Antonio Iovino: La vendemmia del piedirosso e il suo Gruccione 2012.
di Sara Marte
Un'orda impaziente di Americani affolla i vigneti per prendere a morsi ogni singolo istante di questa esperienza unica. Distribuite le cesoie è piena libertà. Una giornata in vigna da Antonio Iovino è un inno alla vita. Pochi ingredienti, quelli giusti: panorama senza eguali nel cuore pulsante dei Campi Flegrei, vino del territorio, cibo sincero, la purezza delle vigne e della natura ed una grande famiglia che tiene tutto insieme.
I bambini affollano l'aria di risate e grida di stupore; i grandi pure! Le cassette si riempiono e a guardarle, un'orgogliosa soddisfazione, pervade il filare che si sta conquistando metro dopo metro. Il sole risplende e questa pace bucolica è pace interiore .
Sono 2,5 gli ettari di vigneto, qui a Montespina, divisi esclusivamente tra falanghina e piedirosso, fra piante a piede franche e ceppi di oltre ottant'anni. Oggi è il turno del piedirosso.
I fidati operai di Antonio, che in vigna ci lavorano da una vita, hanno quello sguardo che dice tutto. Va beh, ma ci sta! Per gli addetti ai lavori i simil-poeti della domenica che si commuovono a rimirar l'orizzonte da dietro un filare o invasati di entusiasmo, parranno certamente un po'scemi. In fondo per noi è una scampagnata e loro, benevoli, stanno al gioco.
Man mano gli ospiti cadono, uno dopo l'altro, sotto il peso dei grappoli gonfi, del calore e dei profumi che provengono inesorabili dalla cucina. Una passeggiata sotto il pergolato comincia con i prodotti della terra. Ecco un colorato banco colmo di frutta e verdura che Antonio produce in un appezzamento di famiglia poco distante.
I tavoli, sotto grappoli morbidamente cadenti e foglie colorate di autunno, portano alla musica, Coinvolgente performance di due bravissimi artisti.
Qui e lì letture di brani da “Viaggio in Italia” di Goethe scelti da Gabriella Romano. Seguendo i profumi del pranzo, proprio vicino la grande Farnia, un gazebo giallo ospita lo Chef Luca Bellantonio assieme alla famiglia di Antonio che aiuta senza tregua e ravviva di chiacchiere e allegria quest'angolo di vigna .
Interpretare la terra con una cucina sapiente, senza fronzoli e saporita nel rispetto della materia prima è missione riuscita.
Buono e terreno, come queste giornate, il piedirosso di Antonio, Gruccione 2012.
Colore vivace, si muove agile nel bicchiere e sa di questa terra. La lieve zaffata minerale si mischia alle note ematiche e ai fiori come la viola. Dritto e semplice, viene servito fresco come da tradizione. Il sorso ha notevole sapidità, buon equilibrio ed un'indiscussa pulizia. Va giù morbido e svelto. Dal profilo snello e veloce è un grande alleato sulla tavola di tutti i giorni.
“Se vogliono, i bambini, possono pigiare l'uva coi piedi per provare quest'esperienza!” Invita Antonio…Già! Dicevamo i bambini giusto?!
E tutto finisce nella liberatoria spensieratezza di una grande risata.
Iovino Azienda Vinicola Montespina è in via San Gennaro Agnano, 63 a Pozzuoli (Na).Tel 0815206719 cell. 340 5258835; email [email protected]. Vitigni: falanghina e piedirosso. Enologo: Gianluca Tommaselli. Ettari vitati: 2,5
Un commento
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Che bel racconto, che magnifiche foto e che energia! Brava Sara, sei grande! Un’immagine di un pezzetto d’Italia meraviglioso e propositivo, finalmente senza tanti problemi, cavilli, polemiche, risse, politica ed altro ancora. Ma soltanto puro divertimento, felicità, allegria, unione e condivisione. Questa è l’Italia che ci piace. Questa è la nostra terra da amare, valorizzare, promuovere, custodire e proporre a tutti.