Antropìa, il pizza store che ha creato un trend Ciro Coccia: “Con il raggiungimento di questo traguardo possiamo ripensare La Dea Bendata”
Creare un format estivo è un’idea imprenditoriale, ma può essere anche una sfida con se stessi. La voglia di mettersi alla prova. Di verificare se al di là del proprio locale di successo ci fosse davvero la capacità, la forza, la determinazione per dare concretezza alla propria immaginazione.
E’ con questa idea che abbiamo seguito Antropia, il locale pensato e poi realizzato da Ciro Coccia, erede di una nota famiglia di pizzaioli e titolare de La Dea Bendata (Pozzuoli – Corsi Umberto I), grazie ad una partnership con una consolidata realtà imprenditoriale dell’area a Ovest di Napoli: le Terme Stufe di Nerone.
E se test è stato allora dobbiamo dire che è stata una prova riuscitissima: Antropia ha registrato il tutto esaurito in molte serate anche infrasettimanali.
Impresa non facile se si pensa che dall’idea allo start c’è stata solo una manciata di giorni e che dunque il lasso di tempo a disposizione per far conoscere il nuovo format è stato brevissimo.
Ma la clientela ha gustato e apprezzato. Le “antropizze” pensate proprio per il locale di Bacoli e realizzate con prodotti di altissima qualità territoriale del Giardino dell’Orco hanno spopolato, dimostrando ancora una volta che la ricerca premia e che l’abbinamento tra ottimi impasti e un topping semplice ma basato su materie prime selezionate personalmente si rivela vincente.
Antropìa, come era stato annunciato, chiude il 20 settembre. Era un temporary store, come potremmo dire prendendo a prestito un termine utilizzato spesso per i negozi di abbigliamento.
E allo scoccare della mezzanotte le Terme Stufe di Nerone restano il meraviglioso parco termale che da sempre richiama gli amanti del benessere, del relax oltre che i tantissimi che ricercano le esclusive sorgenti bromoiodiche; Ciro Coccia torna a dedicarsi a pieno ritmo alla sua Dea Bendata ma anche alla storica pizzeria Fortuna di piazza Garibaldi. “Prenderò una decina di giorni di ferie, anche per consentire allo staff che ha lavorato a luglio ed agosto a pieno regime di ritemprarsi e poi, dal 1 ottobre inizio a pensare a nuovi progetti, che pongano sempre al centro La Dea Bendata. Ora sappiamo che possiamo farcela. Ringrazio quanti hanno supportato Antropìa, il personale, soprattutto i clienti che ci hanno seguiti, quelli ritrovati e i nuovissimi che hanno provato nella nuova location le nostre pizze per la prima volta. Soprattutto ringrazio la mia famiglia che mi è stata accanto e mia moglie Federica senza la quale la gestione contemporanea dei due locali flegrei sarebbe stata impossibile”.