Alenta 2017 Falanghina del Sannio dop, Nifo Sarrapocchiello
Alenta di Nifo Sarrapocchiello: era un bel po’ che non tornavamo su questo piccolo viticoltore di Ponte certificato biologico, all’ingresso della Valle Telesina venendo da Benevento. Praticamente una sicurezza, soprattutto sulla Falanghina che ha sempre avuto rispetto di critica e appoggio di pubblico. Senza esagerare, possiamo dire che Alenta è uno di quei bianchi che hanno contribuito a creare il rispetto per questo vitigno che per un periodo ha corso seri rischi di sputtanamento. Parliamo di oltre vent’anni fa, comunque. Per fortuna il lavoro di riqualificazione portato avanti dai piccoli produttori e dalle cantine sociali oltre che dal Consrozio fa della Falanghina del Sannio con oltre sei milioni di bottiglie fascettate, ossia dop e altrettante igp.
Alenta è stata la prima vendemmia tardiva, fece il suo esordio alla prima edizione di Falanghina Felix ormai 18 anni fa e ogni anno si è rinnovata conquistando gli appassionati grazie ad un buon lavoro in campagna e in cantina. Il segreto secondo noi è che Lorenzo Nif ha trovato il giusto equilibrio tra l’arricchimento del frutto regalato dalla raccolta rinviata e l’assoluta freschezza tipica del vitigno che viene preservata. Oltre dunque ad un profilo olfattivo molto ricco, ricordiamo che la 2017 è stata annata di concentrazione per via della siccità, Alenta conquista subito il palato grazie ad una buona acidità e soprattutto da una incredibie, inaspetatta e piacevole ripartenza dal centro bocca sino al finale lungo, sapido, preciso e pulito.
Un piccolo grande bicchiere, dunque, che difficilmente trovate sopra i 15 euro in enoteca, che ci ha allietato la cena nel nuovo ristorante di Benevento, Cocotte, Osteria Mediterranea.
Sede a Ponte, via Piana 64. Tel 0824.876450. www.nifo.eu. Ettari: 14 di proprietà. Bottiglie prodottoe: 100mila. Vitigni: falanghina e aglianico