositivi e di alta qualità del Cilento, nonché due emblematici ambasciatori conosciuti anche fuori dai confini territoriali. Il primo nel campo dell’ottima ristorazione locale e l’altro nella produzione vitivinicola di eccellenza. E così, come si dice, metti una sera a cena le sinergie di entrambi e ne viene fuori un rendez-vous altamente gratificante. Una serata trascorsa all’insegna di abbinamenti enogastronomici di assoluto valore.
L’ottima cucina del Ristorante Le Macine” di Ascea Marina, curata dalla brava cuoca Grazia Marra e quasi interamente votata a piatti di mare, incontra le pregevoli etichette di Alfonso. Tra un’infinità di sfiziosi antipasti e/o di primi e secondi di ottima fattura proposti a profusione e di superlative bottiglie di vino cilentano dell’azienda di Rutino in accompagnamento, si è sviluppata una soirée intensamente vissuta e partecipata. A parte il patròn Luciano, in sala hanno collaborato la figlia Iole e suo marito Oreste.
Alfonso Rotolo, enologo e vigneron tra i più famosi del Cilento, ha presentato in degustazione una vasta gamma dei suoi migliori vini aziendali: Valentina Igt Paestum Fiano, San Matteo Igt Paestum Fiano, Le Ghiandaie Cilento Aglianico Doc e Vola Lontano, uno spumante brut metodo classico confezionato con fiano in purezza.
Alla fine i convenuti hanno saputo apprezzare entusiasticamente la buona riuscita dell’evento, ripromettendosi di replicare appena possibile!
Ristorante “Le Macine”
Via Grisi, 14 – Ascea Marina (Sa)
Tel. 0974 972142 – Mobile 338 7732156
[email protected] – www.ristorantelemacine.eu
Sempre aperto a pranzo e cena
Pasto completo 25,00 – 30,00 euro, escluso le bevande
Azienda Vitivinicola Alfonso Rotolo
Via S. Cesareo, 18 – Rutino (Sa)
Fax 0974 830050 – Mobile 338 3839224
[email protected] – www.alfonsorotolo.it
Enologo: Alfonso Rotolo
Ettari vitati: 12
Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano, moscato e malvasia
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Questa volta ,caro Enrico,la precisione lascia un pò a desiderare(manca,ad esempio, la desrizione dei piatti e relativi vini).Mi sa che ti sei fatto prendere dalla….mandibola scordandoti la penna,ma ti perdoniamo perchè è Natale e perchè non è facile ritrovare assieme ,nello stesso post, due amici che, con il loro lavoro,onorano il Cilento che forse non li merita:Alfonso e Luciano ,secondo me,sono propio due belle persone.Nella foto noto anche la presenza di Antonio D’Agosto che nel suo piccolo negozio di Vallo della Lucania fa anch’egli un buon lavoro di comunicazione e vendita delle eccellenze del Cilento .PS.Propio in questi giorni ho aperto una magnum di URMI 2000 di Rotolo trovandolo in buona forma e ancora godibile pur non essendo il più blasonato Respiro:concludendo possiamo dire che Alfonso fin dall’inizio è stato un viticoltore che sapeva guardare lontano.FM.
Caro Francesco, la verità è che avevo intenzione di trascorrere un’ottima serata in completo relax in compagnia di ottimi amici, buon cibo e pregevole vino, senza l’assillo di fare necessariamente un servizio. Cosa che si è realizzata comunque. E poi hai visto con quale splendida ragazza mi sono accompagnato. (Non ditelo a mia moglie, mi raccomando…). Ma poi la deformazione professionale del cronista e dell’osservatore del Cilento ha preso il sopravvento e così ho buttato giù due righe. E non poteva essere altrimenti, perché tu mi dici che mancano le descrizioni del menù e dei vini di Alfonso. Ebbene, sappi che con Luciano è molto difficile descrivere i suoi piatti per due motivi molto semplici: in primis perché si mangia troppo bene ed è difficile quindi non lasciarsi condizionare troppo; e poi, in seconda battuta, ti coccola con tanti antipasti e stuzzichini che diventa faticoso stargli dietro. Con Alfonso, invece, conto di fargli visita dopo le festività e così potrò riassaggiare i suoi vini e descriverli in tutta calma. Va bene?
Ci vediamo per queste feste? Ciao.
Caterina…un immagine, un ricordo un brivido!!!
Fantastica come sempre.
Un abbraccio fortissimissimo.
CON GRANDE AfFeTtO.
X.