Antonio Zaccardi: da Enrico Crippa a Maria Cicorella nel segno di un sogno chiamato Puglia
di Monica Carodonna
Antonio Zaccardi lascia Piazza Duomo. La notizia era nell’aria, ma da questa mattina con una lettera di saluto apparsa sui canali social si è ufficializzato un percorso che è arrivato alla sua conclusione.
«Sono trascorsi 12 anni da quando conobbi Enrico Crippa – scrive Zaccardi in una lettera apparsa sulla pagina facebook di Piazza Duomo; lo ringrazierò per aver contribuito a farmi maturare e migliorare nella tecnica assecondando anche la mia creatività. Ora è tempo per me di cambiare – prosegue – e chiudere un rapporto con un ristorante, uno chef, un territorio e una famiglia (i Ceretto) che ho molto amato».
Ma la notizia nella notizia è che Antonio Zaccardi arriva in Puglia, ad arricchire l’offerta gastronomica del Pashà di Conversano. Dal Piemonte alla provincia di Bari, terra di nascita di Angelica sua moglie, dove andrà ad affiancare Maria Cicorella, signora di una Puglia del gusto che sta vivendo un momento di grandissima creatività accompagnata da solidità e sostanza.
Antonio è emozionato. Vive, però, il dolore del distacco in una giornata in cui le emozioni sono altalenanti, ma parlando di futuro il tono della voce si carica di gioia. «Sono emozionato come un bambino. Si realizza un sogno e sto dando seguito a una promessa fatta a mia moglie prima che a me stesso, quella di riportarla in Puglia. Non è semplice, ma credo molto in questo progetto. Il Pashà è un pezzo della storia della Puglia e questa è una regione in cui bisogna solo valorizzare. Io – conclude Antonio Zaccardi – ci metterò il mio stile».
«Siamo orgogliosi e felici – commenta Antonello Magistà – con Antonio si va ulteriormente a rafforzare un progetto iniziato con il trasferimento nella nuova sede e che punta a far crescere ulteriormente il Pashà. Abbiamo conosciuto Antonio in occasione di una cena a più mani e quando si è palesata l’opportunità di farlo entrare in squadra non abbiamo perso l’occasione».
Originalità e sostanza resteranno la cifra del Pashà, ma questa è una grande famiglia e come da copione qui al Sud c’è fermento sulla tratta Alba-Convesano. «Aspetto Antonio con la stessa ansia con cui si aspetta un figlio» commenta Maria Cicorella. «Abbiamo trascorso una settimana insieme, ci siamo confrontati. Lui è entrato in cucina e abbiamo parlato tantissimo, mi ha fatto tantissime domande sui dolci della tradizione, gli ho fatto conoscere i nostri fornitori, dal macellaio di fiducia all’ortolano. Sono emozionata e felice».
Un nuovo capitolo, dunque, per il Pashà e per Maria Cicorella che ha sempre amato i grandi stravolgimenti che hanno caratterizzato la sua vita. «Vent’anni fa sono entrata in cucina, due anni fa ho voluto fortemente cambiare la sede del mio ristorante, oggi ho l’emozione di una ragazzina a dare il via a questa nuova fase in cui il confronto e la condivisione saranno ingredienti da aggiungere alla mia cucina».