AmberWine 2023: il festival per valorizzare un antico stile di vinificazione | All’interno del Castello di San Giusto di Trieste, la seconda edizione della grande kermesse dei vini arancioni
di Francesca Di Leo e Luca Roncadin
Nel crocevia che va dal Carso al Collio, passando per l’Istria fino all’Austria, si trovano i migliori produttori di vino al mondo, che utilizzano un particolare e antico stile di vinificazione, che produce un sapore unico e un colore sorprendente, che va dall’ambrato, al giallo, passando per l’oro e il rosato.
L’edizione 2023 dell’AmberWine festival è stata organizzata nella suggestiva cornice del Castello di San Giusto, che domina la città di Trieste e offre un superbo panorama del golfo e del Carso. Il maniero, costruito e ampliato in varie fasi tra il 1468 e il 1630, oggi è uno dei poli della vita culturale cittadina: ospita vari musei e d’estate diventa il palcoscenico di spettacoli e concerti all’aperto.
Presenti oltre 40 produttori provenienti da Italia, Slovenia e Croazia, con anche abbinamenti gastronomici. Abbinamenti che uniscono alle produzioni vinicole, primizie, prodotti e specialità culinarie legati alle tradizioni del territorio.
Questi vini nascono attraverso il processo della macerazione prolungata, durante la quale il mosto in fermentazione rimane a lungo in contatto con le bucce. Si tratta di una tradizione centenaria collegata ad un approccio vitivinicolo rispettoso dell’ambiente e della natura.
La manifestazione si concentra sui vini ambrati, che sono vini bianchi prodotti tramite il processo della macerazione prolungata, durante la quale il mosto in fermentazione rimane a lungo in contatto con le bucce.
Le macerazioni vanno da qualche giorno a diversi mesi. Il mosto in fermentazione trae dalle bucce le sostanze che arricchiscono il profumo e il sapore, conferendo ai vini corposità e carattere. È un processo di produzione tradizionale che, nelle zone dell’Istria, del Carso, della Valle del Vipacco e del Collio, raggruppa l’eccellenza mondiale dei produttori di questi vini.
Trieste con Amber Wine Festival intende diventarne la capitale onoraria.
Un ambizioso progetto condotto attraverso una rigorosa selezione di vitivinicoltori, coerenti con i principi di produzione ecologica e naturale: aziende familiari che nel nome del vino sincero si assumono il rischio e, talvolta le conseguenze, di vendemmie carenti e di produzioni ridotte ai minimi termini, a garanzia della purezza dei loro vini.
I vini che abbiamo assaggiato si distinguono per corposità unita all’eleganza e alla raffinatezza, dalle infinite sfumature e sono accomunati dall’intenso colore ambrato. Il loro carattere rispecchia gli uomini che li hanno creati nel rispetto della preservazione dei vigneti e della natura circostante. Sono infatti i vignaioli che con i loro vini hanno posto il punto cardinale sul territorio facendolo conoscere in tutto il mondo, abbinando alle tradizioni e all’esperienza le conoscenze moderne con l’indiscussa consapevolezza del fatto che, per ottenere un vino buono e sincero, è necessario coltivare uve sane e di qualità.
Le nostre personali menzioni vanno a:
Movia con il suo Pinot Grigio Ramato, un vino sloveno intenso e di buona struttura, prodotto con macerazione sulle bucce e affinamento in barrique per 18 mesi. Ha un colore ramato caldo e profumi di miele, frutta gialla matura e spezie dolci. Al palato è dinamico, energico e corposo, dagli aromi intensi e persistenti.
Tröpfltalhof con il suo LeViogn: ceppi di quasi 20 anni della varietà Viognier di una selezione massale sudfrancese. Il vino si presenta di un bel giallo paglierino. Naso complesso e affascinante caratterizzato da una trama iodata e salmastra da cui si stagliano e intrecciano sentori di frutti e fiori gialli, note vegetali che ricordano erbe di montagna ed aromatiche. Poi ancora leggeri sentori speziati di pepe ed anice stellato e sfumature più dolci di miele d’acacia. Al palato il sorso è pieno, ricco, intenso, ben bilanciato, e stupisce con una intensa sapidità e finezza minerale. Lungo il finale e bella evoluzione nel bicchiere.
Marinko Pintar UOU con il suo Rebula Ivanka: questo piacevole vino secco prende anche il nome dal proprietario del vigneto Solkan e mostra il suo carattere con tanta personalità con il suo colore oro-ambra. Ha un bouquet abbastanza distintivo e penetrante, alcuni tannini nel gusto suggeriscono l’invecchiamento di questo vino. La Rebula Ivanka può essere servita insieme a numerosi piatti di carni bianche e formaggi stagionati.
Per la selezione gastronomica, ci ha conquistati la storia e la ricerca della materia prima, che si percepisce all’interno del pane del panificio artigianale Pagna di Trieste, l’altissima qualità dei prodotti ittici di Cape Trieste e l’infinita golosità dei gelati gourmet, preparati dal caffè Vatta di Trieste.
Foto Credit © www.SoulFood.fvg.it