Alessia Berlusconi e il Marzemino 9.9
LA CONTESSA
Uva: marzemino
Fascia di prezzo: da 5,5 per la 0,50 l.
Fermentazione e maturazione: acciaio
Cambiano i tempi, cavolo. E come se cambiano. Negli anni ’90 non c’era imprenditore che non agognasse a produrre il vino più concentrato, cupo e alcolico della terra. “E’ una marmellata”: all’epoca, era considerato un bel complimento da fare a una bottiglia di vino e non un pesante insulto come adesso, in piena era radical geek.
Alessia Berlusconi, si, lei, la figlia di Paolo, lancia il suo vino e lo chiama 9.9, ossia siamo sotto i dieci gradi alcolici per chi non l’avesse capito. Punta dritto su un vitigno autoctono nella sua azienda in conversione biologica, quel Marzemino che io conobbi tanti anni fa, in una delle mie vite precedenti quando per motivi dimenticati ero assiduo frequentatore dell’Alto Garda e alla Lega, lo storico ristorante nel cuore di Arco di Trento mi abbuffavo di carne salata, pappardelle al ragù di capriolo e brocche di Marzemino.
Era una Italia meno strippata di adesso, devo dire che anche il mio fegato affrontava con baldanza le grappe con la ruta in bottiglioni da un litro che sapevano di prima guerra mondiale: a vent’anni ci si sente invincibili e immortali:-)
Per questo ho voluto berlo in questo bicchiere da osteria: il messaggio che mi trasmette questo vino, fresco ma al tempo stesso di buon frutto grazie alla tecnica di tre raccolte differenti con rispettive vinificazioni prima del blend finale, è proprio quello della convivialità, come un Lambrusco o un Gragnano. In bocca ha buon corpo, è lungo, persistente. Bella e facile beva, sicura abbinabilità a piatti non troppo strutturati.
La voglia, insomma, di riconquistare il vino come alimento. Ma in un vino, come in un libro o in un film, ciascuno vede quel che gli trasmettono esperienza e sensibilità. Insomma, bevetelo come vi pare.
I Berlusconi, si sa, sono imbattibili venditori. E la formula pensata da Alessia cerca di rompere le catene della 0,75, un po’ come Oscar Farinetti ha provato a fare con Già: c’è la confezione da mezzo litro per due e quella da 1,5 quando si è in compagnia. Una indicazione che deve far riflettere molto su come in Italia siamo molto ingessati sui contenitori, cosa che non sta molto bene essendo cambiato completamente il modo di bere.
Ora vi lascio perché devo finire di tracannarlo (ma è la 0,5:-).
La CONTESSA, sede a Capriano Del Colle (BS) Cascina Colombaroli, 22 – tel. 030.974737. www.vinilacontessa.it e www.9punto9.it. Bottiglie prodotte: 20.000. Vitigni: marzemino, chardonnay, trebbiano di Lugana
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Sperando che Maffi non mi lanci strali, benvenga la Berlusconina a valorizzare il marzemino che ancora non ha raccolto quanto merita. Io amo molto quelli di San Michele-Maddalena…
Sarà il Marzemino ma nel post c’è un che di mozartiano, o meglio dongiovannesco, tra leggerezza, libertà e impeto giovanile. D’altra parte nel catalogo di Leporello si legge che ” V’han fra queste contadine, cameriere, cittadine, v’han contesse, baronesse, marchesane, principesse, e v’han donne d’ogni grado, d’ogni forma, d’ogni età.” Osservate, leggete con me, osservate leggete con me. ;-)
Solo che sei la nipote di Berlusconi, meriti miliardi di vendite, anche perche’ se sei come lui….. Lascio intendere. Vorrei portare al mio matrimonio il tuo vino.. Come fare???