Anacapri, Resto Wine Bar Agorà e la birra di Capri
Mirko Brunetti, una numerosa famiglia nella ristorazione e produzione di vino sull’isola, ha aperto nel 2003 questo locale con l’idea di farne una braceria pizzeria, magari con qualche incursione etnica e accompagnare l’attività con quella di degustazione vini. Con il passare degli anni, invece ha virato verso una cucina più semplice e immediata. Mantenendo cioè la selezione di carni da tutto il mondo e il forno a legna per le pizze, ma proponendo anche un menu abbastanza tradizionale, reso solo un po’ più leggero e moderno.
Siamo ad Anacapri. Dentro l’Agorà, un ambiente semplice, arredato con gusto, e un grosso banco per gli aperitivi con la degustazione al bicchiere. Fuori, i tavoli in ceramica e ferro battuto che affacciano su piazzetta Caprile.
Mirko si divide tra la sala e la mescita, sorriso sempre pronto e grande entusiasmo nelle cose che fa. Anche quando le comincia per gioco. Come nel caso del prodotto del quale va più orgoglioso: la birra di Capri. Una birra artigianale nata – ci racconta – quasi per caso. Poi le sperimentazioni con un mastro birraio, lo studio del packaging e, soprattutto, un nome vincente, che farebbe vendere anche se le bottiglie contenessero acqua calda.
La birra è artigianale, quindi non pastorizzata e non filtrata, gradevole, sia nella versione chiara, metodo champenoise, che rossa, con una tostatura del malto molto equilibrata; si lascia bere ed è ben confezionata. Basti pensare che l’anno scorso tutte le magnum numerate le ha comprate (e sono andate sold out) Bulgari a Milano.
Ma veniamo alla tavola. La pizza è discreta, alla base una buona selezione di prodotti. Così come in cucina. Molto pesce, proposto nelle ricette classiche, a seconda del mercato, carne da tutto il mondo da trasferire alla griglia e una piccola selezione di formaggi. Dalla carta: i ravioli alla caprese, con ricotta, pomodoro fresco e basilico, un must dell’isola; i bucatini (sono quelli di Gerardo Di Nola) con pomodoro e melanzane mantecati con il provolone del Monaco; l’aglio e olio proposto qui con le alici di Cetara e le noci di Sorrento; gli immortali spaghetti alla puttanesca; paccheri con melanzane e tonno fresco; le orecchiette con ragù di verdure speziato; una gustosa tempura di gamberi alla birra di Capri.
Una bella cantina, con circa 500 etichette e grande attenzione al territorio regionale. Un servizio giovane e veloce, pane, focacce e grissini gustosi. Si chiude con il limoncello artigianale e i dolci fatti in casa a partire dalle immancabili caprese e anacaprese (mandorle e cioccolato bianco), babà e tiramisù.
Insomma un posto piacevole per fare quattro chiacchiere (ma anche molte più di quattro: nome omen) e bere un buon bicchiere, lontano dal caos dell’isola. Conto sui 40 euro.
www.agora-capri.com
www.birradicapri.it
Piazza Caprile, 1 Anacapri
Tel. 081 8372018 – 347.6932738
Aperto da marzo a novembre, solo la sera
Chiuso il martedi
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grande Capri, anche per la Birra! Questa mi mancava :) Ammetto che quando attracco a Capri scappo velocemente dalla zona vip per rifugiarmi nella traquilla Anacapri, più vera. Avevo sentito parlare della produzione artigianale di birra sull’isola azzurra ma non sapevo che tutt’attorno ci fosse questo bel localino… prendo nota e prenoto l’aliscafo ;)
Mi trovo qui, a vivere tra Capri e Anacapri, da aprile, e non sono ancora passata a provare la cucina e l’accoglienza di Mirco. E tantomeno la birra. Partirò domani e mi riprometto di farlo appena tornerò da Salerno . A proposito: avrò modo di trovare lì la birra di Capri?
@mirko ma gli anni per te nella bella capri non passano mai?
ti aspetto in irpinia
ti aspetto in irpinia.
… a quanto pare la birra è prodotta ed imbottigliata a Faicchio dalla Saint John’s, bisognerebbe fare un confronto con le referenze a marchio “La” per capire la reale differenza…