Anteprima Sagrantino, anche in un’annata difficile (2013) il rosso continua il suo percorso di qualità
di Antonio Di Spirito e Maurizio Valeriani
Dopo la lunga cavalcata delle Anteprime Toscane, siamo andati a Montefalco per l’Anteprima Sagrantino, calendarizzata subito dopo Benvenuto Brunello.
L’Umbria è il cuore verde dell’Italia, è terra generosa e gli umbri sono cordiali ed accoglienti, ma da alcuni mesi il turismo latita, le strutture di accoglienza ed i ristoranti sono vuoti e, con essi, fatica anche l’indotto locale. Alcuni imprenditori hanno lamentato di aver ricevuto la cancellazione di ordini per il timore che non potessero essere onorati. A determinare questo status quo è stata la paura ingenerata dai recenti terremoti, anche se questi non hanno praticamente interessato le zone di cui stiamo parlando. Infatti, girando per Montefalco, Bevagna, Bastardo, ecc, non abbiamo notato alcuna struttura lesionata o pericolante, ed abbiamo constatato che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Gli umbri e le loro strutture ricettive sono sempre accoglienti, il cibo ed il vino sono tipici e di altissima qualità. Vale la pena ritornarci spesso, fidatevi.
Ed ora parliamo di Sagrantino.
Emiliano Falsini, enologo che opera da molti anni in questo comprensorio, ci illustra l’andamento climatico dell’annata 2013.
Continua, anche con la difficile annata 2013, che in zona si è rivelata molto piovosa fino a fine giugno, il percorso di miglioramento qualitativo della produzione dei vini di Montefalco, registrato già nella precedente edizione della manifestazione.
Il Sagrantino, da sempre, viene ritenuto a ragione, un vino “palestrato”: struttura e tannini imponenti, forte concentrazione, tanti antociani per un colore intenso e cupo. Ci è capitato ad esempio di degustare fuori salone qualche vino di oltre venti anni con colore intatto ed uniforme anche sull’unghia.
E’ stata anche presentata la nuova mappa del Montefalco Sagrantino D.O.>C.G. realizzata da Alessandro Masnaghetti.
Da qualche anno si nota la tendenza a produrre vini che abbiano una maggiore facilità di beva ed una eleganza, ormai necessaria, senza rinunciare a struttura e avvolgenza. I proverbiali tannini, sono finalmente sotto controllo; quanto basta per avere la possibilità di godere appieno delle caratteristiche sapidità e speziatura, e dei piacevolissimi ricordi di frutti rossi e neri.
Senza indugiare oltre vi forniamo la lista dei nostri migliori assaggi relativi appunto all’annata 2013 del Sagrantino:
Fattoria Colsanto – Sagrantino di Montefalco 2013: succoso e speziato, con sapidità e profondità di beva che accompagnano il sorso dinamico e progressivo;
Tabarrini: – Sagrantino di Montefalco Campo alla Cerqua 2013: connubio di eleganza e potenza, struttura e mineralità; unisce note speziate a sensazioni di frutti rossi e agrumi e chiude con un lungo finale di macchia mediterranea;
Moretti Omero – Sagrantino di Montefalco 2013: sentori di frutta secca si uniscono a toni agrumati ed anticipano una gustativa armonica e ricca;
Poggio Turri – Sagrantino di Montefalco 2013: intense note balsamiche e frutta rossa al naso; in bocca è fragrante, speziato, tannico, scorrevole e progressivo;
Terre della Custodia – Sagrantino di Montefalco 2013: tanta frutta nera e note balsamiche al naso; in bocca è fruttato, sapido e speziato; il tannino è ancora un po’ polveroso, ma il sorso risulta scorrevole e dinamico;
Fratelli Pardi – Sagrantino di Montefalco 2013: un crescendo di sensazioni accompagna l’assaggio di questo straordinario sagrantino, caratterizzato da struttura imponente, ottima freschezza e lunga chiusura balsamica;
Tabarrini – Sagrantino di Montefalco Colle Grimaldesco 2013: ancora pecca di gioventù, con grande materia e sorso progressivo. In prospettiva sarà un grandissimo vino;
Tenuta di Saragano – Sagrantino di Montefalco 2013: floreale di viola e nota fumé; in bocca il tannino è intenso; il sorso è speziato, sapido, saporito e progressivo;
Fattoria Colleallodole Milziade Antano – Sagrantino di Montefalco 2013: intensi profumi di frutta rossa e nera; giovane e vinoso al palato; il tannino è levigato; il sorso è speziato, fresco e dinamico;
Tenuta Alzatura – Sagrantino di Montefalco 2013: eleganza e freschezza sono al centro dell’assaggio, seguiti da sapidità e piacevolissimo finale di macchia mediterranea.
Un commento
I commenti sono chiusi.
Grazie sempre all’accoppiata vincente con il loro commento puntuale ed avvincente.Mi sia concesso però il consiglio che adesso darò .Dopo i reiterati assaggi di Sangiovese nelle sue varie declinazioni urge rinfrescare lingua e palato con spumante possibilmente non dosato onde evitare che con un organo impropio ci si venga a trovare.Con simpatia FM.