Anthium e Radix di Casale del Giglio: due espressioni del vitigno bellone


Tommaso Luongo e Dino Santarelli di Casale del Giglio

Tommaso Luongo e Antonio Santarelli di Casale del Giglio

di Antonella Amodio

Da anni che la cantina Casale del Giglio ha concentrato risorse e tempo nella vinificazione di vitigni autoctoni, tra i quali il bellone, uva a bacca bianca, tipica e rappresentativa dell’area laziale tra Roma e Latina, includendo il litorale di Anzio, Nettuno e Terracina.

Casale del Giglio

Casale del Giglio

Un biotipo locale citato già da Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis Historia, dove lo definisce “tutto sugo e mosto”, comunemente chiamato uva pane. Riscoperta e ritornata in auge grazie alla cantina Casale del Giglio, che tra i primi ha creduto fortemente in questa uva, il bellone ha trovato terreno felice e fertile per dare il meglio di sé nell’ Agro Pontino, dove sedimenti marini, alluvionali e eolici di epoca pleistocenica e olocenica, gli danno ospitalità consentendogli di crescere beneficiando della brezza marina e delle correnti fresche che giungono dai Monti Lepini. Vitigno vigoroso, l’uva bellone ha caratteristica buccia spessa, pruinosa, ricca di pectine e polifenoli, con una buona presenza di acidità, tanto da essere impiegata anche per la spumantistica. Non teme la siccità e una volta vinificata e lasciata affinare – o meglio maturare – rivela tutta la sua pienezza e longevità. Casale del Giglio la coltiva in località Anzio, in un vecchio vigneto a piede franco, dove la fillossera non ha attecchito e dove una specifica condizione suolo/clima contribuisce a produrre grandi vini, come le due etichette Anthium e Radix.

Radix Casale del Giglio

Radix Casale del Giglio

Radix  2017

Bellone 100%. Macerazione e fermentazione a contatto con le bucce in tonneaux. Matura in tonneaux e a seguire in anfora. Affina in bottiglia per un minimo di sei mesi, prima della messa in commercio. Giallo paglierino dorato, luminoso. Frutta esotica ed erbe mediterranee fanno da sfondo al profilo olfattivo, dove in un secondo momento emerge una affascinante nota fumé. Sorso salmastro e fresco, ampio e appagante. Un vino con lunga vita davanti.

 

Radix 2016

Bellone 100%. Macerazione e fermentazione a contatto con le bucce in tonneaux, matura in tonneaux e a seguire in anfora. Affina in bottiglia per un minimo di sei mesi, prima della messa in commercio. Giallo paglia dorato, brillante. Ampio spettro olfattivo, complesso, con evidente nota balsamica che si alterna alla mela cotogna e alla nespola. Poi miele e nuance di sottobosco. Bocca sapida, con freschezza in primo piano, verticale e persistente.

Anthium Casale del Giglio

Anthium Casale del Giglio

Anthium 2021

Bellone 100%. Breve macerazione sulle bucce. Acciaio. Giallo paglierino. Profumi di frutta esotica e di curcuma si intrecciano con la salvia e il rosmarino. Al palato è ampio, di buon corpo, fresco e molto salino.

Anthium 2020

Bellone 100%. Breve macerazione sulle bucce. Acciaio. Giallo dorato. Naso ampio, con un corredo aromatico intenso e ricordi di albicocca, ananas e menta. Il sorso è ricco, fresco e persistente. La chiusura evidenzia una nota di papaya.